POLITICA

Ambrosino: «Lavori pubblici e urbanistica, Procida riparte da qui»

A due settimane dalla riconferma a sindaco dell’isola di Arturo, il primo cittadino racconta la campagna elettorale ma soprattutto propositi e ambizioni del suo mandato “bis”. Con in pole un punto fermo

DI NOE’ FIORETTI

Dino Ambrosino è stato confermato Sindaco dell’Isola di Procida. Il Golfo l’ha incontrato per porgli alcuni quesiti al termine di questa lunga campagna elettorale che lo ha visto sfidarsi fino all’ultimo voto con Luigi Muro. Vi proponiamo la nostra intervista.

Sindaco Ambrosino, a distanza di una settimana, cosa resta di questa seconda affermazione elettorale?

«Le nostre priorità sono chiare ma non abbiamo nessun’emergenza dal punto di vista amministrativo da dover affrontare. Abbiamo il tempo necessario per pianificare con rigore e serietà i lavori che ci apprestiamo a realizzare»

«Innanzitutto, siamo molto soddisfatti e felici dell’esito delle urne. Abbiamo accolto con favore la maggior affluenza al voto rispetto alle precedenti elezioni così come il maggior numero di preferenze totalizzate dalla nostra lista, in crescita rispetto a cinque anni fa e siamo contenti anche del grande supporto che abbiamo avuto dalla comunità giovanile. Ovviamente noi non ignoriamo coloro i quali non ci hanno votato e che ci hanno presentato elementi di criticità che riguardano la nostra precedente amministrazione, a cominciare dall’ufficio tecnico, sul quale concentreremo tutta la nostra attenzione».

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Il responso delle urne ha confermato in ogni caso una comunità quasi equamente schierata. Se lo aspettava o confidava in un risultato più ampio?

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«Noi siamo soddisfatti del risultato ottenuto che ha confermato un’amministrazione che ha sostanzialmente lavorato molto e bene durante gli anni precedenti. Nella lista avversaria ho notato che alcuni esponenti politici, che avevano già governato Procida in passato sia con Luigi Muro che in altre amministrazioni, si sono coalizzati fortemente contro di noi e, unendosi attorno a una figura forte come quella di Muro, sono riusciti a raccogliere un consenso importante anche capitalizzando una parte del dissenso che alcuni concittadini avevano maturato nei nostri confronti. Ho anche constatato una certa ostilità nei nostri confronti da parte della stampa locale e questo non ha aiutato a rasserenare il clima. Ad ogni modo, nonostante in molti non ci hanno sostenuto, io sarò il Sindaco di tutti e cercherò di rappresentare al meglio tutta la comunità procidana, nella sua interezza».

La campagna elettorale è stata intrisa di spunti polemici e accuse reciproche, non è forse giunta l’ora che a Procida torni la cosiddetta pace sociale anche con l’opposizione? Lavorerà – da Sindaco – perché magari si possano abbassare i toni?

«Questa storia della cosiddetta pace sociale, reclamata dall’opposizione, non mi ha mai convinto. A Procida la campagna elettorale si è svolta normalmente così come avviene in ogni altro comune italiano e non ho assistito a particolari episodi di violenza politica»

«Questa storia della cosiddetta pace sociale, reclamata dall’opposizione, non mi ha mai convinto. A Procida la campagna elettorale si è svolta normalmente così come avviene in ogni altro comune italiano e non ho assistito a particolari episodi di violenza politica. È del tutto normale che la comunità si schieri a favore dell’uno o dell’altro candidato, tra l’altro si potrebbe dire che questa è stata una competizione tra due sindaci uscenti in quanto Muro è già stato Sindaco dell’Isola due volte ed è normale vedere uno scontro forte tra due amministratori, anzi, è stata anche una dinamica positiva, perché noi politici ci dobbiamo preoccupare quando la gente non va a votare, mentre stavolta abbiamo avuto una grande partecipazione al voto e questa è stata a mio avviso una campagna elettorale positiva. Io, nei cinque anni precedenti, non ho mai replicato alle accuse dell’opposizione e dei detrattori e forse è sembrato strano che in questa campagna elettorale noi abbiamo iniziato a rispondere alle accuse. Infatti, durante il precedente governo del comune, l’opposizione ha attaccato e criticato, legittimamente, ogni decisione e provvedimento che la mia amministrazione assumeva, quindi non si può addebitare a me la responsabilità della divisione che abbiamo avuto nel Paese. Di sicuro è mia intenzione rappresentare tutti e le istanze di tutti e non sarò certamente io l’eventuale elemento di divisione».

