Bentornato turismo cafonal

La foto di Antonio Rispoli ha inevitabilmente fatto il giro del web a grande velocità. Un furgoncino stracarico, al punto da far pensare al mezzo di venditore ambulante di merci assortite. Invece si tratta degli “effetti personali” (e familiari..) di un villeggiante appena sbarcato sull’isola: materassi, sedie, valigie, giocattoli, bici grandi e piccole, persino generi alimentari. Lo scatto ripropone, pur nella sua ambivalenza, gli ormai consueti interrogativi circa il tipo di turismo che Ischia attira. Ad alcuni tutto sommato il “trasloco” immortalato nell’immagine riporta a un passato lontano alcuni decenni, quando le famiglie si spostavano per le vacanze (almeno, chi poteva permettersele) portando con sé quasi mezza casa. E dunque la foto fa quasi tenerezza in quanto consente di rivedere un paese che si credeva ormai scomparso. Altri invece restano perplessi, a dir poco, di fronte alla “qualità” del turismo isolano testimoniato dal villeggiante in questione, ovvero di colui che portando tutto da casa, acqua e letto compresi, non apporta alcuna sostanziale ricchezza al territorio, ma in compenso aggiunge confusione e magari anche illegalità diffusa. I commenti social alla notizia invece sono di vario segno: c’è chi guarda con ostilità alla diffusione della foto, come cattiva pubblicità alle nostre contrade, anzi un vero e proprio “sputtanamento” perché nulla vieta di ritenere che si tratta di un vero trasloco, e chi esplicitamente afferma di non credere che si tratti realmente di un villeggiante proveniente dalla terraferma. In ogni caso, l’immagine è già diventata virale e verosimilmente costituirà uno dei simboli di questo agosto 2019 ischitano: quattro settimane dove il dibattito sullo stato di salute del turismo isolano oscillerà tra luoghi comuni ormai consolidati, lamentele di vario tipo, proposte velleitarie, in attesa dell’esodo generale di fine estate.