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Così parlò il “volpino”: «Io sindaco? No, ma non escludo un ritorno in politica»

Monti, lei è un personaggio politico già noto al grande pubblico per aver rivestito vari ruoli all’interno della pubblica amministrazione foriana. In questi ultimi anni, tuttavia, ha deciso di prendersi una pausa, di uscire per un po’ da quello che è l’agone politico foriano per dedicarsi al lavoro e alla famiglia. Negli ultimi mesi, in paese si fa il suo nome: la sua figura, secondo alcuni, potrebbe dare manforte alla compagine dell’ex sindaco di Forio Franco Regine, e questo per creare un sodalizio da poter presentare alle prossime elezioni. Si è addirittura parlato di Nicola Monti candidato sindaco. Quanto c’è di vero e quanto c’è di falso?

«Sicuramente per quanto attiene il discorso delle ultime elezioni, io insieme alla coalizione della maggioranza uscente del sindaco Franco Regine abbiamo deciso di non ricandidarci. Tutto sommato questa esperienza di rimanere fuori dall’agone politico e dalle vicende amministrative totalmente – e quindi senza fare né opposizione o sostegno politico attivo all’attuale amministrazione  – è stato a mio avviso un elemento positivo, perché ha dato la possibilità ai cittadini foriani e isolani di iniziare a verificare quanto è stato fatto dalla precedente amministrazione e con quali modalità, quindi sicuramente a creare un termine di paragone rispetto a giudizi che forse troppo spesso erano stati facilmente rilasciati in maniera negativa sul nostro operato. Per quanto attiene la mia candidatura a sindaco, ci sono stati diversi gruppi politici organizzati, diverse persone che da tempo mi hanno contattato e hanno chiesto la mia disponibilità a una candidatura, cosa che in questa fase non è mai stata presa in considerazione, vuoi per le mutate esigenze personali e professionali, vuoi perché ritengo che in questo momento ci siano delle persone qualificate che possono tranquillamente e ampiamente ricoprire ancora questo incarico».

Quindi lei ci conferma sostanzialmente che non si candiderà come sindaco di Forio alle prossime elezioni.

«In questo momento non ricorrono le condizioni né io sto lavorando per una mia candidatura a sindaco».

Tuttavia non esclude a priori il fatto di poter ritornare nell’agone politico e giocare un ruolo attivo.

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«Guardi, dal punto di vista politico ho sempre continuato a partecipare, nell’ambito della vita del mio partito, ricoprendo ruoli a livello provinciale e regionale all’interno del Pd, con incontri sporadici con amministratori sia della maggioranza che dell’opposizione, ma più per un interesse personale che per altro. Nutro infatti una grande passione per le vicende amministrative e politiche di questo Paese. Certamente adesso, con l’avvicinarsi delle elezioni (amministrative, ndr), gli incontri si sono fatti più serrati, e quindi esiste la possibilità di una mia candidatura al consiglio comunale».

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In un’intervista rilasciata al nostro quotidiano, Franco Regine – non escludendo il fatto di potersi candidare a sindaco – fece anche il suo nome in vista della prossima tornata elettorale. Lei notoriamente proviene da quella “scuola”, e l’ex sindaco sempre in quella circostanza sostenne che della sua squadra farà parte anche Nicola Monti.

«Indubbiamente il rapporto con Franco Regine non si è mai sciolto, è un rapporto politico che ha continuato ad andare avanti negli ultimi anni e non ha avuto soluzione di continuità. Sono stato una delle persone più vicine all’ex sindaco Franco Regine, e pertanto sarei onorato di continuare a svolgere esperienze politiche con lui. Nasce naturalmente qui un grande dilemma sull’ipotesi di una candidatura a sindaco di Franco Regine».

Secondo le voci di corridoio, ci sarebbe una “lotta” nel vostro gruppo, un animato dialogo per decidere chi sarà il candidato sindaco. Si parla di Franco Regine, ma anche del suo storico vice Gianni Mattera. Alcuni, addirittura, parlano di Franco Castagliuolo in pole. A suo avviso chi è il papabile?

