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Riccardo Strada: «Non sono uno stalker, denuncerò la Migliaccio»

ISCHIA – Nel corso del pomeriggio di ieri abbiamo contattato il dottor Riccardo Strada, che ci ha fornito la sua versione dei fatti in merito alla denuncia sporta oltre un anno fa da Donatella Migliaccio. «Ho parlato con il mio avvocato e la questione del passaporto si sistemerà rapidamente. Di certo andare a ritirare un documento e scoprire che la pratica era sospesa dal momento che ho delle pendenze – e nello specifico una denuncia per stalking e altri gravi reati – è stata una “bella sorpresa”. La denuncia è stata sporta il giorno stesso in cui mi è stato notificato l’avviso di licenziamento, ovvero il 20 aprile 2015. Quest’ultima comunicazione mi è stata riferita dalla dottoressa Di Scala, che allora era responsabile amministrativo del consorzio».

«Nel corso della medesima giornata – racconta Strada – ricevetti la visita di un sottufficiale dei carabinieri, il quale mi disse di recarmi presso la stazione di Casamicciola. Un volta giunto lì mi chiesero di fare elezione di domicilio e di comunicare quale sarebbe stato il mio avvocato difensore – procedura tra l’altro abbastanza anomala, ma questo poco importa – perché ero stato denunciato per abuso d’ufficio, violenza privata e stalking dalla dottoressa Migliaccio. Avevo messo da parte la copia della denuncia e ovviamente avvertito il mio legale di fiducia, dopodiché me ne sono completamente dimenticato. Io sono tranquillissimo, perché non ritengo di essere uno stalker come sostiene invece la Migliaccio».

«Chiunque si trovasse ad esaminare le mie telefonate, i miei messaggi e anche la posta elettronica dell’ufficio – prosegue l’ex direttore dell’Amp – noterebbe infatti che il sottoscritto per anni è stato ben alla larga dalla dottoressa Migliaccio, perché era evidente che aveva il compito di farmi fuori, quindi sono stato sempre attento dal trovarmi negli stessi posti frequentati da lei. Spesso, se ci siamo incontrati in eventi pubblici, nessuno dei due era a conoscenza della presenza dell’altro. Quando fai una corte serrata a una persona, quest’ultima ti dice “ti denuncio per stalking”. Ma nel mio caso c’era una precisa attenzione a stare lontano dall’isola e comunicare solo per motivi di servizio, perché sapevo perfettamente che qualunque parola io avessi speso sarebbe stata capovolta e usata contro di me. Alla luce di queste considerazioni, ritengo che le accuse di violenza privata e di stalking non abbiano alcun senso».

«La dottoressa Migliaccio – afferma Strada – mi ha denunciato per una serie di reati che secondo il suo punto di vista io avrei perpetrato, ma per quanto mi riguarda le sue sono calunnie belle e buone. Qualora fossi assolto con formula piena, è chiaro che molto probabilmente farei causa alla dottoressa Migliaccio, anche perché ho già ricevuto abbastanza danni da questa macchina del fango che è stata montata contro di me. Ho dovuto querelare quattro sindaci, e se fosse necessario querelerò anche la dottoressa Migliaccio. In tutta la mia vita professionale e privata non mi ero mai dovuto servire di un legale, però dal momento che loro si divertono a giocare, gioco anche io». FRA.CAS.

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