CRONACA

Cavo Enel sottomarino, riparte il cantiere della Fundera

Sulla vicenda controversa e dibattuta da anni, del Cavo Enel sottomarino di Ischia, in questi primi giorni di maggio sono riprese le attività in località Fundera.  La società Terna, torna nel mare e sulla sabbia di Ischia a seguire lo stato e la eventuale necessità di riparazione dei sui impianti e, soprattutto, impegnata nelal realizzazione di nuove opere di protezione e di messa in sicurezza, con l’insabbiamento di corpi morti e impianti. Potrebbe esserci la solita fuoriuscita di liquidi inquinanti dagli impianti sottomarini. Le squadre della multinazionale che si occupa di energia sono avevano realizzato un primo intervento a partire dal 4 ottobre, 2022 sulle coste isolane. Attività poi interrottesi bruscamente per intercorse vicende.

Agli inizi della scorsa estate, infatti, a seguito del rilievo di detti punti di criticità sul cavo sottomarino Enel, la stessa Enel aveva ordinato apposte verifiche. In particolare erano state disposte video-ispezione e rilievi dei punti di criticità sul cavo Enel n° 6. Le attività si erano svolte dal 06 giugno al 30 giugno 2022.La E-Distribuzione S.p.A. Aveva affidato l’incarico per lo svolgimento dei lavori indicati alla Società “SITE S.p.A.”, ottenendo il via libera del Consorzio Area Marina Protetta “Regno di Nettuno”. 

In quella occasione, nonostante i rischi e le criticità rilevate, atteso l’incombere della stagione balneare, i lavori di riparazione furono sospesi, stabilendo il rinvio ad ottobre degli stessi. A giugno gli operai Site hanno solo ridotto la criticità, “rattoppato“ il cavo danneggiato per riprendere oggi, quando una nuova estate sta per cominciare, l’ennesimo intervento. Si parla di lavoro molto lungo ed invasivo: Enel ha già smosso tutta la spiaggia con l’obbiettivo di realizzare diversi sottoservizi. Come è noto i cavi impiegati dalla società elettrica recano all’interno liquidi oleosi altamente inquinanti. Quindi occorre porre la massima cautela nei lavori per evitare perdite inquinanti sull’arenile e nelle acque casamicciolesi. Sappiamo bene l’importanza dell’intervento, specie in ordine ai recenti allarmi legati all’emergenza energia e alle problematiche connesse.Parimenti appare importante la tutela ambientale. In tal senso è intervenuta anche l’Arpac.

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