«Quella relativa a Franco Castagliuolo è un’ipotesi paventata da molti…».

Non bisogna dimenticare che alle ultime elezioni le liste presentate da Franco Castagliuolo vennero ricusate, decretando la sua esclusione dai giochi.

«Franco Castagliuolo rappresenta certamente un’alternativa a Francesco Del Deo. Tuttavia, non giocano a suo favore alcuni elementi, che secondo me alla fine risulteranno per essere determinanti».

A quali elementi allude?

«Il primo elemento è il fatto di non essere riuscito a presentare una lista alle ultime elezioni: errori così gravi non dovrebbero essere commessi in politica. Sono cose che possono accadere, e su questo episodio, com’è noto, sono nate numerose congetture. Questo errore lo ha tenuto fuori dall’agone politico per ben cinque anni, e se ciò non bastasse in questo lustro Franco Castagliuolo non ha svolto un ruolo politico attivo né a sostegno della maggioranza né dell’opposizione. Insomma, non si è ritagliato nel paese un ruolo di leadership come possibile candidato sindaco antagonista di Francesco Del Deo. Devo però dire che Franco Castagliuolo gode di ampia stima in molti strati sociali, e potrebbe fare la concorrenza all’attuale primo cittadino. Tuttavia, le notizie che mi pervengono da alcune persone mi fanno capire che non ci sono prospettive per una sua candidatura alle prossime elezioni».

Oltre al sodalizio della “vecchia guardia”, c’è anche quello dell’attuale amministrazione. Inoltre, tra i pretendenti c’è il consigliere Stani Verde, figura a lei nota e cara, anche perché in passato avete condiviso il medesimo percorso.

«Con Stani ho condiviso un percorso politico che ha prodotto dei risultati nella precedente amministrazione. Sul finire del mandato, lui ha colto questa opportunità per rimanere nella politica attiva, raccogliendo un buon consenso elettorale. Non conosco effettivamente quali siano gli eventuali gruppi a supporto di una candidatura a sindaco di Stani Verde. Giocano certamente a suo favore la freschezza dovuta alla sua giovane età e il fatto di essersi ritagliato oggettivamente il ruolo di antagonista di Francesco Del Deo. È chiaro che per essere antagonista dell’amministrazione uscente, guidata da un sindaco così noto e forte, bisogna essere in tanti ed essere forti. Non so se Stani Verde possa coagulare attorno a sé un raggruppamento abbastanza forte da poter battere Francesco Del Deo».

Anche l’avvocato Enzo Di Maio vorrebbe correre verso la poltrona, sostenuto dalla direttrice e attuale consigliere comunale Maria Chiara Conti, che nell’ultima tornata elettorale fece incetta di voti con la lista “Rinascita culturale”.

«Di possibili candidati sindaci, oltre quelli già citati, potrei dargliene almeno altri tre o quattro. Sinceramente credo che queste siano tutte operazioni che finiranno per avvantaggiare la candidatura più forte, che in questo momento rimane quella di Francesco Del Deo. Per carità, Enzo è una persona stimabilissima, un professionista con il quale ho condiviso un percorso e intrapreso delle iniziative importanti. Ciononostante, credo che con questo tipo di sistema elettorale sia necessario costruire delle coalizioni forti che puntino a vincere al primo turno».

Al netto delle critiche che possono essere rivolte all’attuale amministrazione, a suo avviso quali sono – oltre alla frammentazione esistente nei gruppi antagonisti – i punti di forza che potrebbero condurre alla riconferma di Francesco Del Deo?

