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Degrado in verde, dentro la vergogna della Pineta Mirtina

Viali sporchi e non curati, erbacce, arbusti, rami caduti o tagliati e fogliame vario secco ovunque con il serio pericolo di combustione. Questo il triste spettacolo di Pineta Mirtina. Non c’è una sola palina segnaletica che non sia vandalizzata. I giochi per i bambini sono interdetti perché da manutenere o pericolosi. I corpi illuminanti dei viali totalmente distrutti. Non c’è una sola panchina che non sia rotta. È un pericolo anche per l’incolumità di chi accede alla pineta la presenza di alcune staccionate di legno divelte. Le immagini parlano da sole. Questo ciò che troviamo varcando la soglia della pineta ripulita appena un mese fa nel corso della manifestazione “PuliAmo Ischia”. Un raduno che ha coinvolto l’Amministrazione comunale ed alcune associazioni ambientaliste. Accanto allo spettacolo che la natura ha voluto donarci, costituito da pini secolari e maestosi, Corbezzoli, Eriche, Euforbie, Lecci, Filliree, Ginestre e Mirti, c’è la mano dell’uomo che violenta la pineta. Cicche di sigarette, plastica, vetro, cartacce, fazzolettini e rifiuti di ogni tipo che la fanno da padrone. Questo e tanto ancora troviamo percorrendo i viali della pineta. Meno di un mese fa, il 7 luglio, hanno aderito alla pulizia della Pineta numerosi volontari di varie associazioni che sono scesi in campo accanto all’Amministrazione comunale tra cui Legambiente, Forum dei giovani Ischia, Vieni a Ischia, La borsa verde 3. 0, gli alberi e noi isola verde, Ischia cosa non funziona, la sezione ischitana del Club Alpino italiano, il sole d’amore ONLUS e la cooperativa sociale Kalimera. Il sindaco Enzo Ferrandino in quella occasione ha chiesto una mano alla comunità: “L’Ente locale vive il disagio di avere un enorme patrimonio verde ma di non avere le risorse finanziarie per curarlo”. Anche chi ha partecipato all’iniziativa oggi non ne è più  entusiasta. È il caso di Giuseppe Migliaccio presidente del Forum dei Giovani di Ischia. “Non tutti i ragazzi del Forum hanno partecipato. In molti si sono dissociati dall’iniziativa ‘PuliAmo Ischia’ perché convinti che si trattasse solo di una iniziativa di facciata e fine a sé stessa”. “Personalmente – ha detto ancora Giuseppe – credo che debba essere l’Amministrazione comunale attraverso la partecipata a provvedere alla pulizia delle aree pubbliche, pinete incluse. Oggi la pineta è più sporca di prima. Ed allora mi chiedo: perché l’iniziativa è stata fatta alla Mirtina e non alla Pineta degli atleti? Perché c’è stata una data e niente più? La pineta degli atleti versa in condizioni pietose. I giochi dei bambini sono quasi inesistenti. Quei pochi rimasti sono pericolanti e pericolosi. La pineta è teatro di schifezze varie. Non è difficile percorrere i suoi viali e trovare bottiglie e siringhe ed assistere a risse tra adolescenti. Ma i nostri amministratori hanno preferito andare nella Pineta Mirtina. D’altronde è come se io a casa mia vi invitassi a vedere il terrazzo e non il bagno. Così si è comportata l’Amministrazione comunale”.
Incalza, poi, il presidente del Forum dei Giovani di Ischia. “Bisogna avere un’idea globale. Se solo i nostri amministratori riuscissero ad ascoltare maggiormente la cittadinanza, ed in particolare noi giovani, forse si riuscirebbe, anche solo con il nostro entusiasmo, a fare qualcosa di buono”. Ci illustra, a questo punto, le sue proposte per rendere i parchi e le pinete vivibili. “Si potrebbe partire con delle iniziative cadenzate. Se tutti sappiamo, ad esempio, che ogni giovedì c’è la pulizia di un’area pubblica si potrebbe creare un coinvolgimento delle associazioni, di volontari e di tanti cittadini. Sarebbe necessario cominciare con una pulizia ed una sistemata generale a turno delle pinete. Non è possibile varcare quei cancelli ed assistere a quello scempio. I nostri amministratori dovrebbero ragionare in un’ottica di programmazione e non di spot”. Le proposte di Giuseppe non si fermano qui. “Si potrebbe pensare anche ad un avviso pubblico con il quale affidare la gestione dei chioschi presenti all’interno dei parchi e delle pinete a dei privati in cambio di un minimo di manutenzione, sorveglianza ed organizzazione di manifestazioni. Ad esempio all’interno della Pineta Mirtina c’è un anfiteatro che potrebbe essere utilizzato per serate di cinema all’aperto ed eventi vari”. E chiosa Giuseppe: “È proprio un peccato vedere la pineta in queste condizioni. Gli stagni sono abbandonati ed il percorso sensoriale, ricavato dopo l’ultimo restyling, di fatto non c’è più. Basta un po’ di fantasia per creare delle attrazioni all’interno di questi luoghi e farli vivere. Oggi, invece, stanno solo morendo. Sono pronto a scendere in campo per la pulizia della pineta e a coinvolgere tanti amici solo se dovessimo trovarci davanti ad una reale programmazione. Se dobbiamo andare in pineta e fare i selfie con le scope, no. Non mi presto. Basta così

Giovanna Ferrara

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