CRONACAPRIMO PIANO

CONCORRENZA SLEALE, INSORGONO LE AGENZIE DI VIAGGIO

Cesare Foà presidente delle AdV, scrive alla Regione Campania lamentando una palese distorsione del mercato: nel mirino l’organizzazione di viaggi ed escursioni strutturate da soggetti che non hanno abilitazione e requisiti. Della questione è stato investito l’assessore regionale al Turismo, Felice Casucci

Concorrenza sleale e distorsione del Mercato. Di nuovo nel mirino una serie di fenomeni che ruotano attorno alle Compagnie di navigazione operanti nel Golfo di Napoli. Del caso è stata investita la Giunta Regionale della Campania e la Direzione Generale per le Politiche Culturali e il Turismo e La Direzione Mobilità. La Segnalazione parla esplicitamente di condotte illegittime di concorrenza sleale e distorsione di mercato perpetrata in danno delle agenzie di viaggi. Nel mirino l’organizzazione di viaggi ed escursioni in quanto attività espressamente disciplinata dalla normativa sul mercato del Turismo D.Lgs. 79/2011. A far aprire il siluro, il Presidente Cesare Foà Associazione Agenzie di Viaggio. Foà bacchetta la direzione del Turismo affidata a Rosanna Romano e la Romano Bacchetta tutti: colleghi della direzione mobilità, comuni, enti competenti ed in ultimo ma non per ultimo le società che muovo sulle rotte campane. Una nota dai contenuti puntuali (prot. n. 476897 del 6.10.2023) della Direzione Generale per le Politiche Culturali e ilTurismoha reso note segnalazioni di ipotesi di abusivismo in tema di organizzazione di viaggi ed escursioni con conseguenti fenomeni di concorrenza sleale nei confrontidelle agenzie di viaggi muovendo ad un auspicato e serio intervento dei tutti gli organismi preposti, in primis le compagnie sleali. Il Direttore Generale Politiche Culturali e Turismo, la Dott.ssa Rosanna Romano, per questo non ha perso tempo segnalando la questione agli uffici competenti, chiamando in ballo, in primis la Direzione Generale per la Mobilità di Giuseppe Carannante. Quest’ultimo a riguardo rivolgendosi alle compagnie di navigazione, le invita ad adottare, qualora ne ricorrano i presupposti, tutte le misure utili aprevenire qualsivoglia fenomeno di abusivismo o di comportamenti sleali nei confronti degli operatorilegittimamente autorizzati. La Romano chiama a rapporto Carannante, ma di fatto rileva che sula questione dei potenziali abusi normativamente dovrebbero intervenire anche i territori competenti avviando attività di prevenzione e controllo che possano contrastare il fenomeno. Del caso che riguarda molto da vicino le nostre isole è stato edotto l’Assessore alla Semplificazione e al Turismo Prof. Avv. Felice Casucci, la Dott.ssa Colomba Auricchioed il Presidente Cesare Foà Associazione Agenzie di Viaggio. 

LA NOTA DI ROSANNA ROMANO IN RISCONTRO A FOA’

Il direttoreRomano riscontra e smuove il palazzo regionale per fare chiarezza sulla segnalazione “concorrenza sleale e distorsione di mercato a danno delle agenzie diviaggi”#ADVUNITEcon cui il presidente delle Associazione di agenzie di viaggisegnalava ipotesi di abusivismo in tema di organizzazione di viaggi edescursioni con conseguenti fenomeni di concorrenza sleale nei confronti delle agenzie di viaggi.

L’ACCUSA

Nello specifico veniva adombrata la circostanza che politiche aziendali permissive praticate dacompagnie di navigazione operanti nel golfo di Napoli, favorissero indebitamente soggettiprivati che, privi di qualsiasi titolo abilitativo, avrebbero fornito ai turisti i medesimi servizi offerti dalle Agenzie di Viaggi e dai Tour Operator regolarmente autorizzati arrecando, a detti operatori, un grave pregiudizio economico con i conseguenti danni di immagine per il comparto turistico regionale e una minore tutela per i turisti.