«Naturalmente la decisione finale spetta al popolo, come si usa dire in queste circostanze. Rispondendo alla sua domanda, gioca a favore di Francesco Del Deo il fatto di aver avuto un profilo basso in molte situazioni, e di aver lavorato molto con famiglie storiche foriane che garantiranno un appoggio molto forte alle prossime elezioni. Il suo cavallo di battaglia sarà il lavoro svolto in questi anni per tentare di potare a termine un progetto di risanamento finanziario del Comune. Del Deo – è giusto ricordarlo – ha ereditato alcune azioni determinanti anche della precedente amministrazione: si veda, ad esempio, la chiusura del famoso carrozzone Pegaso trasporti-Torre Saracena, che negli anni ha rappresentato il vero bubbone economico del Comune. Francesco Del Deo è una figura politica storica del Comune di Forio, può vantare una lunga esperienza, e inoltre è molto conosciuta in un elettorato che è determinante. Forio ha un elettorato dove il voto di opinione è ancora molto leggero in termini numerici, e dove invece il voto di appartenenza familiare al clan politico – in taluni casi anche clientelare – è molto forte».

Tra i progetti che sono stati portati avanti e conclusi dall’amministrazione Del Deo spunta quello relativo alla riqualificazione dell’area portuale. Una questione che lei conosce bene anche perché con l’amministrazione Regine ha tenuto in braccio questo “bambino”, che poi è stato svezzato da Del Deo, che rivendica la paternità dell’iniziativa.

«La ringrazio per questa domanda, perché mi dà l’opportunità di sfatare un mito. Contrariamente a quanti molti dicono, io amo questo paese, e sono convinto che se ci sono delle cose buone che sono state iniziate da taluni, non è un problema che vengano finite da altri. L’interesse finale deve essere quello di riuscire a realizzare delle opere che possano portare benefici alla nostra comunità. La riqualificazione del molo borbonico incide positivamente su una categoria svantaggiata come quella dei pescatori e ne migliora le condizioni di lavoro e di vita. Incide sulla bellezza del nostro territorio perché riqualifica un’area abbandonata da decenni, contribuendo al miglioramento dell’area portuale nel suo complesso. Pertanto il mio problema non è che Francesco Del Deo abbia apposto una targa: io credo di aver fatto la mia parte quando ero amministratore, e questo lo dicono le carte. Se Del Deo ha portato a termine un’operazione fatta bene, per me va bene così. Il resto sono soltanto diatribe politiche che lasciano il tempo che trovano».

Ad accrescere la fortuna del porto c’è anche l’attività diportistica gestita dalla “Marina del Raggio Verde”, il cui operato è stato recentemente messo in dubbio anche sui social network. Pare che ci sia qualche “buco” nel bilancio…

«Prima della mia nomina ad assessore, quello di Forio era un porto abbandonato, dove non vi erano servizi di nessun genere, né tantomeno una società che lo gestisse. Il Comune di Forio pagava annualmente 120-130mila euro di canone di concessione senza ricavarne nulla. L’amministrazione Regine, con l’affidamento d’incarico al sottoscritto, ha revocato un project financing con il quale avrebbe regalato il porto di Forio ad una società di Ottaviano per 99 anni. Nessuno però dice più che avevamo perso il porto e che il Comune non sarebbe stato più concessionario. Inoltre, non avendo risorse finanziarie, abbiamo trovato dei soci di minoranza, che in cambio del 49% della società di gestione hanno investito, realizzando trecento posti-barca più altri cento nel lato del molo borbonico. Oggi questa è la realtà diportistica più forte dell’isola d’Ischia in termini sia numerici che di servizi. Prima di andar via, ho lasciato una concessione libera dal project financing, rinnovato al 2020, dove il Comune – che è concessionario – incassa 180mila euro di oneri di concessione della società di gestione. Se ciò non bastasse, l’ente comunale  ha il 51% della società di gestione e nomina due membri su tre del consiglio d’amministrazione. Finché sono stato al Comune di Forio, posso certificare che la Marina del Raggio Verde non ha accantonato un solo euro di debito. Il resto sono le fantasie e le malignità raccontate da famiglie di pseudo-imprenditori che nel corso di decenni hanno abusato del porto di Forio, non pagando mai le concessioni».

