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Lacco Ameno, fissata la targa del presidio isolano di “Libera”

di Francesco Castaldi

LACCO AMENO – Il 26 maggio 2016 è una data che difficilmente dimenticheranno i membri del presidio ischitano dell’associazione “Libera”. Ieri pomeriggio, infatti, alla presenza della signora Luciana Di Mauro, vedova della guardia giurata Gaetano Montanino – a cui è intitolata la sezione isolana – e del sindaco di Lacco Ameno Giacomo Pascale, è stata fissata la targa che sancisce ufficialmente l’inizio delle attività della sede lacchese dell’associazione contro le mafie, fondata il 25 marzo 1995 da don Luigi Ciotti. Bisogna sottolineare che già negli scorsi mesi il presidio – che è stato inaugurato il 5 febbraio scorso presso l’istituto alberghiero “Vincenzo Telese” di Ischia, diretto dal professor Mario Sironi – ha promosso numerose iniziative sul territorio isolano e non solo, nelle quali sono stati coinvolti comuni cittadini e studenti. A raccontarci la cerimonia informale svoltasi nella giornata di ieri è stato Egidio Ferrante che, assieme a Filomena Sogliuzzo, è uno dei referenti della sezione isolana di “Libera”.

«L’associazione “20 luglio” di Lacco Ameno – esordisce Ferrante – ha destinato al nostro presidio una parte dei propri locali. Mi piace sottolineare che quella ischitana è la prima sede di “Libera” dedicata a una vittima innocente di mafia. È un momento importante per la nostra isola, che potrà intraprendere questo percorso di legalità seguendo l’esempio di chi, come Gaetano Montanino, ha perso la vita per mano della malavita organizzata. Del presidio isolano fanno parte, oltre a esponenti della società civile, anche tre istituti scolastici: le medie “Baldino” di Barano d’Ischia, il “Vincenzo Telese” di Fondobosso e il “Mattei” di Casamicciola Terme. Dal 5 febbraio ad oggi – prosegue il referente di “Libera” – abbiamo organizzato una serie di incontri, nel corso dei quali ci siamo avvalsi delle preziose testimonianze dei familiari delle vittime, che rivivono ogni volta attraverso i discorsi dei loro cari che, seppur affranti dalla loro tragica scomparsa, portano avanti con coraggio e determinazione la propria battaglia contro la criminalità.

«Tra il 14 e il 17 febbraio, inoltre, sono giunte sulla nostra isola altre persone, che hanno voluto condividere all’interno delle scuole la propria esperienza di vita, spesso resa funesta a causa della perdita prematura, sempre per mano delle mafie, dei propri congiunti. Lo scorso 21 marzo – ci dice Egidio Ferrante – abbiamo poi preso parte alla giornata nazionale di Libera svoltasi a Napoli. In quell’occasione siamo stati accompagnati dagli studenti dell’alberghiero e delle scuole medie. Eravamo circa cento persone, tutti studenti e cittadini isolani. Il 29 aprile abbiamo partecipato alla marcia della legalità proprio nel luogo in cui hanno ucciso Gaetano Montanino, ovvero a piazza Mercato. A maggio, infine, abbiamo organizzato, insieme alle associazioni ischitane, lo slot-mob contro il gioco d’azzardo».

«Siamo solo all’inizio, ma insieme alle scuole vogliamo progettare un percorso di legalità che duri tutto l’anno, attraverso la presentazione di libri che facciano riferimento a esperienze di uccisione di vittime innocenti di mafia. Attorno alla presentazione dei volumi, programmeremo l’arrivo sull’isola di familiari e autori. Naturalmente – ci spiega Ferrante – non mancheranno manifestazioni legate al mondo dello sport». Tra i progetti del presidio c’è anche la rivalutazione dei beni confiscati alla malavita: «Vorremmo capire quanti beni ci sono a disposizione nei sei comuni isolani da poter destinare a fini sociali. A Ischia, infatti, ci sono beni, sia mobili che immobili, confiscati alla mafia, che abbiamo intenzione di restituire al territorio e alle associazioni locali».

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Un altro tema che sta molto a cuore ai membri del presidio è quello relativo alla sanità. «In questi giorni si è a lungo parlato del ridimensionamento dell’ospedale di Procida e della cancellazione dell’Utic di Lacco Ameno. Noi, nel nostro progetto di adesione a “Libera”, ci siamo prefissati lo scopo di contrastare il fenomeno della corruzione nella sanità. Pretendiamo, quindi, che questo piano regionale sia stabilito con criteri di equità. Qualcuno dalla commissione ci ha riferito che si è trattato di un errore, ma una pianificazione non può essere fatta in questo modo. Stiamo parlando della salute delle persone, e pertanto non possiamo accettare una giustificazione del genere. La salute è una cosa seria: si fanno progetti, si taglia dove ci sono gli sprechi,  ma si investe dove i servizi funzionano. “Libera” non ha alcun tipo di interessi in questa faccenda, vorremmo solo che a Ischia e a Procida vengano riconosciuti i suoi diritti».

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«L’associazione “20 luglio” ci ha destinato una parte dei propri locali»

«La salute è una cosa seria: il piano deve essere stabilito con criteri di equità»

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