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Concessioni demaniali, il Comune a gamba tesa

A Serrara Fontana dichiarata decaduto il beneficio di una società in fallimento: arriva anche la diffida e l’ingiunzione di rimozione di una serie di tubi con annesso ripristino dello stato dei luoghi

Rimuovete quei tubi! Cosi il comune di Serrara Fontana dopo aver dichiarato decaduti i concessionari, impone il ripristino dello stato dei luoghi su aree demaniali al curatore di una nota società finità in fallimento. “Con atto n. 14 del 12 settembre 2022, è stata rilasciata concessione demaniale marittima per il mantenimento di n° 4 tubazioni, di mm. 63 e mm.125, occupanti una superficie di suolo demaniale di mq. 12,50, sulla p.11a 709 del fg1.20, per presa e resa di acqua di mare occorrenti alle piscine”, spiegano da palazzo riferendosi alla nota società oggetto di procedura fallimentare e di fatto operativa nei territori del comune di Serrara Fontana. Con la CdM poi, una società sportiva dilettantistica si è obbligata a rispettare tutta una serie di prescrizioni nonché obblighi di legge e regolamenti. Il comune, però, nell’ambito dell’attività di verifica e controllo amministrativo, ha rilevato la morosità del concessionario nei confronti dell’Erario non avendo provveduto al versamento del canone relativo all’anno 2022 ed anche del 2023 come riportato nella CdM n. 14/2022, ed oggetto della nota prot. n. 1722 del 13.02.2023 a seguito anche di segnalazione dell’Agenzia del Demanio — Direzione Regionale Campania — di verifica degli importi sul SID Portale del Mare. Come evidenziano dal Palazzo Municipale, la verifica degli atti ha fatto, altresì, rilevare anche la mancata presentazione della cauzione di €. 1.079,50 da prestare mediante polizza fidejussoria bancaria/assicurativa o mediante deposito sul conto della Tesoreria Comunale. Per questo l’ufficio Demanio, in considerazione delle violazioni agli obblighi assunti con la Concessione Demaniale Marittima, lo scorso maggio ha comunicato alla Società, l’avvio del procedimento di decadenza dalla titolarità della Concessione Demaniale Marittima n. 14/2022, concedendo termine di giorni 10 gg. dal ricevimento per eventuali osservazioni in merito.La concessionaria Società sportiva dilettantistica ” ha presentato le proprie controdeduzioni all’avvio del procedimento di decadenza sopra citato richiedendo di rimodulare gli importi in relazione al periodo di effettiva detenzione dell’azienda, ma, si legge agli atti del municipio, con successiva comunicazione PEC, in giugno, il comune guidato da Irene Iacono ha comunicato alla predetta Società “l’impossibilità a poter aderire a quanto richiesto atteso che il Comune, quale attività strumentale al rilascio delle concessioni, ha l’onere di stabilire l’entità del canone di concessione attraverso applicazione dei parametri previsti dalla normativa vigente e di controllare che il canone stesso sia regolarmente corrisposto dal concessionario, nella fattispecie il canone da corrispondere è il minimo ricognitorio stabilito dalla norma di settore”.

Qualche tempo fa si è cosi proceduto ad emettere provvedimento di decadenza in relazione alla relativa concessione demaniale. La società dilettantistica viene cosi dichiarata decaduta dalla titolarità e dunque il comune di Serrara Fontana, intende revocati, visti gli effetti caducatori della disposta decadenza, tutti gli atti concessori, autorizzatori ecc. inerenti la Concessione Demaniale Marittima n. 14/2022. Inoltre anche le richieste del curatore della procedura fallimentare n. 53/2022 della Società, inerenti la voltura della CdM n. 14/2022 riguardanti il mantenimento di due tubazioni è stata rigettata. L’ente ha prodotto comunicazione dei motivi ostativi all’accoglimento dell’istanza, spiegano dal Municipio: “tenuto conto che a norma degli artt. 47 e 48 del C.N. la concessione n. 14/2022 deve ritenersi decaduta per omesso pagamento del canone“. Con successivo provvedimento il comune ha comunicato il diniego definitivo sulla richiesta di voltura.

L’Ente Locale va oltre e in punta di norma, rilevata la permanenza dell’occupazione ormai abusiva e del mancato assolvimento degli obblighi di pagamento del canone della concessione ha messo nero su bianco che “le tubazioni, risultano realizzate in assenza di idoneo titolo edilizio abilitativo e paesaggistico, nonché insistono sulla particella di proprietà della Società oggetto di procedura dí fallimento e su suolo demaniale per mq 12,50 sine titulo, in violazione delle norme. Cosi, ha ritenuto dover provvedere ad ingiungere la rimozione/sgombero tempestivo delle strutture. Il curatore fallimentare come disposto dal Responsabile del servizio tecnico Arch. Alessandro Vacca dovrà provvedere a propria cura e spese ALLA RIMOZIONE AD HORAS delle opere abusive, parzialmente anche realizzate su suolo demaniale, nonché allo sgombero e ripristino dello stato originale dei luoghi, a propria cura e spese.

Il Comando P.M. é incaricato di verificare l’esecuzione.

Responsabile del procedimento il Geom. Biagio Di Meglio per i provvedimenti consequenziali.Avverso il provvedimento é ammesso proposizione di ricorso giurisdizionale avanti il T.A.R. Campania o, in alternativa, di ricorso straordinario al Capo dello Stato.

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