CRONACA

Casamicciola, caccia all’immobile per una nuova scuola

La Città Metropolitana ha chiesto al Comune di individuare immobili da destinare a uso scolastico, oppure di indicare terreni da acquistare per costruirvi un plesso destinato a un istituto superiore

La Città Metropolitana cerca nuove soluzioni alle esigenze scolastiche casamicciolesi. In una nota classificata “urgente” e rivolta all’ente del Capricho, la Direzione amministrativa scuole della Città Metropolitana ha inoltrato una richiesta per l’individuazione nel patrimonio comunale di eventuali immobili da destinare a uso scolastico, ma anche di terreni sui quali poter costruire una scuola.

La richiesta viene motivata col fatto che l’ente provinciale ha necessità di diminuire la spesa corrente destinata alle locazioni di immobili a uso scolastico: di conseguenza la Direzione dell’area scolastica si è messa alla ricerca di immobili già destinati a istituti scolastici, o in alternativa facilmente trasformabili a tali fini, da poter acquistare.

Nella missiva viene specificato che l’eventuale proposta di un immobile dovrà essere corredata da una prima descrizione dell’edificio, con l’indicazione dell’ubicazione, del suo ultimo utilizzo, della consistenza in metri quadri, oltre che di ogni altra descrizione, planimetrie comprese, ritenuta utile per una prima valutazione degli immobili offerti.

Tuttavia, come accennato in apertura, la ricerca non si limiterà a immobili già esistenti, ma anche a terreni, da cedere gratuitamente alla Città Metropolitana in cambio dell’impegno a costruire un edificio scolastico destinato a un istituto superiore, oppure da vendere allo stesso ente metropolitano. La nota avverte che la richiesta comunque non obbliga l’ex Provincia in alcun modo, e che ogni eventuale acquisto di immobili ritenuti adatti alle esigenze descritte, o di altro impegno sui terreni proposti, è subordinato al reperimento dei fondi necessari in sede di avanzo di amministrazione.

La Città Metropolitana ha chiesto un sollecito riscontro, anche in caso di esito negativo, entro due settimane, dimostrando così notevole premura nel cercare soluzioni adeguate a un problema, quello dell’edilizia scolastica, che è particolarmente sentito all’indomani del sisma che cinque anni fa ha colpito il Comune termale, mettendo fuori uso praticamente tutti i plessi scolastici del territorio, tranne il Mattei, e costringendo l’amministrazione comunale a vere e proprie acrobazie per garantire il diritto allo studio e lo svolgimento regolare delle lezioni in questo non facile quinquennio.

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A quanto si apprende, l’amministrazione si è già attivata per rispondere in maniera adeguata alla richiesta della Città Metropolitana: sarebbero stati individuati alcuni potenziali edifici che potrebbero essere adatti allo scopo. Nelle prossime settimane, dunque, si valuterà se e come potrebbe cambiare la mappa del mondo scolastico casamicciolese, tuttora impegnato nel difficile cammino verso la normalità.

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