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No alle plastica, dalle Tremiti un plauso a Ischia

ISCHIA. Bicchieri, posate e piatti, ma anche cannucce, cotton fioc e buste. Sono questi gli oggetti rigorosamente di plastica, che il Parlamento europeo ha deciso di mettere al bando dal 2021. Per l’Europa tutto il divieto di utilizzo dei prodotti in plastica usa e getta sarà ‘immediato’ per quei prodotti per i quali esistono alternative – oltre che a posate, piatti, bastoncini cotonati, mescolatori per bevande e aste dei palloncini. Gradatamente, poi, il divieto sarà sia esteso anche ai prodotti di plastica oxodegradabile, ai contenitori per cibo da asporto e ai sacchetti di plastica in materiale ultraleggero, ad eccezione di quelli che svolgono una funzione igienica. Per i prodotti usa e getta per i quali non esistono alternative, invece, gli Stati membri dovranno mettere a punto entro il 2025 piani nazionali per ridurre il loro utilizzo. Nel mirino ci sono anche i filtri delle sigarette e attrezzi da pesca. Ora tocca ai governi nazionali dimostrare altrettanta determinazione con un accordo ambizioso tra Consiglio e Parlamento.

L’Italia è stato il primo Paese a mettere al bando gli shopper di plastica, i cotton fioc e le microplastiche nei cosmetici e che siamo leader anche nel settore avanzato delle bioplastiche. Primati da mantenere anche nel recepimento della direttiva. C’è chi, come il Comune delle Isole Tremiti, ha anticipato i tempi e messo al bando, dallo scorso primo maggio, l’uso di plastiche non biodegradabili. Annalisa Liscia, consigliere comunale tremitese promotore dell’ordinanza, ha rivolto un appello ai sindaci dei Comuni che si affacciano sul mare: “Vietiamo tutto ciò che è di plastica e i contenitori in polistirolo”. Rivolgendosi, poi, direttamente agli amministratori ischitani attraverso le colonne de ‘Il Golfo’ ha chiesto di fare fronte comune per “vietare l’uso della plastica, introducendo l’obbligo di materiale biodegradabile”. Alla notizia che presto Ischia sarà plastic free l’amministratore delle Isole Tremiti è entusiasta. “Il divieto dell’utilizzo della plastica è arrivato all’indomani della diffusione dei dati della ricerca svolta dall’Istituto di scienze marine del Cnr di Genova, dall’Università Politecnica delle Marche e da Greenpeace Italia, frutto dei campionamenti delle acque realizzati durante il tour ‘Meno plastica più Mediterraneo’ della nave ammiraglia di Greenpeace, Rainbow Warrior.  Dallo studio è emerso che nel Mediterraneo ci sono livelli di microplastiche paragonabili a quelli dei vortici che si formano nel Pacifico, le cosiddette ‘zuppe di plastica’, e “nelle acque marine superficiali italiane si riscontra un’enorme e diffusa presenza di microplastiche, comparabile ai livelli presenti nei vortici oceanici del nord Pacifico, con i picchi più alti rilevati nelle acque di Portici, ma anche in aree marine protette come le Tremiti. Nel nostro piccolo, magnifico, arcipelago dell’Adriatico che fa parte del Parco nazionale del Gargano e comprende nel suo territorio una riserva naturale marina sono stati verificati dai ricercatori valori di microplastiche pari a circa 2,2 frammenti per metro cubo. Praticamente se l’acqua del nostro mare fosse usata per riempire due piscine olimpioniche ci troveremmo a nuotare in mezzo a 5.500 pezzi di plastica. Impensabile. Per questo abbiamo deciso di vietare la plastica sulle nostre isole”. 

Al consigliere Liscia chiediamo quali sono state le difficoltà incontrare e quali consigli darebbe ai sindaci dei Comuni dell’isola di Ischia che si apprestano ad adottare questo provvedimento. “All’inizio siamo stati tolleranti affinché chi avesse delle scorte potesse terminarle. Piano, piano, poi siamo entrati a pieno regime ed i turisti che arrivavano sull’isola con la plastica sapevano che sul nostro territorio è vietata. Ai colleghi amministratori consiglio di non farsi scoraggiare perché l’inizio è sempre un po’ in salita. Bisogna, però esigere il rispetto dell’ordinanza sin dall’inizio. L’Isola di Ischia è un gioiello e senza plastica diventa ancora più bella e preziosa. Il nostro provvedimento ha rappresentato una goccia nel mare ma se altri fanno come noi possiamo, come diceva il padre dello scoutismo Baden Powell “Provare a lasciare questo mondo un po’ meglio di come l’abbiamo trovato”. A tal proposito Annalisa Liscia lancia una proposta: “Rivolgo un appello a tutti i sindaci dei Comuni italiani che si affacciano sul mare: vietiamo tutto ciò che è di plastica e i contenitori in polistirolo. Cerchiamo tutti insieme di fare del bene al nostro Pianeta. A tale proposito abbiamo intenzione di chiedere all’Anci – associazione nazionale comuni italiani – di aiutarci a fare rete e sensibilizzare tutti i sindaci delle località costiere. Con la nostra esperienza e quella che adesso andranno a fare gli amministratori dei sei Comuni dell’isola di Ischia, potremo far capire agli altri Comuni costieri quanto è importante vietare l’uso della plastica”. 

Giovanna Ferrara

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