CRONACAPRIMO PIANO

Pugni in faccia alla moglie, 40enne arrestato dai carabinieri

L’uomo di nazionalità tunisina, ha picchiato con violenza la sua compagna di 21 anni: i militari dell’Arma sono stati allertati dalla richiesta di intervento di un vicino di casa che ha contattato il 112

L’ennesimo episodio di violenza domestica, che tra l’altro si perpetuava da tempo con modalità terribili e orribili. E che verosimilmente sarebbe rimasto nascosto e lontano dai riflettori – e soprattutto dall’intervento delle forze dell’ordine – se non fossero intervenuti fattori esterni. Già, perché nella storia che ci apprestiamo a raccontare bisogna partire da un presupposto, invero tutt’altro che trascurabile: a mettere i carabinieri sulla pista giusta non è stata la vittima dell’incredibile violenza, ma un vicino di casa. Perché è proprio da qui che questa storia assurda ha inizio. Al 112 arriva la segnalazione di un uomo che con la voce preoccupata riferisce di sentire delle urla giungere da una vicina abitazione. Nella quale, riferisce lui stesso a chi risponde al telefono, “sta succedendo il delirio”. I primi a giungere in via Provinciale Panza sono i militari della Stazione di Forio, seguiti poi a ruota dai colleghi del Nucleo Operativo Radiomobile. I carabinieri, guidati dal capitano Tiziano Laganà e rispettivamente coordinati dal luogotenente Luigi Di Nola e dal luogotenente Sergio De Luca arrivano così presso la casa indicata dove si trovano un uomo di 40 anni e la moglie 21enne, entrambi di nazionalità tunisina ma residenti da tempo a Forio.

All’arrivo nell’abitazione l’uomo stava cercando di pulire il sangue da muri e pavimento: per la vittima ferite lacero-contuse al volto giudicate guaribili in dieci giorni, è stata convinta a sporgere denuncia. Sarà aiutata da un centro antiviolenza

I tutori dell’ordine riescono a entrare nell’abitazione e la scena è di quelle davvero raccapricciante, di quelle forti per davvero. L’uomo ha in mano un panno e – evidentemente consapevole del possibile e imminente arrivo dei carabinieri – sta tentando di togliere sangue dalle pareti e dal pavimento. Sangue che è stato versato dalla sua compagna, che il 40enne ha colpito con inaudita violenza prendendola a pugni in pieno volto. Una circostanza che di lì a poco sarà confermata dalla diagnosi dell’ospedale Rizzoli, alle cure dei cui sanitari la donna è costretta a far ricorso: dieci giorni la prognosi per le lesioni riportate (ferite lacero-contuse). Il tunisino viene fermato e condotto in caserma, la donna inizialmente si trincera in un assoluto mutismo poi però vuota il sacco e racconta di anni caratterizzati da maltrattamenti, vessazioni e violenze subite in silenzio e mai raccontate. Violenze che spesso non traevano neppure origine da motivi di gelosia ma molto più futili. Per l’uomo la moglie era una persona da sottomettere e così magari volavano schiaffi e pugni anche perché magari il pavimento non era stato lavato o magari i piatti erano stati lavati in ritardo. Insomma, ogni occasione era buona per scagliarsi contro la giovane donna che anche davanti ai carabinieri inizialmente non voleva sporgere denuncia. Alla fine, fortunatamente, è stata convinta a farlo e questo chiaramente può rappresentare una svolta anche per il prosieguo della sua esistenza che adesso dovrà necessariamente vederla lontana da un uomo violento.

L’aggressore è stato ristretto nel carcere di Poggioreale in attesa dell’udienza di convalida

Tra l’altro la vittima in questo lungo arco di tempo aveva anche più volte salvato sul proprio telefono cellulare una serie di fotografie che “immortalavano” le lesioni subite dal compagno, in una sorta di “macabro album”. Un archivio che sicuramente in sede processuale potrà costituire una freccia in più all’arco della pubblica accusa. La 21enne è già stata messa in contatto con un centro antiviolenza e inizierà un percorso riabilitativo che ci auguriamo le consenta di mettersi alle spalle questi anni di umiliazioni, violenza e vessazioni quanto prima. Il 40enne è stato tradotto presso il carcere mandamentale di Poggioreale in attesa dell’udienza di convalida che potrebbe svolgersi già nella giornata di oggi.

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