Aereo disperso, ricerche senza esito

Non c’è traccia, dopo quasi 48 ore di ricerche, del bimotore decollato con il solo pilota a bordo, il 70enne Vincenzo De Blasio, da una aviosuperficie di Castel Volturno. L’uomo con il suo aereo sembra essere svanito nel nulla. L’aereo si era alzato in volo per un test che sarebbe il dovuto durare pochi minuti. Ma, dopo il decollo, se ne sono perse le tracce, per cause e dinamiche ancora da chiarire. Secondo le ultime posizioni comunicate dal pilota via radio prima dell’interruzione dei contatti, si ritiene che al momento della scomparsa l’aereo potesse trovarsi in volo tra Forio e l’isola di Ventotene.  È qui che gli enti di controllo hanno agganciato l’ultima cella telefonica attiva. Per questo motivo, le ricerche, finora, si sono concentrate nella zona al largo dell’isola verde, verso occidente, dove il P68 di De Blasio,  viaggiando ad una velocità di  300 km/h,  in un tempo di circa 5-6 minuti, sarebbe stato sicuramente in grado di posizionarsi, raggiungendo i 3-4 mila piedi, forse anche 9 mila piedi di altezza.

Quando le comunicazioni con il velivolo e De Blasio si sono interrotte sono subito partite le ricerche, partendo proprio dalla zona dell’ultimo contatto. Si è messa in moto la macchina dei soccorsi a terra, a mare ed in cielo. La Guardia Costiera, i Carabinieri, i Vigili del Fuoco e la Polizia, con il coordinamento delle ricerche affidato alla Direzione Marittima della Capitaneria di Porto di Napoli, stanno cercando ininterrottamente il velivolo scomparso, ma finora i loro sforzi si sono rivelati vani. Non sarebbero stati trovati resti in mare. Non si esclude che l’aereo possa anche aver deviato il suo percorso, proseguendo il suo volo ed essere atterrato lontano dal punto di decollo. Il lavoro dei soccorritori, cominciato nel pomeriggio di domenica 15 ottobre, è andato avanti per tutta la notte con l’ausilio anche di un aereo della Guardia Costiera, equipaggiato con attrezzature per il rilevamento ad infrarossi. Le attività di ricerca sono proseguite per tutta la giornata di ieri con l’impiego del Drago 59  del reparto volo dei Vigili del Fuoco di Salerno, il nucleo sommozzatori e gli specialisti nautici del Comando di Napoli. Oltre ai mezzi aerei della Polizia di Stato che hanno perlustrato le vette del Monte Epomeo al fine di non tralasciare alcuna rotta o ipotesi di incidente. Il pilota potrebbe, infatti, avere avuto un malore precipitando con l’aereo fuori controllo o avere tentato un atterraggio di fortuna. Il volo doveva essere un test ai carrelli del Partenavia P68, capace di trasportare dalle 6 alle 8 persone, con un piano della durata di 20 minuti. De Blasio appassionato di volo ed esperto con molte ore di guida alle spalle avrebbe detto prima di partire: “Mi alzo 20 minuti, volo, provo i carrelli e rientro”. Ma, sino a questo momento, del velivolo e del suo pilota non c’è ancora nessuna traccia. Entrambi sono attualmente considerati dispersi. Viste le condizioni meteo difficili si sta peraltro complicando il lavoro delle motovedette che stanno perlustrando l’area con l’ausilio della CP303.

Chi è Enzo De Blasio 

Enzo De Blasio è capitano di lungo corso, pilota militare della Marina e pilota collaudatore della Tecnam, fabbrica leader mondiale nella costruzione di aerei leggeri. È amministratore unico della Trader srl che commercia prodotti petroliferi per la Marina in Italia e all’estero. È pluricampione mondiale di vela d’altura con “Scugnizza”, di cui è timoniere ed armatore.  Napoletano verace è nato a Forcella. 

La pista da cui è decollato il 70 enne fa parte del “Delta Club Napoli” una scuola di volo per ultraleggeri, che si trova a Castel Volturno nei pressi del parco divertimenti Ditellandia Park, di cui De Blasio è fondatore insieme ad altre tre persone.