CULTURA & SOCIETA'

Con Maria Immacolata per andare incontro alla ‘Città Santa’ (Ap 21, 1-27)

L’universale novena iniziata il 29 novembre scorso

di PASQUALE BALDINO e i suoi Tralci

Come ogni anno l’8 dicembre la Chiesa celebra l’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, il dogma, cioè la verità di fede, per cui la Madonna non è stata “toccata” dal peccato originale, ne è stata preservata sin dal primo istante del suo concepimento. Lei, la tutta santa, fu scelta come colei che avrebbe portato in grembo il Figlio dell’Altissimo.“Io sono l’Immacolata Concezione”, è questo il titolo con cui il 25 marzo 1858 a Lourdes, la Beata Vergine Maria si presentò alla giovane veggente, Bernadette Soubirous, che le chiese per ben tre volte chi fosse. Ed è in ognuno di questi nove giorni, che ci separano dalla festa, che mediteremo su questa grazia singolare, donata a Maria ai fini della Salvezza.

S. Alfonso Maria de’ Liguori ha scritto “de Maria numquam satis – di Maria non si proclama mai abbastanza”. E così i Papi e il Magistero unico, immutabile, infallibile della Chiesa Cattolica. In tutte le Chiese ci si prepara sempre con maggiore consapevolezza, per la lettura dei tempi che viviamo, all’Evento escatologico (futuro prossimo) dell’Immacolata Concezione. Ascoltiamo la splendida Voce scritta della Vergine Maria SS a Don Stefano Gobbi (fondatore ispirato da NS di Fatima del Movimento Mariano) nelle consolanti Pagine dedicate alla Festa dell’Immacolata, tra cui a pag. 910-913 del volume ‘Ai Sacerdoti figli prediletti della Madonna’, con imprimatur della Chiesa: “Figli prediletti, oggi mi contemplate nello splendore della mia Immacolata Concezione; lasciatevi attrarre dall’incanto della vostra Mamma Celeste e seguitemi, sull’onda del mio profumo, PER ANDARE INCONTRO ALLA CITTA’ SANTA, che scenderà dal cielo, al termine della dolorosa purificazione e della grande tribolazione che voi state vivendo in questi ultimi tempi. La luce di questa Città Santa è lo stesso splendore del Padre; il sole che riscalda è l’Agnello Immolato, dal cui Cuore escono raggi ardenti di fuoco e di amore; il respiro è l’alito dello Spirito Santo, che dà la vita e muove tutte le creature al loro canto di gloria e di celestiali armonie. Venite così liberati dalla schiavitù del peccato e riportati a quella esperienza di grazia, di purezza e di gioia, che era l’abituale condizione di vita di Adamo, prima che soccombesse all’insidia del serpente ed alla sua prima caduta. Allora berrete alla sorgente, che scaturisce dal Paradiso; sarete vincitori del male e del Maligno; entrerete in possesso dei beni che il Signore vi ha preparato; diventerete voi stessi figli dell’Altissimo. Allora comprendete come appartenga al mio compito di Donna vestita di sole, di Vincitrice di Satana, quello di legare il grande Drago, di precipitarlo nel suo stagno di fuoco, da cui non potrà più uscire per nuocere nel mondo. In esso regnerà Cristo. Gesù ritornerà nella gloria, per riportare tutta la creazione al pieno splendore del suo nuovo Paradiso terrestre”. Nuovo cielo e nuova terra, confermati dal Catechismo della Chiesa Cattolica (che si dovrebbe usare nelle fedeli catechesi) dal paragrafo 1042 a 1050 (titolo VI. La speranza dei cieli nuovi e della terra nuova). La Vergine Immacolata è il modello della santità silenziosa, la santità dei piccoli atti quotidiani compiuti con amore, che toccano il cuore del nostro prossimo: imitiamola ponendoci alla sua scuola. Grazie, Gesù, per averci donato tua Madre Maria!

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