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LA NORMA NON LO CONSENTE 

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A tale ultimo riguardo la Romano rappresenta che “l’organizzazione di viaggi ed escursioni è attivitàespressamente disciplinata dal Codice della normativa statale in tema di ordinamento e mercatodel Turismo (D. Lgs. 79/2011) che definisce le agenzie di viaggi quali “imprese turistiche cheesercitano congiuntamente o disgiuntamente attività di produzione, organizzazione edintermediazione di viaggi e soggiorni e ogni altra forma di prestazione turistica a servizio deiclienti, siano essi di accoglienza che di assistenza, con o senza vendita diretta al pubblico, ivicompresi i compiti di assistenza e di accoglienza ai turisti, in conformità al decreto legislativo6 settembre 2005, n. 206″ (art. 18, c.1) e che sono “esercenti in via principale l’organizzazione dell’attivita’ di trasporto terrestre, marittimo, aereo, lacuale e fluviale quando assumono direttamente l’organizzazione di viaggi, crociere, gite ed escursioni comprendendo prestazionie servizi aggiuntivi rispetto a quelli strettamente necessari al trasporto ed altresi’ quelle cheesercitano attivita’ locali e territoriali di noleggio, nonche’ ogni altra impresa che svolgeattivita’ ricollegabili alle precedenti.” (art. 18, c. 2)”.

ROMANO: LA LEGGE E’ CHIARA, NON SI FACCIA ORECCHIE DA MERCANTE

Dal dettato normativo esposto si ricaverebbe, quindi,  spinge ancora la dottoressa Romano “una definizione “estensiva” dell’attivitàprofessionale in argomento tale da impedire a soggetti terzi, sprovvisti dei necessari requisiti,di esercitare attività che siano potenzialmente idonee ad invadere o a sovrapporsi allo specificocampo di attività delle agenzie di viaggio e turismo propriamente dette, ma, al contempo, sivuole evidenziare e ribadire con vigore che, per quanto attiene al tema dell’abusivismo e dellaconcorrenza sleale in campo turistico, eventuali segnalazioni in merito vanno inoltrateesclusivamente ai comuni territorialmente competenti, dal momento che il legislatoreregionale, anche al fine di fronteggiare e di contrastare tale fenomeno, ha progressivamente trasferito i poteri in capo agli stessi e ad essi spetta effettuare le doverose attività di controlloper il tramite dei propri organi di polizia locale o di tutti gli altri soggetti istituzionalmentedeputati con l’applicazione delle relative sanzioni nelle ipotesi di inosservanza dellalegislazione vigente”.Per il contrasto a tale fenomeno la legge è, pertanto,chiara e i territori non possono fare orecchie da mercate.

“Ciò non toglie, tuttavia, che questa Amministrazione regionale, in virtù dei compiti istituzionaliche ad essa fanno capo in tema di coordinamento e monitoraggio delle attività turistiche, ha dasempre profuso il proprio impegno in modo proattivo e ha fornito costantemente supporto di collaborazione alle diverse iniziative finalizzate al contrasto di ogni forma di abusivismo”spiega il direttore regionale spiegando la necessità di dare una regolata alle compagnie di navigazione. 

“Ragion per cui, con la presente, rivolge il cordiale invito alla Direzione emarginata (quella di Carannante ndr) a volerrendere edotte le compagnie di navigazione operanti nel Golfo di Napoli sulla problematicaillustrata invitandole ad adottare, qualora ne ricorrano i presupposti ed in ossequio allarichiamata normativa, tutte le misure utili a prevenire qualsivoglia fenomeno di abusivismo di comportamenti sleali nei confronti degli operatori legittimamente autorizzati, e ciò anche inarmonia con lo spirito del legislatore regionale che affida alla Regione il compito di “favorireil rafforzamento strutturale e competitivo dell’offerta turistica regionale attraverso il miglioramento della qualità dell’organizzazione delle strutture e dei servizi turistici,sostenendo il ruolo delle imprese operanti nel settore turistico– conclude la bacchettata del Direttore Generale Politiche Culturali e Turismo che auspica per cosi dire,un utile coordinamento tra le parti-In considerazione di una proficua sinergia tra le istituzioni regionali e di tuttigli attori coinvolti a vario titolo nel comparto turistico– evidenzia la Romano-e nell’auspicio che tali indicazionitrovino ampia diffusione tra gli operatori e contribuiscano ad una maggiore sensibilizzazionesulle problematiche esposte”.

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