CRONACA

Ricostruzione post sisma, ok ad altri tre contributi

Le richieste sono state approvate ieri mattina nel corso della conferenza speciale dei servizi decisoria, inoltre due istanze di condono su cinque hanno ricevuto il via libera in sede preliminare

Altre tre richieste di contributo per ricostruire edifici danneggiati dal sisma sono state approvate ieri mattina nella Conferenza Speciale dei Servizi Decisoria sulla ricostruzione privata a Ischia, e ancora due istanze di condono su cinque hanno ricevuto il via libera nella Conferenza preliminare. Sale così a 28 il numero totale delle richieste di contributo sulle 35 finora presentate con la nuova procedura, per un totale di 58 decreti emanati. La prossima seduta della conferenza dei servizi si terrà il 27 luglio. Durante la fruttuosa seduta di oggi, è stata anche avviata l’attuazione delle modalità di esame dei progetti per la ricostruzione privata previste dal Protocollo di collaborazione siglato di recente con la Soprintendenza, e dalle Linee Guida per la progettazione degli interventi strutturali post sisma emanate e pubblicate.

Si tratta di due strumenti adottati con l’intento principale di definire una modalità condivisa per la presentazione dei progetti, accrescere la qualità urbanistica e paesaggistica degli edifici da ricostruire nonché agevolare la massima trasparenza e diffusione di documenti tra tutti i soggetti coinvolti, al fine di imprimere un’ulteriore accelerazione alla ricostruzione. Due atti che, sulla scia degli indirizzi dell’ordinanza n.17 sulla semplificazione delle procedure, contribuiscono ad assestare le prassi con le quali si affrontano anche quei casi controversi e spinosi che vengono portati all’esame della conferenza. A tal proposito, nel corso della riunione, il Commissario Giovanni Legnini ha sottolineato: “L’importante sottoscrizione del documento di collaborazione tra la Struttura Commissariale e la Sovrintendenza vuole essere uno strumento utile a valorizzare le responsabilità e i ruoli di ciascuno. L’obiettivo principale, infatti, è quello di garantire una maggiore qualità edilizia e paesaggistica, per far sì che gli edifici colpiti dal sisma e dalla frana, una volta ricostruiti, siano più sicuri e sostenibili. Mi auguro che anche utilizzando tali strumenti possa aumentare il flusso dei progetti di cui si ha urgente bisogno per accelerare la ricostruzione”.

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