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L’87esima Festa di Sant’Anna incorona Forio: la cronaca di una serata magica all’ombra del Castello

Migliaia le barche presenti nella baia di Cartaromana, secondo posto per Casamicciola al terzo l’associazione Largo dei Naviganti con l’Istituto Mennella

E’ iniziata con un minuto di raccoglimento per Mario Cerciello Rega, il Carabiniere ucciso a Roma da alcune coltellate, l’87° edizione della festa a mare agli scogli di Sant’Anna. Stracolma la baia di Cartaromana, tra il pubblico posizionato sugli scogli e sul pontile e quello tra le barche: ad occhio il doppio dello scorso anno. La prima parte della serata ha subito svelato l’incantevole voce di Giancarlo Giannini, attesissimo tra il pubblico: a lui è stata affidata la lettura della storia della festa di Sant’Anna tratta dal libro di Andrea Di Massa. Sul palco posizionato sul muraglione di Cocò hanno poi fatto la loro comparsa i presentatori Claudio Iacono, ischitanissimo, riconfermato per il terzo anno consecutivo e Anna Trieste, “fare Anna alla festa di Sant’Anna é come fare la melanzana nella parmigiana. Porto i saluti della mia Sant’ Anna a Barra. Datemi una mano e buona serata”. Una buona prova per lei che, forse, poteva lasciarsi andare un po’ di più dando un tocco personale alla conduzione. E’ stata proprio la Trieste a spiegare al pubblico presente nella baia il tema scelto dal comitato organizzatore della festa con la direzione artistica di Pietro Cenzino Di Meglio, anche lui riconfermato per il terzo anno consecutivo.L’ acqua, l’ elemento che ha cambiato la vita dell’isola è stato al centro di queste scenografie teatrali galleggianti, cinque barche applauditissime dalla platea.La prima a sfilare è stata la barca dell’associazione Largo dei Naviganti che, con il bozzetto dell’Istituto Cristofaro Mennella, ha rappresentato il mito di Tifeo e quello di Aenaria in una barca dal titolo “Dall’oscurità alla luce della salvezza” aggiudicandosi il terzo posto. Giochi di luce e di acqua a fare da cornice ai tanti giovani del Mennella che hanno animato la scena con colpo di scena finale: Tifeo che spunta dall’Epomeo.“E’ stata un’ opportunità straordinaria per intrecciare i saperi antichi dell’associazione Largo dei Naviganti e il desiderio di docenti e studenti di entrare nei segreti dell’evento più atteso sull’isola d’Ischia. Abbiamo partecipato con entusiasmo alla realizzazione della barca “Dal buio alla luce della salvezza” che ha ottenuto dalla qualificata Giuria il terzo posto! Sono orgogliosa di questo risultato e ringrazio gli organizzatori per aver dato fiducia all’entusiasmo dei docenti e degli studenti del “Cristofaro Mennella”. La barca intendeva esprimere la bellezza della civiltà del lavoro dell’insediamento di Aenaria, la dolcezza della vita ischitana, le proprietà benefiche delle acque termali, tre aspetti unificati dalla narrazione del mito di Tifeo che rappresenta insieme il fuoco, l’acqua e la potenza generatrice del pensiero mitico sin dalla notte dei tempi. Credo che gli spettatori abbiano colto l’essenza del nostro lavoro, nel solco della tradizione e della condivisione con l’associazione Largo dei Naviganti, depositaria dello spirito più autentico di questa Festa. Ringrazio i proff. Lamonica Luigi, Di Giovanni Annamaria, LuongoOalmerinda, Cerbone Mariarosaria, Mandl Pierpaolo, Petralia Carlo docenti straordinari del “Cristofaro Mennella”, capitani e capitane in un’avventura che è già entrata nella leggenda. Ringrazio le studentesse “ninfe”e gli studenti “fabbri”alle fucine di Aenaria che hanno animato le scene sulla barca. Grazie per aver incantato l’intera baia di Cartaromana e per aver contribuito a costruire il futuro della “più bella festa dell’anno”. Questo il commento della Dirigente Giuseppina Di Guida all’indomani della festa. A sorpresa, sul palco di questa 87esima edizione anche Marco Zurzolo che, con il suo sax, ha preso parte all’ensemble di Carlo Faiello. Presentata la giuria è stata la volta della seconda barca in gara “So vivo” il titolo dato al bozzetto di Federica La Battaglia realizzato dagli Amici della bottega dell’arte. Incentrata sulla tematica ambientale, hanno preso spunto dalla storia di Leopoldo, il capodoglio spiaggiatosi sulle nostre coste lo scorso inverno. Giochi di ombre e coreografie per un messaggio importante lanciato alla baia ispirato alla campagna di sensibilizzazione attuata dal Comandate della Guardia Costiera di Ischia Andrea Meloni.

