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Anna Buono: «Siamo vittime della burocrazia»

ISCHIA – Qualche giorno fa, notiziandovi del corteo che si svolgerà questa mattina e che animerà per diverse ore le strade del Comune di Ischia, vi abbiamo rammentato che negli scorsi mesi i sindaci dell’isola d’Ischia avevano promesso che sarebbero stati fisicamente al fianco degli studenti del “Cristofaro Mennella”, e che avrebbero dunque strenuamente perorato la loro battaglia di civiltà per ottenere una sede scolastica degna di questo nome. Una promessa che gli allievi dell’istituto casamicciolese non hanno affatto dimenticato, tant’è vero che il comunicato diffuso venerdì sera dagli studenti è stato inviato per conoscenza anche a tutti e sei i primi cittadini dell’isola verde, che speriamo siamo presenti domani mattina alla manifestazione ischitana.

A meno di ventiquattro ore dal corteo abbiamo raccolto un commento della rappresentante dei genitori, la signora Anna Buono, che ha dichiarato al nostro quotidiano: «Purtroppo siamo vittime delle eccessive lungaggini burocratiche dell’ente metropolitano, e questo è un triste dato di fatto che non posso esimermi dal sottolineare. Quella dei “tempi lunghi” – evidenzia la signora Anna Buono – è una problematica che in Italia c’è da moltissimi anni, e che paralizza in maniera più che evidente il nostro paese. Tornando ai problemi che riguardano più da vicino il nostro istituto, la Citta metropolitana e il suo sindaco Luigi de Magistris staranno anche provvedendo, come ci hanno promesso, a portare a termine la trattativa con il Comune di Casamicciola per il fitto del plesso “Sanseverino”, ma c’è anche da dire che noi siamo decisamente impazienti dal momento che i nostri ragazzi sono costretti ormai da mesi ad effettuare i doppi turni, ed è inutile dire che sono assolutamente stremati, così come i loro professori. Quello che è stato imposto ad alunni e docenti è un regime scolastico assurdo – sostiene la signora Anna – che non permette né ai nostri figli né ai loro insegnanti di svolgere serenamente le attività didattiche. Il mio auspicio è che questa situazione venga risolta in breve tempo dai vertici della Città metropolitana, che non possono più permettere che i ragazzi – molti dei quali impegnati per la maturità – debbano studiare in simili condizioni». FRA.CAS.

 

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