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Bufera NU a Serrara Fontana, partono gli esposti a Procura e Anac

ISCHIA. Per carità, non che ci volesse la sfera di cristallo, per arrivarci, ma adesso nel contenzioso o se preferite braccio di ferro in atto a Serrara Fontana tra la Balga e il Comune di Serrara Fontana si è aperta la battaglia. E l’azienda cui è stato rescisso il contratto nel Comune montano è passata decisamente all’attacco. Sono stati redatti due esposti, il primo indirizzato alla Procura della Repubblica ed il secondo spedito all’autorità nazionale anticorruzione presieduta da Raffaele Cantone ed alla prefettura di Napoli. La prima denuncia, in particolare, quella cioè indirizzata all’autorità giudiziaria, è lunghissima ed articolata ed all’interno si evidenziano una serie di fatti e circostanze che obiettivamente non potranno non solleticare l’attenzione degli inquirenti che certo vorranno valutare se una serie di vicende raccontate dal legale rappresentante della società che opera nel settore della nettezza urbana hanno o meno un fondamento di verità. Ed è chiaro che, nel caso in cui il riscontro dovesse essere positivo, ci sarebbe da tremare e non poco, anche se per adesso rimaniamo nel campo delle ipotesi. Ma una cosa è certa, il racconto minuzioso, analitico, dettagliato è tale che lascia intendere come ormai si sia davvero aperta una stagione di denunce e ricorsi che promette di essere tutt’altro che breve.

L’AZIENDA ALL’AUTORITA’ ANTICORRUZIONE: ECCO TUTTE LE OMISSIONI

Ma passiamo subito alla sostanza e cioè all’esposto indirizzato all’ANAC, avente ad oggetto “Appalto igiene urbana Comune di Serrara Fontana”. Nella nota Ivano Balestrieri esordisce così: “La scrivente società in data 28.11.2018 con nota avente oggetto ‘Invito prot. 710/PG del 28.11.2018. Riscontro’, inviata a mezzo PEC aveva espresso la volontà di lasciare  il servizio di gestione integrata dei rifiuti, ribadita ancora una volta in data 18. 12.2018 con nota  prot. 223/18. Tali deliberazioni societarie, vanno individuate nel venir meno del rapporto fiduciario tra le parti ed al comportamento omissivo  del comune di Serrara Fontana che stava e sta causando notevoli difficoltà economiche alla scrivente società, tali da causare crisi aziendale che limita ed impedisce l’espletamento delle attività sul territorio. Va evidenziato che in data 24.01.2018, la scrivente comunicava alla stazione appaltante che nel passaggio di cantiere contrariamente a quanto inserito nei documenti di gara, la nostra società in ottemperanza a decisioni del tribunale di Napoli sezione Lavoro, si vedeva costretta  alla trasformazione di contratti a tempo determinato in contratti indeterminati con un aggravio di costi nel biennio 2018- 2019 di oltre 60 mila euro, chiaramente tali trasformazioni non inserite negli atti di gara  Che in data 27.11.2018 con comunicazione via pec la scrivente società inviava nota con oggetto prestazioni extra capitolato e adeguamento canone che mettevano in luce i mancati adempimenti della stazione appaltante”. Un particolare, quest’ultimo, di cui peraltro il nostro giornale ha già dato ampio riscontro nei giorni scorsi, con un dettagliato servizio giornalistico che poi ha indotto il consigliere di minoranza Roberto Iacono a presentare un’interrogazione al sindaco.

