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Turismo: l’Immacolata non “benedice” Ischia, il capodanno sì

di Marco Gaudini

 

ISCHIA – La terraferma sta facendo registrare in questi giorni un vero e proprio tutto esaurito, con alcuni punti di grande attrattiva, come Pompei e la Reggia di Caserta al secondo e terzo posto tra i monumenti più visitati in Italia dopo il Colosseo. Tutto esaurito anche  negli alberghi di Napoli con una folla enorme nella zona dei presepi di San Gregorio Armeno. E’ un vero boom del turismo quello che sta vivendo la Campania che, complice anche la paura dei turisti di recarsi in alcuni Paesi tradizionalmente meta del turismo invernale, sta diventando una meta di primo piano a livello internazionale. A testimoniarlo anche i numeri dell’aeroporto di Capodichino, che ha stimato nel weekend dell’Immacolata 70mila passeggeri in transito con 35mila sui voli di linea nazionali e 35mila sui voli di linea internazionali: dall’inizio del 2015 il traffico complessivo dell’Aeroporto Internazionale di Napoli registra un + 4% con una crescita del traffico di linea internazionale del 13%. Il boom è testimoniato dai due siti più amati dai turisti di tutto il mondo: nella giornata che ha preceduto la festività dell’Immacolata, gli Scavi di Pompei sono stati visitati da 13.918 persone, mentre alla Reggia di Caserta sono entrati in 10.698. Davanti a loro solo il Colosseo che ha registrato 21.654 visitatori. Per guardare maggiormente in casa nostra ed in generale per le isole,  folla di turisti anche a Capri, dove è stato acceso il grande albero di Natale nella celebre Piazzetta. Insomma un Ponte dell’Immacolata da tutto esaurito a Napoli e nelle maggiori località turistiche della Campania per il primo vero test delle festività natalizie. La media di permanenza è di 1,5 ma la forbice è più estesa anche per i 2 giorni di soggiorno soprattutto nelle isole, Penisola Sorrentina e Costiera Amalfitana. Over booking a Salerno e nei comuni vicini. Ritornano gli italiani, circa il 60% ma a motivarli a viaggiare non è tanto la paura quanto il budget. I costi medi di una camera doppia sono variabili e si va dai 50 ai 100 euro a notte. Lo rivela un sondaggio eseguito dall’Osservatorio Extralberghiero Abbac  su circa cento strutture ricettive prese a campione sul territorio regionale. Nei Bed & Breakfast, case vacanze ed affittacamere di Napoli appare difficile trovare in queste ore una camera disponibile per il week end. Sono perlopiù italiani i viaggiatori che soggiorneranno nelle strutture ricettive extralberghiere. A Napoli centro storico da tutto esaurito già da alcune settimane come per il lungomare, interessanti i dati dell’area della stazione centrale che ritorna ad essere richiesta, bene il Vomero e l’area metropolitana. Le isole registrano buoni dati di prenotazione e anche una percentuale superiore con due giorni in media di pernottamento. Capri più cara ma con maggiore tasso di prenotazione su Ischia con prezzi più bassi e prenotazioni possibili ancora con il last second. Mentre quindi sulla terraferma si festeggia per una “nuova stagione” del turismo, sulla nostra isola, nonostante i segnali incoraggianti, l’entusiasmo è molto più cauto. Sicuramente hanno dato il loro apporto positivo, le attività che sono state messe in campo dalle amministrazioni comunali, come le luminarie che specie a Ischia, hanno e stanno riscuotendo un notevole successo. Ma pare, sentendo anche le parole dell’Albergatore Franco Di Costanzo, Amministratore della Dico Hotels, che questo successo sia perlopiù nostrano, interno, cittadino, in quanto, quello che è mancato ancora una volta è la promozione e la programmazione. In pratica bellissime luminarie, stupendo il gioco di luce del “mondo sommerso”, ma se poi tutto questo non viene adeguatamente promozionato e sponsorizzato attraverso i canali giusti, è un po’ come cantarcela e suonarcela da soli. Questo in sintesi il pensiero dell’Albergatore Di Costanzo che commentando i dati positivi di Napoli ha dichiarato:«era prevedibile che i turisti andassero in una grande città, rispetto ad un località turistica piccola, dove poi per due giorni ci vogliono circa 150 euro solo di trasporto se si vuole venir con la macchina. O se si vuol prendere un aliscafo una famiglia di quattro persone, praticamente spende circa 160 euro andata e ritorno. Questo è naturalmente uno dei motivi per il quale chi vuol fare una vacanza di soli due giorni, trend in uso in questo periodo, non sceglie Ischia. – ha dichiarato Franco Di Costanzo – Poi si parla sempre molto di turismo culturale, ma certamente qui sull’isola su questo aspetto non abbiamo molto. Ci sono tante bellezze naturali ma che in questo momento certamente passano in secondo piano, rispetto