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Questione Manzoni, Castagna: rivendico il diritto di decidere

di Stefano Arcamone

 

La tanto temuta offerta della Città Metropolitana per il fitto del Manzoni ancora non è arrivata. «Abbiamo avuto un colloquio con i funzionari giusto ieri: la stanno ancora formulando, ci siamo aggiornati a venerdì». Su un aspetto, però, Giovan Battista Castagna ha idee chiarissime: «Sono il sindaco di Casamicciola e questo implica prendere decisioni. Se qualcuno pensa che essere sindaco significhi solo indossare la fascia per sfilare alle processioni dei santi, allora ha davvero le idee confuse».

Di ritorno da Roma, dove si è recato in giornata per impegni istituzionali, Castagna è un fiume in piena. Snocciola dati e cifre, illustra soluzioni. È il segno evidente che le polemiche che hanno fatto seguito all’ultimo consiglio comunale sono tutt’altro che scemate. « Il dialogo è l’essenza della politica ed allora plaudo alle mamme che sono intervenute al Consiglio comunale per illustrare le loro preoccupazioni. Ma rivendico il diritto di decidere come legittimo rappresentante del popolo: non ci sto a fare da bersaglio a chi non ha niente di meglio da fare che strumentalizzare vicende che rientrano nel normale esercizio del diritto democratico».

Per capire a cosa si riferisce Castagna, bisogna però fare un passo indietro e riannodare i fili della storia. Ad aprile, al comune di Casamicciola arriva una lettera. Mittente è la Città Metropolitana di Napoli e la richiesta è semplice: da Napoli vogliono prendere in fitto il plesso “Manzoni” per destinarlo a sede dell’Istituto professionale “Mennella”.

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Non si parla di cifre, anche perché è una semplice manifestazione di interesse, non una vera e propria trattativa. Ma è chiaro che Castagna non può cestinare la lettera e far finta di nulla. «Li ho chiamati e gli ho spiegato che se sono disposti a pagare tra i 250 ed i 300mila euro di fitto annuale, allora possiamo prendere in considerazione una offerta ma che per meno non siamo disposti nemmeno a trattare». Una posizione tutto sommato ragionevole, anche perché il comune ha appena finito di investire 1,5 milioni di euro nell’ammodernamento e nell’efficientamento energetico del “Manzoni” («Fondi europei, e ancora non abbiamo finito con i lavori» precisa Castagna) e, con i tempi che corrono, poter monetizzare una tale cifra significa dare respiro agli asfittici bilanci comunali.

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Solo che la notizia in qualche modo trapela. E soprattutto viene distorta. Al punto che a Casamicciola non si parla che “della scuola data in fitto alla provincia e dei bambini delle materne lasciati senza aule”. «Ma non c’è niente di più falso visto che non abbiamo ancora assunto alcuna decisione» prova a spiegare Castagna, che nel frattempo aveva fiutato il problema.

Troppo tardi, però. I genitori si agitano. Vogliono sapere che fine faranno i loro bambini, già costretti ad arrangiarsi in strutture di fortuna per tutto il periodo dei lavori al Manzoni. E scatta la protesta in Municipio, durante l’ultimo consiglio comunale. Castagna prova a rassicurare tutti, dà perfino una data: il 7 giugno. Se entro quel giorno non arriverà l’offerta, allora salta tutto. Ma il proposito va a farsi benedire allo scadere del termine: gli interessi in gioco sono alti, meglio andarci con i piedi di piombo. «Ma entro il fine settimana devono darci una risposta, non possiamo attendere oltre» si giustifica adesso il sindaco di Casamicciola, che confida – anche se non lo ammette – in una risoluzione favorevole della trattativa. Ma che fine faranno i bambini dell’Ibsen nel caso di passaggio del Manzoni alla Città Metropolitana? La soluzione sembra già pronta: la struttura della Sentinella. «Il progetto relativo asilo lì va avanti già da un anno, siamo in fase avanzata, è una soluzione che piacerà» assicura Castagna.

Al Comune il fitto della struttura costerà circa 25mila euro l’anno, un decimo di quello che incasserebbe dal fitto del Manzoni alla Città Metropolitana. «Ci possiamo ricavare 5 aule ed il giardino esterno sarebbe funzionale alle attività didattiche. In più – spiega Castagna – con l’assessore Piro stiamo valutando anche la possibilità di aprire sempre alla Sentinella anche un asilo nido. Ampliare gli spazi educativi a disposizione dei nostri ragazzi è una delle priorità politiche di questa maggioranza. Chiediamo solo di poter lavorare».

 

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