Il monito del presidente di Federalberghi Ischia Luca D’Ambra: «Il coprifuoco ci penalizzerà nei confronti di Spagna e Grecia»

Ricca di spunti di riflessione è stata l’analisi di Luca D’Ambra, presidente di Federlabrghi Ischia: «La stagione estiva è alle porte, ma i segnali per una ripartenza del settore turistico sono flebili. Molto dipende dal coprifuoco che è indubbiamente un ostacolo non indifferente. Dover stare a casa alle 22 è veramente frustrante, ma sembra che a metà maggio si vada verso una posticipazione almeno fino a mezzanotte. Per i mesi più importanti dell’anno come giugno, luglio e agosto io proporrei addirittura di toglierlo perché non ha alcun senso ingabbiare i turisti che hanno sicuramente voglia di godersi una vacanza a 360°. Non va dimenticato che in Spagna e Grecia il coprifuoco non c’è e questo potrebbe invogliare molte persone ad andare in quelle località, piuttosto che nelle nostre». Il presidente di Federalberghi ha proseguito: «L’aspetto che più mi sconvolge è che in Italia non si riesce ad affrontare la pandemia in un modo alternativo. Perché altri paesi riescono ad avere una visione diversa su come ripartire? Perché non c’è un dibattito serio e costruttivo che possa mettere al centro le esigenze di tante categorie in difficoltà che hanno voglia di rimettersi a correre? Sono domande alle quali non si riesce a trovare una risposta univoca che faccia nascere un progetto con il quale occuparsi della pandemia in modo nuovo». Luca D’Ambra ha concluso lanciando un appello chiaro: «Chiedere all’Italia di non fare turismo, o di farlo a singhiozzo con aperture e chiusure, è come chiedere alla Germania di non produrre automobili. Un’assurdità a mio modo di vedere. È necessario che le istituzioni si rendano conto che non è più possibile continuare a chiudere. Non possiamo più permetterci di affrontare il covid così come abbiamo fatto finora perché altrimenti il tessuto alberghiero e quello della ristorazione rischiano di andare in grosse difficoltà anche quest’anno».