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Caso e lo stop alle ruspe: «Fiducioso in sospensione fino al 31 dicembre»

Il Golfo a colloquio con il parlamentare grillino presente sull’isola per il convegno sull’Export promosso dai commercialisti. Tra i temi toccati l’incubo abbattimenti ma anche riflessioni e provvedimenti recenti legati al sisma del 2017

Onorevole Caso, a che punto è l’iter dell’importante emendamento per i terremotati?

«Sostanzialmente, col decreto sostegni-bis abbiamo portato uno dei risultati a vantaggio dell’isola d’Ischia. Abbiamo infatti sospeso l’Imu per gli immobili interessati dal sisma. Un auspicio che oggi è diventato realtà per fronteggiare un momento drammatico che non dimentichiamo».

Cosa serve per innescare concretamente la ripartenza di Casamicciola e Lacco Ameno?

«Sicuramente c’è ancora tanto da fare. C’è una serie di interventi che vanno ancora definiti: lo faremo e continueremo a farlo con i sindaci, il Commissariato di Governo, e soprattutto col supporto del Governo e di noi parlamentari. Dobbiamo continuare a dare risposte serie che possano dare una risoluzione definitiva a un problema che per quattro anni ha costituito una triste pagina di storia, che ora sicuramente dobbiamo voltare».

Cosa è mancato in questi quattro anni trascorsi dal sisma? C’è qualche rimpianto su qualcosa che poteva essere fatto?

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«C’è sempre da fare. Questo periodo è stato un periodo sostanzialmente emergenziale. Sicuramente si poteva fare di più, come in ogni cosa, però abbiamo anche trovato una situazione disastrosa sul territorio. Quindi ricominciare da capo e ripartire è l’unico obiettivo, e lo dobbiamo fare assieme ai sindaci e alle comunità di Casamicciola e Lacco Ameno».

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Onorevole, Lei conosce e si interessa anche della problematica degli abbattimenti. Sembra che ci sia sempre una difficoltà a far comprendere le esigenze del territorio. Fra l’altro si parla solo di una sospensiva, quindi nulla di risolutivo. Come mai non arrivano risultati su questo fronte?

«Questo è un tema molto delicato, un nodo che è difficile da sciogliere in così poco tempo. In merito agli abbattimenti abbiamo constatato che vi sono diversi casi, che vanno differenziati, perché qui non si tratta di proteggere ciò che anche la malavita ha provocato tramite gli abusi edilizi. Stiamo cercando di proteggere quelle famiglie che in passato, anche per negligenza da parte delle amministrazioni, non hanno portato avanti un iter che dovrebbe essere considerato normale in un Paese civile. Quindi il tema adesso è direttamente al vaglio del Governo, col quale stiamo cercando la giusta mediazione attraverso il Parlamento, per arrivare alla soluzione di un tema che è caro a tanti cittadini non solo dell’isola d’Ischia ma dell’Italia meridionale e centrale».

L’emendamento relativo alla sola sospensione degli abbattimenti, che sarebbe fra l’altro coerente con altri provvedimenti di sospensione in tempo di pandemia, perché non viene preso in considerazione?

«Si tratta di una questione strettamente governativa: ogni emendamento viene presentato dal Parlamento e viene poi vagliato dal Governo. Quindi al momento la questione è in mano al Governo, ai cui componenti tocca capire qual è la giusta soluzione. Noi siamo fiduciosi sul fatto che possa essere varata una sospensiva fino al 31 dicembre in maniera tale da rassicurare i cittadini che sono sotto la spada di Damocle degli abbattimenti imminenti. Questo emendamento, ripeto, non vuole proteggere la criminalità organizzata che per anni ha depredato territori, ma va verso una semplice sospensiva a vantaggio di famiglie e del loro unico tetto».

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