“Ci hanno dimenticati. Ricordo bene cosa è accaduto anni fa e se ne parlo ho paura di sentirmi male dal troppo dolore”: così Orsola Migliaccio, la vedova che 10 anni fa, il 30 aprile 2006, perse il marito, Luigi Buono, 53 anni, e le sue tre figlie, Anna, 18 anni, Maria, 17 e Giulia 13, nella frana del Monte Vezzi che nelle prime ore del mattino distrusse la sua abitazione.
Si salvarono solo lei e la nipotina Stella di tre anni che uscì indenne dalla colata di fango perché protetta dalle sbarre del suo lettino che impedirono alle macerie di schiacciarla.
“Devo dire sempre le stesse cose? Sono dieci anni che sono qui in questo container – continua Orsola Migliaccio – sono io che ci resto male, che sono triste, mettetevi nei miei panni”.
Sia la vedova Orsola Migliaccio che altre famiglie da dieci anni vivono in alcuni container e i lavori per la messa in sicurezza della montagna e per la costruzione di 19 appartamenti non sono mai iniziati.
Nel decennale della tragedia sull’isola nessun evento per ricordare il triste anniversario è stato organizzato.
