CULTURA & SOCIETA'

Tutto sulla “Guida Storica di Casamicciola Terme” di Gino Barbieri

Un autore che da ormai sessant’anni racconta l’isola e la cittadina termale in tutte le sue sfaccettature e che ancora una volta non smette di sorprendere

Di Giuseppe Mazzella *

Sbaglia chi pensa che Ischia sia solo un’isola. E’ molto di più. E’ un continente. Per la sua particolarità ambientale, per le sue testimonianze storiche, per le caratteristiche delle sue popolazioni. In uno spazio così piccolo, di appena 46 chilometri quadrati, si racchiude tutto questo: un caleidoscopio antropologico, ma anche di evoluzione culturale e di “adattamenti” sociali che variano da comune a comune, raccontati e quasi “spiegati” compiutamente dai numerosi viaggiatori, scrittori, poeti, artisti e scienziati provenienti da ogni parte del mondo.

Abbiamo una “Bibliografia Isclana” o un “repertorio bibliografico generale dell’isola d’Ischia” scritto e curato da Pietro Serra, pubblicato la prima volta nel 1966 dall’allora Ente per la Valorizzazione dell’isola d’Ischia, con una seconda edizione del 1980, dove sono indicati centinaia di autori di ogni tempo e in ogni campo, che hanno scritto di Ischia. Gino Barbieri viene indicato a pag. 16 del testo di Serra per un articolo apparso sul periodico “Corriere del’isola d’Ischia” del novembre 1961 dal titolo: ”La misteriosa Pithaecusa, antica colonia greca”. Gino aveva vent’anni. Da allora – e sono passati 58 anni- ha scritto di tutto su quest’isola, ed almeno venti libri sono dedicati a particolari località dell’isola, come Le Acque di Cavascura, il villaggio di Sant’Angelo, la storia di Serrara Fontana, ecc., inaugurando una forma unica di “divulgazione storica” attraverso il racconto monografico, dove si rinviene la storiografia essenziale, il colore locale, il personaggio “importante” che ha lasciato traccia del suo passaggio sull’isola, il documentoraro ritrovato in un polveroso archivio di qualche municipio; perfino il “soprannome” di famiglie ischitane, conosciute soltanto per il curioso e spesso colorito patronimico tramandato da epoca immemorabile e giunto intatto fino ai giorni nostri. Si tratta, insomma, di una minuziosa ricostruzione –pezzo per pezzo – di avvenimenti quasi dimenticati, che rappresentano il “patrimonio genetico” delle popolazioni locali e quindi strumenti di conoscenza e di guida sia per l’isolano che per il turista. A Casamicciola, Gino Barbieri ha dedicato il fondamentale lavoro: “Le Terme di Casamicciola –sorgenti termo minerali, stufe, sabbiature, fumarole”, edito nel 1986, e poi l’altro del 1993 :”Casamicciola Terme nell’isola d’Ischia – dalle origini ai giorni nostri”, ed ancora nel 2004 “Casamicciola e le sue Terme –dal Cinquecento le cure salutari”. Essendo nato a Casamicciola, Gino è particolarmente attaccato al suo paese nativo al quale ha dedicato anche un incessante impegno civile, culturale e politico affinchè, nell’atavica competizione interisolana, Casamicciola avesse il ruolo e l’importanza che merita la sua storia e la sua ricchezza naturale. In quet’isola-continente, il patrimonio delle miracolose acque termali, conosciute fin dal XVI secolo, è inscindibilmente legato alla natura vulcanica del suo territorio. Alfred Rittmann, il più grande vulcanologo del XX secolo –che portò a conoscenza di tutti l’autentica natura geologica dell’isola d’Ischia-dichiarò nel lontano 1969 che “per i vulcanologi Ischia è un paradiso perché vi si vedono certe cose che in nessun’altra parte della Terra ho potuto vedere (e ho girato molto, e qui ci sono delle cose sbalorditive)”. E’ la natura vulcanica – benigna per le calde acque termo-minerali-che, senza preavviso e senza calendario, diventa maligna con i terremoti. In epoca storica, dal XIII secolo e fino a noi si sono registrati 13 terremoti. L’ultimo è quello del 21 agosto 2017. Nonostante la forte scossa che ha colpito la parte alta di Casamicciola, cioè le località del Maio e di La Rita, la cittadina termale è rimasta in piedi e la ricettività alberghiera e commerciale si è immediatamente ripresa. Gli ospiti affezionati sono ritornati, e moltissimi vengono qui ogni anno per tradizione familiare, seguendo le abitudini “vacanziere” dei nonni e dei bisnonni. Nondimeno l’economia di Casamicciola ha subìto un notevole collasso – particolarmente nel periodo autunno – inverno – con molte attività ricettive chiuse e la stagnazione dell’indotto commerciale che è quello che maggiormente soffre per mancanza di domanda proveniente non solo dal Turismo, ma anche da una clientela giornaliera in arrivo dagli altri Comuni isolani. In realtà Casamicciola non “tira” più come una volta, come ad esempio ai tempi d’oro di un fiorente Termalismo e di esclusive strutture turistico-ricettive tipo “Capricho de Calise”, “Isola Fiorita”, Ristorante-Pizzeria “Ciritiello”, Pizzeria Catarì, alberghi Tusculum e Vinetum, Terme Maltempo, Terme Lucibello, Pensione Terme Verde, Stabilimenti Termali Castagna, Monti, ecc. Oggi Ischia, Lacco e Forio rappresentano i temibili concorrenti del Turismo casamicciolese, perché favoriti da un insano egoismo legato alle più volte ricordate vicende del terremoto del 2017, che ha messo in ginocchio (in tutti i sensi) la cittadina tanto cara a Ibsen e Lamartine.

L’unica nota positiva è rappresentata dalla risorsa portuale dell’approdo nautico da diporto che viene tesaurizzata dalla partecipata “Marina di Casamicciola”. Il porto turistico non ha mai conosciuto crisi di sorta, anche perché la nautica è impersonata da un settore vacanziero di ricchi e benestanti con il conto corrente florido, che paga in contanti e fa affluire alle casse del Comune e alla generalità dei cittadini di Casamicciola denaro fresco e immediato! Tornando al presente lavoro di Gino Barbieri, va doverosamente “spiegato” che mai come in questo particolare momento storico che attraversa Casamicciola, vi è bisogno di azioni congiunte e mirate per rilanciare turisticamente l’immagine di una località ingiustamente abbandonata al declino e alla perenne “inagibilità emergenziale”. Casamicciola racchiude nel suo territorio potenzialità immense (spiagge, mare, terme, oasi naturalistiche, gastronomia, artigianato, folclore, attrazioni estive) giustamente messe in evidenza da Gino nella sua Guida Storica che ho il piacere di presentare ai Lettori. Lo scritto piacevolmente discorsivo, le notizie utili contenute nell’Itinerario suggerito al Turista, le belle immagini di luoghi molto suggestivi e i riferimenti storici e artistici di grande essenzialità, fanno di questa pubblicazione un utile “supporto” per quelli che vogliono conoscere in modo più approfondito e consapevole le località da visitare. Il libro di Gino Barbieri colma, inoltre, una grave lacuna nel settore turistico- promozionale di Casamicciola Terme, laddove non esiste una benchè minima traccia di pubblicazione diretta a “reclamizzare” una terra fascinosa, conosciuta per le sue bellezze e per il suo patrimonio “curativo” fin dagli albori delle civiltà mediterranea.

* GIORNALISTA, DIRETTORE DE “IL CONTINENTE”

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