ai prezzi molto competitivi della terraferma. Inoltre c’è da dire che le luminarie sono bellissime, a Ischia Ponte è stato fatto certamente un gran bel lavoro, ma alla fine però nessuno lo sa. Credo che bisogna ancora lavorare sulla promozione e comunicazione delle cose belle che si riescono a fare sull’isola. E quest’attività non può essere messa in campo solo dall’albergatore, ma i Comuni e gli enti per il turismo devono lavorare in tal senso, mettendoci anche delle risorse. Tutti parlano del modello Salerno, ma non basta mettere le luci per mutuarlo, bisogna fare anche il resto – ha aggiunto Di Costanzo -. Sulle previsioni per le prossime festività non mi sbilancio, ma non noto molto movimento». Ora, quindi,  l’attenzione si sposta sulle previsioni natalizie. Secondo il sondaggio Confesercenti nazionale tra il 22 dicembre ed il 6 gennaio di quest’anno si metteranno in viaggio ben 11,6 milioni di italiani (il 26% dei maggiorenni), il dato più alto dal 2007, per una spesa media di 647 euro a persona: in aumento sul 2014, ma ancora decisamente inferiore a quello pre-crisi, che era di 694 euro. Operatori intenzionati a ribassare i prezzi pur di garantirsi occupazione piena delle camere. Proprio per l’isola che da sempre vede il turismo made in Italy come quello maggiormente numeroso, questi dati potrebbero significare molto, e lasciar ben sperare. Giungono infatti,  per il periodo di Capodanno, previsioni incoraggianti dall’albergatore isolano, Bruno Basentini, che però evidenzia le mancanze dal suo punto di vista dell’amministrazione per la “cura” dell’isola: «sulla nostra isola si improvvisa purtroppo, con delle azioni “spot” della politica. Non vi sono interventi nel segno della continuità ed inseriti in una programmazione ampia. Il territorio è completamente abbandonato, e fare turisimo significa anzitutto curarsi di questo. Non basta mettere quattro luci a Casamicciola, spendere 160 mila euro che non servono a niente, quando abbiamo strade rotte, e rifiuti abbandonati, per non parlare poi di Ischia Porto. Gli investimenti fatti, come quelli per le luci di Casamicciola, non sono investimenti sul turismo per far affluire sulla nostra isola una maggiore clientela, e anche di maggior livello. Sui clienti bisogna infatti investire come facciamo noi ogni anno. Credo comunque che per Capodanno, i numeri saranno incoraggianti» – ha dichiarato Bruno Basentini. Segnali incoraggianti per le prossime festività, emergono anche per l’Ing. Giancarlo Carriero, patron del Regina Isabella:«noi scontiamo il fatto che nell’immaginario collettivo l’isola è comunque soggetta al mare ed alle condizioni atmosferiche. In linea di massima, a mio parere, il grande boom della Campania, è un recupero fortissimo, rispetto ad una discesa che c’era stata negli ultimi anni dopo la prima crisi dei rifiuti. Adesso che le cose sono cambiate, da quest’anno Napoli e la Campania hanno avuto un grossissimo recupero in termini di presenza turistiche, anche grazie alle bellezze architettoniche e culturali di cui dispongono. Inoltre vi è anche un’altra componente che mi fa essere fiducioso anche per l’isola: attualmente, ed è un discorso triste, ma purtroppo reale, in virtù di tutto quello che è accaduto in Europa, noi godiamo di una sensazione di maggiore sicurezza rispetto ad altri luoghi. Questo sicuramente avrà delle ripercussioni positive anche sulle presenze turistiche sull’isola, nel prossimo periodo, natalizio e di fine d’anno. Restano, ritornando a questo “ponte dell’immacolata” che per l’isola è stata un’occasione persa, le difficoltà. Infatti, per attrarre i turisti, l’isola deve essere funzionante, non possiamo pensare che il 90% dei locali sono chiusi, gran parte dell’isola con i cantieri aperti. Bisognerebbe pertanto sviluppare un progetto di maggiore capacità d’accoglienza turistica in bassa stagione. Bene l’impegno e ciò che è stato realizzato con le luminarie a Ischia e Casamicciola, ma per il resto bisogna fare di più!»- ha concluso l’Ing. Giancarlo Carriero, patron del Regina Isabella. Un cauto ottimismo è stato invece espresso da Isidoro Di Meglio, Direttore della Dicohotels che ha dichiarato:«è prematuro fare delle previsioni precise, ma i presupposti per il sold out ci sono tutti. Non solo per Capodanno, dove abbiamo sempre fatto grandi numeri, ma anche per Natale, e per l’Epifania. Le attività messe in campo dalle amministrazioni aiutano, ma i fattori che stanno determinando un aumento delle presenze sono altri e relativi a vicende legate all’attuale assetto geopolitico dell’Europa con l’incombente minaccia terroristica in alcuni paesi. Resto pertanto cautamente ottimista per i prossimi giorni» – ha concluso il dott. Di Meglio.

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