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Assurdo a Ischia, auto blocca l’accesso al disabile

L’increscioso episodio si è verificato ieri mattina all’esterno della sezione di Tribunale di Ischia. Un parcheggio selvaggio ha costretto un teste a raggiungere in braccio l’ingresso per recarsi in sala udienze

Auto blocca la rampa d’accesso per disabili al Tribunale. Familiari ed amici costretti a portare in braccio, per l’attesa udienza presso la sede di Ischia, il giovane teste, vittima di un incidente e costretto sulla sedia a rotelle. Il ragazzo Alessandro D’Abundo dall’ottobre del 2018 lotta per riprendere a camminare e per vedersi riconoscere i diritti negati dopo la terribile caduta dalla balaustra dell’hotel Punta Molino dove stava partecipando ad una festa di battesimo. Disagi e mancate di rispetto per i diversamente abili che si perpetrano ovunque, persino nei luoghi istituzionali, senza soluzione di continuità, e che dovrebbero indurci a riflettere.

L’incidente e la lotta 

Era in corso una festa di battesimo, quando Alessandro D’Abundo, 27 anni, si è appoggiato con la schiena alla balaustra del terrazzo. Una delle ringhiere in ferro ha ceduto e il ragazzo è caduto da un’altezza di circa quattro metri, riportando gravi ferite. È successo un maledetto sabato dell’ottobre 2018 ad Ischia nel Grand hotel Punta Molino, struttura alberghiera a 5 stelle che nel 2017 ha ospitato il G7 dei ministri dell’Interno.Sull’episodio hanno indagato i carabinieri dell’isola, sequestrando reperti, prove, la balaustra ed il muro attiguo per accertare eventuali responsabilità. Oggi la magistratura lavora per definire il drammatico quadro di quella vicenda che ha corretto un ragazzo nel fiore degli anni alla sedia a rotelle. Alessandro all’epoca 27enne fu portato d’urgenza all’ospedale Rizzoli di Ischia, ma le sue gravi condizioni resero necessario il trasporto al Cardarelli di Napoli. L’elicottero del 118 per le cattive condizioni meteo non riuscì ad atterrare e la Prefettura del capoluogo campano ha quindi fatto arrivare all’eliporto di Lacco Ameno un elicottero HH-139 dell’85esimo Centro Csar del 15esimo Stormo dell’Aeronautica. Il giovane, in quell’incidente ha riportato lesioni vertebrali e alla testa, è stato sottoposto ad un lungo intervento chirurgico e pur non essendo mai stato in pericolo di vita, ha visto stravolgersi l’esistenza e la leggerezza degli anni di un ragazzo con tutta una vita davanti, ancora da vivere. Un ragazzo che almeno meriterebbe rispetto e servizi, in un paese, ancora troppo lontano dalla civiltà e che ancora il 2 febbraio del 2023 resti tra automobilisti incivili che parcheggiano davanti alle rampe per diversamente abili.

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