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«Caffè Scorretto» «Lo stato delle cose immobili e gli applausi»

Premessa 1. Che la politica, e chi la fa, tanto a livello nazionale quanto nella dimensione isolana, sia completamente scollegata e non si preoccupi del territorio e dei problemi della gente, perché c’è chi pensa solo ai propri interessi, è un dato di fatto. Una certezza diffusa sulla quale insistono pochi dubbi, oserei dire e nessuno, neppure a livello isolano, si è reso disponibile a camminare nel terreno insidioso dell’autocritica. Abbiamo visto cosa è accaduto nelle ultime elezioni politiche. Hanno prevalso malumori e disagio sociale e i risultati lo confermano (basti pensare ai voti erosi ai tipici partiti, su tutti Pd e Forza Italia, presi da Lega e M5S). Forse gli unici a non essersene ancora accorti sono proprio i militanti del Partito Democratico e Forza Italia, che a volte appaiono élite agli occhi del cittadino medio. Quello che pochi hanno il coraggio di dire, e finora non mi è capitato di ascoltare aderenti a enclave politici o amministrativi esprimersi sui temi più specifici del lavoro o dei servizi, è che la società isolana vive a mezza pensione. Una parte dell’anno è dedicata alla stagione turistica, da Pasqua per sei mesi e se il tempo resta in linea con le aspettative, l’altra parte molti la riservano a sbattersi nell’attesa della (fu) indennità di disoccupazione trasformata (oggi) in Naspi. Al lavoro prestato dagli stagionali, in particolare allo straordinario spesso non riconosciuto, nessuno ha mai dedicato una parte o speso del tempo o una parola. Una tristezza che amplia i propri confini se pensiamo che il tema sulla possibilità – e necessità – di destagionalizzare la stagione turistica, operazione niente affatto semplice, è rimasto incompiuto pure nelle premesse. Si tratta di un progetto molto complesso, invece, e non basta il ribasso dei prezzi o la creazione di singoli eventi, culturali o enogastronomici, usati per tappare buchi neri durante l’inverno senza una strategia di marketing alla base. Cosa c’entra la politica accennata in premessa? Provate a fare un test. Individuate un vostro amico di un’amministrazione qualsiasi, Sindaco o assessore o consigliere, e chiedetegli anche soltanto per curiosità che cosa pensa della destagionalizzazione o del lavoro straordinario non retribuito sull’isola (in ristoranti o supermercati magari) e come intende affrontare le questioni per risolverle. Ecco, prestate attenzione alle risposte (se arriveranno). Premessa 2. Al tema del lavoro, in generale e in particolare nei termini che ho citato, si legano vari argomenti. Per esempio un cenno andrebbe fatto al trasporto pubblico, al traffico e una sua indispensabile riduzione e così via. Qualche tempo fa, in un caffè scorretto del 2015, lanciai una proposta – ma di certo c’è stato qualche altro che l’ha fatto prima di me – ossia il coinvolgimento dei taxi allo scopo di usarli per accompagnare i bambini a scuola e ridurre, così, il traffico. Inutile dire che questa misura, come altre, deve essere compresa in una strategia più ampia (abbattimento dei confini amministrativi, in primis, e regolamento unico con un nuovo tariffario sono soltanto una parte). Ben pensando, però, che qualche amministratore conosca di “strategia” restiamo in attesa. Nel frattempo a Livorno, con sindaco M5S, i taxi sono stati coinvolti in un progetto simile. Nel 2017, secondo i dati pubblicati dal sindaco Nogarin, sono circa 12 mila le corse effettuate dagli operatori che vi hanno aderito per coprire varie zone della città e decongestionarle dal traffico cittadino. Il servizio è attivo al costo di un biglietto di linea. Per attivarlo è stata fatta un’attenta analisi, c’è voluto un anno, su come coprire le zone – della città – lasciando l’auto a casa. Intanto il comune di Casamicciola avrebbe chiesto una deroga al divieto di sbarco per la stagione prossima. Verrà il momento in cui dovremmo cominciare seriamente a chiederci come siamo arrivati a mettere sulla poltrona – e nel ruolo – di Sindaco una speciale razza di alieni che si preoccupa di condurre spettacolari cazzate in cerca di applausi.

Facebook Caffè Scorretto di Graziano Petrucci

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