CULTURA & SOCIETA'

A Villa Arbusto la mostra fotografica “Jean Marie Manzoni, emozioni e leggerezza”

Sabato 27 agosto dalle ore 20:00 inaugurazione dell’antologica dedicata all’artista svizzero, uno dei talenti più sensibili e autentici della fotografia contemporanea

Sabato prossimo, 27 agosto, alle ore 20 presso Villa Gingerò, nel complesso museale di Villa Arbusto a Lacco Ameno, si terrà il vernissage d’inaugurazione della mostra “Jean Marie Manzoni, emozioni e leggerezza”, itinerario fotografico in un bianco e nero di grande incanto e potenza evocativa per ripercorrere, attraverso una significativa selezione di immagini dedicata al movimento del mondo animale, l’evoluzione personale e artistica del fotografo svizzero con lontane origini ischitane, uno dei talenti più sensibili e autentici della fotografia contemporanea. 

Il movimento è il tema dominante della sua ricerca; gli uccelli, le meduse, i mammiferi, liberi nel loro ‘habitat’, sono i suoi soggetti preferiti.

La mostra, promossa dall’assessorato alla Cultura del Comune di Lacco Amenoe curata da Massimo Ielasi con Bruno Macrì, Salvatore Basile e Circolo Georges Sadoul Ischia, offre al pubblico di visitatori un percorso espositivo che documenta la profondità e l’acutezza del lavoro fotografico di Jean Marie Manzoni.

Pur definendosi un amateur della fotografia, le immagini dell’autore tradiscono lo sguardo e il talento di un professionista che viaggia instancabilmente, con passione e curiosità, in ogni angolo del mondo sulle tracce dei suoi soggetti.

Lunghe attese solitarie e silenziose, attenzione rivolta alle dinamiche e alla forma, una ricerca scevra dal documentarismo naturalista per puntare invece a una simbiosi totale con l’elemento-habitat-uccello e perseguire, oltre la contingenza dell’apparente, l’aspirazione a una bellezza che è inafferrabile ritmo, azione, danza. 

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Le sue foto colgono nell’istante la perfezione e l’imprevedibilità del disegno: rumori, suoni, stridii, virate, spasmi, aperture alari e affondi repentini tradotti in forza emotiva e creatività. 
Immagini potenti e bellissime in cui la barriera della staticità del prodotto-immagine viene sistematicamente infranta e il movimento emerge nella sua irreale verità.

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«Ho iniziato 40 anni fa, come tanti, con una fotografia più realistica, soprattutto diapositive a colori, ma ho smesso subito perché mi sono accorto che mi interessava altro. Inseguivo immagini più astratte, concentrate sulla forma, insomma qualcosa di diverso da quello che era già stato visto e realizzato, anche in maniera eccellente, da tanti miei colleghi», ha dichiarato Manzoni, che sarà presente al vernissage di sabato sera a Villa Arbusto. 

«Le mie foto rappresentano piuttosto un lungo studio sul movimento, quello più generale di un animale che si muove nello spazio, ma anche quello più intimo, interiore, che lascia un’ ulteriore traccia nell’immagine. Il bianco e nero, ideale per valorizzare la forma, e tempi di scatto molto bassi, per lasciare la traccia dei movimenti nelle fotografie, sono stati i compagni di questo studio concentrato su qualcosa che sta accadendo o che sta per accadere. Penso, ad esempio alla fase della caccia, quando l’azione diventa imprevedibile, con cambiamenti di traiettorie e velocità emozionanti. Gli uccelli– continua Manzoni – sono stati certamente l’oggetto più importante di questa ricerca, ho viaggiato in Africa, in centro America, in Alaska per studiarli ma ci saranno anche foto di meduse, così interessanti per la forma, di bufali, gnu e forse qualche leone».
Per la vice sindaca Carla Tufano «la mostra dedicata alle fotografie di Jean Marie Manzoni rappresenta senza dubbio un’altra tappa importante di questo viaggio, denso ed emozionante, che l’assessorato alla Cultura e l’intera amministrazione del Comune di Lacco Ameno sta compiendo per offrire, a cittadini e ospiti, un panorama quanto più ampio e ricco possibile sul panorama artistico legato in qualche modo all’isola e al nostro territorio. Sono certa – continua la Tufano – che le immagini del percorso espositivo allestito a Villa Gingerò, così originali, potenti e lontani dalle insidie dello stereotipo fotografico naturalistico, sapranno suscitare nel visitatore emozioni e interrogativi».

Jean Marie Manzoni emozioni e leggerezza è una mostra a ingresso libero.
E’ visitabile fino al 2 ottobre 2022 tutti i giorni negli orari di apertura del Museo archeologico Pithecusae a Villa Arbusto.
Per info: www.pithecusae.it

tel. 081  99 61 03 

Jean-Marie Manzoni

Note biografiche
Jean Marie Manzoni ha frequentato le Belle Arti a Basilea ed ha seguito corsi di fotografia a Vevey, sempre in Svizzera.
Nel ‘65 lavora come fotoreporter per il settimanale svizzero Illustré e qui si intensificano le sue frequentazioni di ambienti intellettuali ed artistici sia in Svizzera che all’estero. 

Dal 1973 lavora come assistente in un importante studio di pubblicità a Ginevra, soprattutto nel settore della oreficeria, dell’orologeria ed oggetti d’arte (still life).
Sei anni dopo apre un proprio studio, svolgendo attività nel campo delle pubbliche relazioni dell’industria e dei servizi fotografici. Lavora soprattutto all’estero con reportage sull’Africa Orientale. Attraversa il Sahara venendo a contatto con la realtà del deserto ed ancor più con il mondo animale che lo caratterizza. 

Da alcuni anni si reca spesso in America per periodi più o meno lunghi, per osservare e studiare una colonia di falchi pescatori (California), l’hainga in Florida ed il condor in Perù. Viaggiatore instancabile sulle rotte del fuoristrada, ama esplorare posti poco frequentati ed è proprio durante queste sue peregrinazioni che prende una notevole quantità di appunti sui luoghi che scopre, schizzi veloci su di un notes ma, ancor più, pagine impressionate dal suo occhio e dalla sua educata sensibilità di artista.
Si avvicina con maggiore convinzione alla foto artistica intorno agli anni ‘80, in occasione del suo viaggio in Africa. 

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