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Abusi al Blanco, il TAR conferma la demolizione

Il provvedimento a carico del locale di intrattenimento era stato emesso dal Comune di Casamicciola, la VI Sezione si è pronunciata con una sentenza quasi scontata sul ricorso promosso da Peppe Borsò

Abusi edilizi al Blanco, il TAR conferma l’ordinanza di demolizione del comune. La sezione sesta si è cosi pronunciata con una sentenza quasi scontata sul ricorso numero di registro generale 4876 del 2020, proposto da  Giuseppe Borso’, rappresentato e difeso dagli avvocati Antonio Iacono, Massimo Stilla contro Comune di Casamicciola Terme, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall’avvocato Stanislao Giaffreda, per l’annullamento dell’Ordinanza del 6 agosto 2020, n. 159, notificata in data 8 settembre 2020, recante ingiunzione di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi, ai sensi dell’art. 31 del d.P.R. n. 380/2001. Relatore all’udienza straordinaria di smaltimento dell’arretrato del giorno 21 dicembre 2023 il dott. Giovanni Giardino. Con ricorso ritualmente notificato Borso’ Giuseppe, premesso di essere proprietario in Casamicciola Terme alla via Salvatore Girardi, SS 270 di un locale commerciale destinato ad attività di intrattenimento danzante, ha impugnato l’Ordinanza del 6 agosto 2020, n. 159, notificata in data 8 settembre 2020, recante ingiunzione di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi, ai sensi dell’art. 31 del d.P.R. n. 380/2001.

L’ordinanza impugnata veniva emessa dal Comune di Casamicciola Terme a seguito dell’accertamento tecnico del 20.7.2020 presso l’area interessata in occasione del quale è stato rilevato che il sig. Borsò Giuseppe, in assenza di titolo abilitativo, “ha realizzato opere in assenza di titolo edilizio consistenti nella modifica della preesistente scala di accesso al mare posta al lato ovest, ossia, in luogo della stessa si sono realizzati n. 2 terrazzi; ha realizzato opere in assenza di titolo edilizio consistenti nella sostituzione delle lamiere di copertura di vecchie fabbriche situate ad est della discoteca”. Il ricorso è affidato alla denuncia di tre distinte doglianze, ma non ha dato esito. Borsò è stato condannato anche al pagamento delle spese di lite. Per i giudici il ricorso non è meritevole di positivo apprezzamento .Già ieri sono cominciate le attività di autodemolizione imposte.

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