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«Arrestate papà, picchia mamma»: l’uomo lascia Poggioreale

Ieri mattina nel corso dell’udienza dinanzi al gip Logozzo è stato sentito V.C., arrestato domenica pomeriggio dai carabinieri che erano accorsi presso la sua abitazione dopo la segnalazione di un’amica che aveva ricevuto un messaggio whatsapp e la testimonianza della figlia di 12 anni

Si è svolta nella mattinata di ieri a Napoli l’udienza di convalida che vedeva protagonista V.C., l’uomo arrestato dai carabinieri della Stazione di Forio con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni compiute tra l’altro dinanzi a una minore. Il soggetto, originario di Forio ma domiciliato a Casamicciola, era rappresentato dall’avvocato Cristiano Rossetti che è riuscito a ottenere un risultato davvero considerevole soprattutto se si considera il quadro indiziario che emergeva a carico del suo assistito. L’arresto operato dai militari dell’Arma è stato convalidato dal gip Logozzo ma intanto V.C. ha già lasciato il carcere di Poggioreale nel quale era stato ristretto e gli è stata applicata la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla casa familiare, quella in cui risiede anche la sua compagna 50enne. Davvero non poteva andar meglio all’indagato se si considera che il pubblico ministero aveva chiesto la conferma della custodia cautelare in carcere soprattutto in considerazione della recidività della condotta dell’uomo che è emersa in maniera inoppugnabile anche durante l’udienza di ieri mattina.

L’avvocato Cristiano Rossetti

Nel corso dell’interrogatorio, V.C. ha riconosciuto i fatti e tra l’altro si è potuto anche verificare la piena attendibilità della persona offesa, che tra l’altro non ha nemmeno sporto denuncia e questo non fa altro che renderla ulteriormente credibile non avendo inteso aggravare la posizione del suo partner. Il foriano non ha nascosto che gli atti di violenza avevano alcuni precedenti più e meno datati, ed ha anche rimarcato come nell’ultimo periodo i litigi con la compagna avessero subito un’impennata. Lei a suo dire gli aveva messo addosso molta pressione, tra i due non c’era assolutamente più feeling ed ogni occasione era buona per far salire la tensione. In particolare, domenica pomeriggio – quando si sono verificati i fatti che hanno poi portato all’arresto – V.C. era caduto da un’impalcatura per fortuna senza serie conseguenze e questo lo aveva reso oltremodo nervoso. Tra la coppia, purtroppo, si sarebbe innescata l’ennesima discussione risolta dall’indagato con uno schiaffo. Successivamente, stanco dei continui litigi, avrebbe detto alla partner di volersene andare da casa, ecco perché all’arrivo dei carabinieri lo stesso stava preparando i bagagli. Una complessiva ricostruzione dei fatti che ha trovato riscontro anche dalle dichiarazioni rese dalla figlia maggiore della vittima, avuta da una precedente relazione. Il pubblico ministero, a questo punto, potrebbe fare richiesta di giudizio immediato.

Convalidato l’arresto dei militari dell’Arma, l’uomo – difeso dall’avvocato Cristiano Rossetti – ha ottenuto la misura decisamente poco afflittiva del divieto di avvicinamento alla dimora familiare. Il pm aveva chiesto la conferma della custodia cautelare in carcere

V.C. era stato arrestato domenica pomeriggio dopo che a lanciare l’allarme era stata un’amica della vittima che aveva ricevuto un messaggio con segni convenzionali che lasciavano intendere che aveva subito l’ennesima aggressione da parte del compagno. Sul posto erano giunti i militari ma la donna aveva provato a minimizzare sottolineando che andava tutto bene (nonostante un occhio palesemente gonfio) e che in casa non ci fosse nessuno. Decisive sono state le parole della figlia dodicenne che avvicinandosi all’uscio e palesandosi ai militari aveva esclamato: “Arrestate papà, ha picchiato mamma”.

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