Il consigliere Vito Calise ha suggerito recentemente la creazione, nel porto di Forio, di un distributore di Gpl. Lei che cosa ne pensa?

«Credo che la realizzazione di un distributore di carburante – o magari di Gpl – all’interno di un’area portuale aumenti – e questo lo dicono le statistiche – i flussi turistici del diportismo del 20-30%. Avremo imbarcazioni più grandi che porteranno più soldi, che si fermeranno più notti e che svilupperanno un indotto anche a terra per tutta la comunità foriana. Pertanto io sposo in pieno l’idea lanciata da Vito Calise, perché sono ipotesi che qualificano la nostra offerta e offrono lavoro».

Voltiamo pagina. Dal porto ci spostiamo a Monterone, dove c’è un parcheggio che da anni attende di essere ultimato.

«So che l’amministrazione Del Deo sta portando avanti un’ipotesi progettuale per riqualificare quel parcheggio. Se fosse andata avanti la mia idea – che era già cantierabile – ad oggi il parcheggio di Monterone sarebbe già stato aperto da cinque anni, il Comune non avrebbe speso un euro e avremmo garantito maggiori introiti rispetto a quelli derivanti dalle strisce blu e dai parcheggi».

Facciamo un salto in via sant’Antonio abate, dove si trova la sede della polizia municipale. Perché non si procede al concorso per assumere nuovi vigili urbani?

«Questa domanda andrebbe rivolta all’attuale amministrazione e non al sottoscritto. Quando sono stato amministratore, ho assunto circa ventiquattro ragazzi. Non so perché non si proceda al concorso. Forse lo si procrastina per motivi elettorali? Non posso dirlo con certezza: di sicuro questo modus agendi non mi appartiene».

Le pongo una domanda un po’ scomoda: sarebbe disposto a candidarsi con Francesco Del Deo?

«Sono amico di Francesco Del Deo da anni, ossia da quando ero amministratore nella prima giunta di Franco Regine. Ritengo che Del Deo sia una persona molto capace, che potrebbe raggiungere dei risultati. Non credo che in questa prima tornata elettorale lui abbia raggiunto tutti gli obiettivi che si era prefissato, e credo in parte anche perché la sua maggioranza si è dimostrata molto litigiosa. Quindi a priori non mi sentirei di scartare l’ipotesi di un Del Deo-bis anche con il supporto di tutta la vecchia amministrazione o di una parte di essa. Perché il matrimonio venga celebrato, è però indispensabile che ci sia un gradimento reciproco. Il mio interesse non è quello di fare politica per raggiungere un seggio in consiglio comunale: sono stato consigliere per dieci anni, per otto assessore. Se ciò non bastasse, sono stato segretario del partito politico dell’ex sindaco Franco Monti».

Insomma, per concludere il cursus honorum le manca solo la sindacatura…

«(Sorride ma poi si riappropria del suo aplomb, ndr) Per fare il sindaco bisogna esserne all’altezza. L’esperienza mi ha insegnato che ci sono dei momenti nella vita di ognuno nei quali sia il soggetto è pronto e sia il contesto fa sì che quel soggetto sia pronto. E probabilmente io ho pensato di anticipare i tempi, e questo è stato un errore. Oggi l’interesse è quello di mettere a punto non un programma, bensì delle disponibilità politiche reciproche all’interno di un’eventuale e possibile alleanza politica e quindi di un eventuale e possibile consiglio comunale per realizzare progetti concreti. A Forio abbiamo bisogno di realizzare due o tre grandi iniziative su cui c’è bisogno di un largo consenso e di una pace sociale e politica che attualmente non c’è. Abbiamo necessità di un depuratore, di realizzare isole ecologiche e di costruire scuole antisismiche. Sono pronto a sostenere chiunque: l’importante è che il soggetto in questione sia disposto a confrontarsi con me su queste e altre tematiche che potranno cambiare radicalmente il volto di Forio e dell’isola d’Ischia».

Francesco Castaldi

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