L’AFFONDO: QUEL CONTRATTO MAI STIPULATO COL COMUNE

Occhio adesso al passaggio successivo, che in questa storia appare un elemento davvero quasi surreale. Il legale rappresentante della Balga scrive testualmente: “Il contratto tra il comune di Serrara Fontana e la Balga srl, per la gestione del servizio per il ciclo della gestione del servizio di raccolta dei rifiuti urbani non è mai stato stipulato, resta pacifica la circostanza della mancata conclusione del contratto in essere regolato solo ed esclusivamente da determina di affidamento n. 252 del 31/10/2017”. E non è tutto perché subito dopo Balestrieri rincara la dose: “Deve ancora constatare che con nota del comando Polizia Locale,  prot. 750/Ve del 15.12.2018, la stazione appaltante interveniva illegittimamente su iniziative ed azioni disciplinari,ambiti di esclusiva competenza aziendale, che a tutela degli interessi societari, aveva attivato quanto previsto dalle norme contrattuali e disciplinari  relativi alle legge 300/70 ex art. 7 e al ccnl di categoria Fise Assoambiente. Evidenzia  ancora che  in data 25 agosto 2017, la scrivente società inviava nota all’autorità Anticorruzione una segnalazione per  procedura anomala della gara di cui all’oggetto. Per tutte  le attività sopra evidenziate , la Balga ha ribadito ancora una volta al Comune di Serrara Fontana la volontà di addivenire  in tempi brevissimi  all’avvicendamento del servizio con altra azienda al 31 dicembre 2018 e confermato che la mancata adozione di  tali procedure, in ogni caso, i servizi saranno garantiti   al solo fine di evitare  problematiche  igienico sanitarie sul territorio”. Ovviamente, allegati alla nota che vi abbiamo riportato ci sono anche allegati una serie di documenti.

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CREDITI VANTATI PER OLTRE MEZZO MILIONE: CHIESTO IL “SALDO”

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Ma attenzione, perché nel frattempo al Comune di Serrara Fontana è pervenuta anche un’altra “sfogliatella”. Parliamo proprio della nota che viene citata anche nell’esposto dell’Anac, quella indirizzata al sindaco Caruso ed al segretario comunale avente ad oggetto “Comunicazione del termine di erogazione dei servizi”. La premessa è subito disarmante e ve la riportiamo senza censure alcune: “Premesso che Codesto Spett. Le ente non ha pagato i canoni per la gestione del servizio dal 31/08/2018 al 30/11/2018 e, pertanto, la scrivente è creditrice della somma di euro: € 205.467,56 per i canoni insoluti; € 115.775,08 per i servizi relativi ai rapporti intercorsi dal 2014 al 2016 non pagati, oltre interessi e spese in contenzioso; € 253.287,10 per servizi extracontrattuali fino a tutto il 30.09.2018 di cui alla nostra nota pec del 27.11.2018, oltre a servizi extracontrattuali dal 1.10.2018 a tutt’oggi ancora da quantificare, facendo seguito ad un’ulteriore nostra nota inviatavi a mezzo pec il 28.11.2018 dove vi chiedevamo il pagamento del dovuto entro giorni 10 (dieci) senza avere alcun riscontro”. Insomma, come si nota balla una somma di denaro tutt’altro che irrilevante, pari cioè a mezzo milione di euro. Ma la Balga muove anche un’altra contestazione al Comune montano e la si legge nel passaggio immediatamente successivo: “Che, per tutto quanto sopra appare paradossale, alla luce delle ingenti somme da Voi dovute alle scrivente società, apprendere dalla Vostra nota prot. 758 del 17.12.2018 che Vi apprestate ad effettuare un intervento sostitutivo nel pagare i dipendenti del tutto illegittimo non ricorrendone presupposti e motivazioni; che, come da nota prot. 705 del 15.12.2018, Codesto Ente sta dirigendo il personale dipendente direttamente, sostituendosi al datore di lavoro, e che tale circostanza prefigura una inammissibile invadenza dell’amministrazione comunale nell’ambito dell’azienda e dell’attività della scrivente società, situazione non più tollerabile; che, in considerazione di quanto sopra descritto, è venuto meno il rapporto fiduciario tra le parti ed il comportamento omissivo di codesto Ente sta causando notevoli difficoltà economiche alla scrivente società tali da causare una crisi aziendale che non consente il normale andamento delle attività; che sono state riscontrate azioni, atti amministrativi ed omissioni intrapresi da codesto Ente contrari alle norme di legge sia in materia amministrativa che penale per le quali ci riserviamo di produrre esposto alle autorità competenti”. E di questo, nella parte iniziale, vi abbiamo ampiamente rendicontato.

Gaetano Ferrandino

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