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Bandiere Blu, Ischia resta a guardare

Anche in questo 2024 nessun riconoscimento per la nostra isola, che rimane all’asciutto al pari di Procida: Anacapri salvata dalla presenza della Grotta Azzurra. Sul territorio regionale c’è la sorpresa new entry Baia Domizia

Un’altra delusione, un altro anno ancora senza potersi fregiare di un riconoscimento comunque importante e significativo dal punto di vista dell’immagine. Ma ormai essere assenti da questo prestigioso elenco ad Ischia (così come nella vicina Procida) sembra davvero non fare più notizia al punto tale che l’esclusione dall’elenco delle località “elette” scorre via in maniera monotona e senza che quasi nessuno se ne accorga. Sono arrivati i riconoscimenti relativi alla “Bandiera Blu” per l’anno 2024. Come è noto si tratta di un eco-label volontario assegnato alle località turistiche balneari che rispettano criteri relativi alla gestione sostenibile del territorio: l’obiettivo principale di questo programma è quello di indirizzare la politica di gestione locale di numerose località rivierasche, verso un processo di sostenibilità ambientale. Ebbene in Campania arriva la 20esima bandiera blu, risultato numericamente importante e significativo per la Regione Campania, già ai vertici nazionali del cosiddetto “mare pulito, che viene attribuita a Baia Domizia. Una sorta di rivalsa per una località turistica che decenni fa scrisse la storia, che per anni ha dovuto fare i conti con il divieto di balneazione e che adesso sembra destinata ad una nuova rinascita. Se Baia Domizia cresce Ischia e Procida, invece, restano ferme al palo mentre la terza isola del Golfo di Napoli, Capri, ottiene la Bandiera Blu soprattutto grazie alla presenza della Grotta Azzurra, simbolo incontrastato dell’isola nel mondo unitamente ai suoi Faraglioni.

Pur rassegnati ad uno stato dell’arte che pare interessare pochi e che soprattutto nessuno pare avere voglia di sovvertire, una considerazione di stampo meramente matematico è comunque inevitabile. Venti “Bandiere blu” collocano la Campania al terzo posto in Italia, insieme alla Calabria, per il mare pulito, dopo la Liguria e la Puglia: insomma, riconoscimenti sparsi un po’ ovunque sul territorio regionale ed ecco perché l’esclusione di Ischia così come della vicina Procida fa davvero male e dovrebbe prestarsi a più di qualche riflessione. Nonostante gli anni che passano, il Cilento continua ad essere la zona campana con il maggior numero di spiagge riconosciute con la certificazione della Bandiera Blu. Al momento si contano 10 località che vantano questo vessillo: Capaccio Paestum, Agropoli, Castellabate, Montecorice (Agnone), San Mauro Cilento (Mezzatorre), Pollica (Acciaroli), Casal Velino, Ascea, Centola (Palinuro), Piscotta. A completare la zona del salernitano riconosciuta da tutti come una delle più ricche di spiagge e soggette al turismo, abbiamo, invece, Camerota (Marina di Camerota), Ispani (Capitello) e Vibonati. A parte quelle già citate le altre Bandiere Blu sono state assegnate a Massa Lubrense, Sorrento, Piano di Sorrento, Vico Equense e Positano.

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Ma perché meravigliarsi? Purtroppo questa è la situazione di Ischia. Però nonostante ciò nessuno fa niente. Di chi è la colpa se una spiaggia come i Maronti ( per me la più bella)non è più come quella di tanti e tanti anni fa?

FRANCESCO

Delusi della classe politica e governativa di queste 2 isole devono essere i loro cittadini che non hanno visto la totale assenza dei depuratore delle acque nere e bianche che vengono scaricate nel mare inquinando.

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