Quale messaggio secondo lei ha fatto maggior breccia nel cuore degli elettori durante la campagna elettorale appena trascorsa?

«Il messaggio che secondo me ha colpito gli elettori, da quello che ho percepito, è stato quello di aver presentato una squadra ed un gruppo unito e laborioso che ha già rappresentato la svolta per Procida. Questo collettivo non si è mai riconosciuto in una leadership unica incarnata dalla figura del candidato Sindaco, ma nella totalità dei componenti del gruppo: un Sindaco non amministra da solo, noi siamo un collettivo e come tale abbiamo governato e governeremo».

Nella nostra precedente intervista ci ha annunciato che la prima tra le sue priorità è rilanciare l’ufficio tecnico per la riapertura dei cantieri pubblici: come intende farlo e con quali mezzi?

«Per quanto riguarda la nuova giunta al momento non posso fare nomi e non posso sbilanciarmi. Dobbiamo andare in consiglio comunale e decidere insieme. Ad ogni modo ciò di cui abbiamo bisogno è un mix tra chi ha guadagnato già la giusta esperienza nella pubblica amministrazione e chi invece potrà portare idee nuove»

«Dobbiamo sicuramente concentrarci sui lavori pubblici, ma devo chiarire che l’ufficio tecnico e la sezione lavori pubblici non si sono mai fermati, nemmeno durante le ultime settimane di campagna elettorale. Ora chiaramente è necessario rilanciare le attività sulle quali l’ufficio è concentrato per dare nuovo slancio ai lavori e alle opere pubbliche così come al rilascio di autorizzazioni ai privati. È vero purtroppo che quando ci sono da realizzare grandi progetti si incorre in mille difficoltà ed è per questo che è fondamentale una guida politica che riesca a raggiungere compromessi efficaci e che possa proporre soluzioni alternative che sblocchino situazioni altrimenti difficili. Per i prossimi trenta giorni ho già confermato l’attuale organico dell’ufficio tecnico, per cui ci apprestiamo a proseguire il lavoro già tracciato. Trascorsi questi trenta giorni ci saranno i nuovi bandi con i quali potremo confermare l’attuale organico oppure prendere strade alternative».

Quali sono le altre priorità e i nuovi propositi della sua nuova amministrazione?

«Al momento le nostre priorità sono sicuramente i lavori pubblici e l’urbanistica ma, grazie al lavoro svolto finora, non abbiamo nessun’emergenza dal punto di vista amministrativo da dover affrontare. Abbiamo il tempo necessario per pianificare con rigore e serietà i lavori che ci apprestiamo a realizzare».

Ha già qualche idea sulla nuova giunta comunale? Quante e quali saranno le conferme e quali invece le new entry?

«Per quanto riguarda la nuova giunta al momento non posso fare nomi e non posso sbilanciarmi. Dobbiamo andare in consiglio comunale e decidere insieme con i consiglieri di maggioranza le figure più idonee a ricoprire i ruoli di assessori. Tra l’altro ci sono molti consiglieri eletti, almeno una metà, che non avevano mai amministrato il comune prima d’ora e voglio sentire la parola di tutti prima di procedere con la nomina della nuova giunta; essendo poi il nostro comune al di sotto dei 15mila abitanti, abbiamo anche la possibilità di nominare assessori alcuni fra gli stessi consiglieri comunali. Ad ogni modo ciò di cui abbiamo bisogno in giunta è un corretto mix tra chi ha guadagnato già la giusta esperienza nel settore della pubblica amministrazione e chi invece potrà portare idee nuove».

Procida capitale della cultura significherebbe davvero la svolta per l’Isola e perché?

«A dire il vero io credo che la svolta per l’Isola ci sia già stata nella scorsa consiliatura e la candidatura di Procida quale capitale della cultura è semplicemente il culmine di un processo di grande promozione del nostro territorio e di un periodo di buon governo. Noi siamo passati da 170mila presenze turistiche del 2014 alle 270mila del 2019: un aumento di presenze di 100mila visitatori è già un grande obbiettivo raggiunto. Abbiamo dato modo a molte strutture ricettive ed alberghiere di lavorare a pieno regime e dato l’opportunità a tante altre attività di aprire. Il nostro obbiettivo è rafforzare questa svolta con la valorizzazione dell’identità marinara della nostra Isola e lo faremo anche tramite questa candidatura ma non solo, abbiamo tante idee e non dobbiamo far altro che metterci al lavoro».

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