E’ stata ancora una volta la voce di Giancarlo Giannini a raccontare di uno scorcio di Ischia dando il via alla terza barca: è la pro loco Lacco Ameno che ha portato nella baia di Cartaromana la leggenda di Nitrodi seguendo un racconto di Tina Taliercio con la voce di Raffaele Mirelli. Presente nel parterre anche Lina Sastri a cui Carlo Fajello ha donato un omaggio musicale mentre il disegno luci di Davide Scognamiglio decorava il Castello Aragonese, anche lui protagonista di questa magica serata. Davvero dinamica la scena presentata sulla barca della pro Casamicciola: liberamente ispirata alla leggenda di Oceano e Teti è stata accompagnata dalle letture di Leonardo BIlardi. Bella la scenografia, bravi i ballerini per un risultato applauditissimo dal pubblico. Secondo posto per loro insieme al premio Andrea DI Massa per innovazione e complessità e al premio Nerone per aver interpretato al meglio lo spirito della festa. Il tema dei migranti è stato poi affrontato da Giancarlo Giannini che ha letto un passo di “Un oceano di parole” uno spettacolo scritto da Salvatore Ronga. E’ questo uno dei temi affrontati dalla barca ideata da Fantasy Napoli che, con la direzione artistica di Gaetano Maschio, ha presentato l’Arca dei ricordi.Una barca piena di sorprese: un canto religioso antico, la proiezione di alcune immagini dei transatlantici che portavano gli ischitani nelle Americhe e poi, d’un tratto, il colpo di scena: su di un’altra zattera ecco spuntare uno dei simboli di Ischia, la motocarrozzetta. Un asso della manica che ha fatto sì che il gruppo si aggiudicasse il primo premio della giuria, il premio Funiciello per il bozzetto più bello e il premio del pubblico intitolato a Domenico di Meglio. “Conoscevo di fama questa festa – ha commentato Paolo Giulierini, direttore del Museo Archeologico Nazionale di Napoli – ma vederla è uno spettacolo incredibile. Le barche sono opere d’ arte galleggianti potrebbe essere un’ idea portarle al museo”.Domenico Trani ha poi premiato l’atleta più giovane del torneo di beach waterpolo tenutosi qualche giorno fa nell’ambito dei festeggiamenti. “Siamo onorati di avere Giannini e orgogliosi di aver ospitato in questo scrigno tutto ischitano, composto dal Castello, la torre di Michelangelo e gli scavi archeologici di Aenaria, migliaia di barche e di spettatori che hanno alimentato uno spettacolo unico al mondo. E’ una serata calda che rappresenta la passione che ischitani impiegano in questa festa che è per noi un vero e proprio Natale. Una serata di alto livello che resterà nella nostra memoria. Complimenti all’anima della festa, i costruttori delle barche”. Così il Sindaco Enzo Ferrandino. Tra le autorità anche l’onorevole Giosi Ferrandino.Soddisfatto il sindaco di Forio, Francesco Del Deo che, nel ritirare il primo premio per la Fantasy Napoli ha sottolineato tutta l’emozione di aver fatto parte di una festa così bella. Piccoli problemi hanno ritardato di circa mezz’ora l’attesissimo incendio del Castello e lo spettacolo piromusicale a cura della pirotecnica Santa Chiara. A sorpresa Lina Sastri è poi salita sul palco improvvisando con Marzo Zurzolo al sax e Carlo Fajello: immancabile l’omaggio a Pino Daniele che ha reso emozionante l’attesa. All’una le prime note di Blue Dolphin e tutti col naso all’insù per la degna conclusione di una festa ogni anno davvero bellissima.

Foto Franco Trani

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