CRONACA

Caccia, “ambientalismo” e… politica!

di Antonio BUONO*

La Storia insegna che ogni tempo ha la sua guerra tra poveri.

Noi cacciatori siamo bravissimi a farci la guerra l’un l’altro, lo siamo al punto tale da non accorgerci che i soliti lupi vestiti da agnello, pur di derubarci un ruolo che ci appartiene per competenze, s’inventano battaglie contro la caccia al pari di una panacea per tutti i mali.

In verità, noi cacciatori, depositari dei segreti del bosco, abbiamo un dono particolare: sappiamo riconoscere profumi, suoni, colori, di tutto ciò che è ambiente ne conosciamo addirittura i “dolori”, quelli provocati dalla scellerataggine di tanta gente ipocrita, spregiudicata ed incompetente.

Il nostro pianeta avrebbe un immenso bisogno di giocolieri dell’anima… artisti, risolutori pacifici, guaritori, portatori sani di entusiasmo, amanti di ogni sorta.

Ads

Nel frattempo, ritroviamo dalle nostre parti una varietà di ecologisti laureati in divanologia, i quali, si direbbero convinti che per risolvere i tantissimi problemi ambientali in senso globale, sia assolutamente necessario combattere un fantomatico bracconaggio sull’isola d’Ischia.

Ads

Gente che gira in lungo e in largo tra fave e piselli alla ricerca di qualche nostalgico vecchietto che mette “trappolelle” per farsi una frittata, uno screening continuo verso quell’indigeno locale, originario di un‘isola orgogliosamente “prigioniera” dei suoi valori e delle sue tradizioni…gente ininterrottamente impegnata in un’incessante ricerca del “selvaggio” che in quella frittata trasla il sapore delle sue radici, della sua cultura, della sua storia…quella dell’isola più bella del mondo .

Ma in tutta questa “stressante” operazione antibracconaggio che ogni anno dura oltre un mese, “sotto sotto” il fine ultimo è sempre lo stesso: colpire al cuore con esempi “strappalacrime”, il cattivo cacciatore, nonché… “quell’essere abietto di disumana viltà che vive in lui”!

D’altro canto, è giusto osservare che ognuno si assume le proprie responsabilità, e che qualora vi fossero soggetti non rispettosi delle Leggi dello Stato, le forze dell’ordine quali Carabinieri, in particolare i Carabinieri Forestali, Polizia, presenti sul territorio, sanno molto bene come reprimere atti irresponsabili di chi non si attiene alle regole, uomini integerrimi ai quali va il nostro plauso per il lodevole e costante impegno sull’intero territorio isolano.

E da qui, noi cacciatori, da sempre sostenitori della legalità, noi, che siamo la parte vera, quella attiva, quella propositiva, quella in grado per competenza e conoscenze di poter suggerire iniziative in merito, quelle da intraprendere per salvare il salvabile del disastro ambientale in atto e che a prescindere, riteniamo di dover rispettare le leggi vigenti, seppur talvolta non condivisibili, incredibilmente veniamo demonizzati per qualche sporadico atto nostalgico, il quale, nulla ha a che vedere con quel bracconiere a braccia levate per la sua “azione eroica” nel continente Africano!

Già, e guarda caso, è proprio da quelle parti che avvengono stragi indicibili di milioni e milioni di uccelli presi con le reti e scannati vivi…eh si, quelle sono zone pericolose, fa caldo, si suda!

Assurdo pensare di andare in vacanza tutti gli anni dalle nostre parti con argomenti ambigui e strumentali per fermare “gli assassini”, è semplicemente fuori da ogni logica… noi siamo parte lesa di questo mondo che sta andando a sbattere!

A quanto pare, ci sarebbero di nuovo in tavolini in piazza per fermare quella che secondo certi individui, laureati in “scrivanologia”, sarebbe un’aberrazione di disumana viltà…bah!

Noi cacciatori , a quei tavoli in piazza, vorremmo sapere perché non sarebbe il caso di firmare per proporre un referendum contro pesticidi, microplastiche, rifiuti tossici, spazzatura di ogni genere, discariche e ciminiere di fabbriche che inquinano i fiumi, i mari e la stessa aria che respiriamo, un’aria che semina lacrime, dolori, rassegnazione e morte.

Perché non chiedere firme per tutto questo… perché?

Perché tanta ipocrisia?

Se la caccia è un male da debellare con urgenza, allora si trovi il buon senso di fare una scaletta in merito a tutte le priorità che affliggono il nostro vivere quotidiano.

Per le assurdità di cui sopra, da un po’ di giorni penso ai Sindaci della nostra isola ed alle loro amministrazioni, giacché preposte alla salvaguardia degli interessi di ogni cittadino…

e se questi vacanzieri per pubblicizzare il loro “impegno”, da anni, stessero arrecando un danno socio-economico alla nostra comunità?

Ma quand’è che s’intende riflettere con attenzione su questi ambigui quanto dannosi giochetti?

E infine, va da se che è soltanto a noi, per ragioni sia di consapevolezza che di conoscenza in materia, che spetterebbe di diritto la difesa dell’ambiente e giammai essere immortalati da gente incompetente e sotto false vesti, come “gladiatori morituri” grazie da un manipolo di “Caesar animalari”.

Questa gente, e non solo dalle nostre parti, ha organizzato una “giostra” in difesa di un qualcosa che nemmeno conosce… è questa l’amara verità.

L’altra verità, diciamolo, è che non dover pagare le vacanze di tasca propria è una gran bella cosa!

Intanto, il tempo sta per scadere.

Il mondo sta andando in rovina ed è assolutamente necessario divulgare un pensiero nuovo.

La nostra ragione di vita, la caccia, non è una priorità, c’è in gioco ben altro, c’è in gioco il pianeta!

Noi cacciatori non siamo affatto dei maghi, tantomeno prestigiatori come i nostri presuntuosi detrattori, ma di una cosa ne siamo certi, c’è una spaventosa drammaticità ambientale in atto, è nei nostri occhi, la vediamo, la viviamo, spetta a noi dare il giusto contributo di idee.

Noi ci siamo, siamo in prima fila…non certo nelle retrovie!

*cacciatore a vita

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

1 Comment
Più vecchio
Più recente Più Votato
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Beta

È proprio il momento di permettere una tregua abbassando le armi: in questo “mondo che sta andando a sbattere…c’è una spaventosa drammaticità ambientale in atto”, e “spetta a noi (tutti) dare il giusto contributo”!
Questo pezzettino di terra in mezzo al mare, che purtroppo è tanto vicino alla terraferma, da essere stato antropomorfizzato e cementificato all’inverosimile, ha diritto ad una tregua ambientale, in tutti i sensi…
A prescindere se si è Pro o contro la caccia!

Pulsante per tornare all'inizio
1
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex