CRONACAPRIMO PIANO

«Costretto ad urinare davanti a tutti»

Aliscafo sprovvisto di servizi igienici per disabili, l’odissea di un passeggero raccontata in un esposto davvero da brividi presentato dall’avvocato Francesco Pero che racconta la disavventura patita da un suo assistito. «Non è riuscito a trattenersi, ha dovuto usare il pappagallo coprendosi alla meglio con una coperta scalda gambe tra l’imbarazzo collettivo»

Una vicenda francamente poco edificante e che getta una volta di più un’ombra sulle vie del mare e sui servizi che vengono erogati all’utenza, in particolare a quella meno fortunata. Una disavventura (ma limitarci a definirla così è davvero un eufemismo), quella occorsa a un suo congiunto, che l’avvocato Francesco Pero ha indirizzato a una serie di autorità competenti – su tutte il Comune di Forio – chiedendo un sollecito intervento. L’oggetto è abbastanza chiaro ed esplicito: “Esposto e richiesta di intervento a tutela dei residenti e dei turisti disabili”. Nella sua nota il Pero ricorda di essere difensore oltre che parente di (omissis) che, ricorda lo stesso avvocato “a causa di un ictus non tempestivamente diagnosticato presso l’ospedale A. Rizzoli di Lacco Ameno, per assenza di un presidio neurologico fisso in pronto soccorso, che tuttora perdura (nella assoluta indifferenza istituzionale delle conseguenze nefaste ai rischi connessi per la popolazione residente e dei turisti) è rimasto invalido civile al 100% con bisogno di assistenza continua ed è costretto in carrozzina. Per lo stato di egoismo che pervade la nostra società la politica dovrebbe far ottemperare alla legge e vigilare che enti pubblici, privati ed esercenti i pubblici servizi, adeguino alle necessità delle persone disabili gli spazi e servizi pubblici erogati a mezzo: eliminazione di barriere architettoniche, dotazione di bagni pubblico, pedane per l’accesso ai mezzi pubblici e agli eserizi commerciali, ascensori che permettano l’accesso di carrozzine ecc.”

Dopo la doverosa e comprensibile premessa, l’avvocato Pero passa all’esposizione dei fatti: “Nella giornata di ieri (mercoledì, ndr) per accompagnare (omissis) a Napoli per una visita medica abbiamo imbarcato sull’aliscafo Alilauro con partenza da Ischia alle ore 11.45 diretto al Molo Beverello ignari di quanto ci aspettava. I marinai della società ci hanno fatto salire a poppa per via della minore pendenza della passerella, ma stante alcuni pali d’acciaio piazzati lungo il corridoio tra le file centrali dei posti a sedere non vi era spazio idoneo per passare con la carrozzina. Solo grazie al marittimo che ha forzato la carrozzina vicino ad un sedile si è riusciti a passare. Ci hanno posizionato nei pressi dei posti riservati ai disabili ma in realtà non vi era nessun posto dedicato per la carrozzina quindi (omissis) per conversare con me ha fatto il viaggio rivolto verso la porta centrale. Dopo circa mezz’ora di traversata (omissis) ha avuto impellente necessità di usare la toilette. Nessuno, né in biglietteria né poi i marinai, ci aveva avvisato che incredibilmente non ci fosse il bagno per i disabili. Purtroppo non è riuscito a trattenersi in quanto abbiamo scoperto dopo in clinica che fosse affetto da cistite. Quindi ha dovuto urinare nel pappagallo coprendosi alla meglio con una coperta scalda gambe, ovviamente con grande imbarazzo nostro e degli altri passeggeri”.

Un racconto incredibile e che l’avvocato prosegue così: “Innanzi a noi vi era una coppia di turisti americani che, increduli, mi chiedevano se fossi sicuro che non ci fosse il bagno riservato ai disabili. Questa è dunque l’immagine che offriamo ai turisti, questo è il livello della nostra isola per noi e per gli altri”. Francesco Pero ricorda poi nell’esposto che a bordo c’era anche un pubblico amministratore foriano al quale ha esposto i fatti accaduti. Da qui la conseguenziale e conclusiva richiesta: “Vi chiedo dunque di inoltrare la presente denuncia al Ministero dei Trasporti, al Ministero delle Pari Opportunità e a quello delle Politiche sociali ed infine al presidente della Regione Campania, chiedendo di verificare se la società Alilauro sia o meno obbligata, come credo, all’adeguamento dei propri aliscafi per l’accesso e i servizi da garantire ai disabili. Parimenti vorrete verificare se gli altri mezzi di collegamento via mare per l’isola d’Ischia siano a norma di legge per il trasporto delle persone disabili. Certo di un vostro impegno personale e sollecito interessamento istituzionale è gradita l’occasione per porgere distinti saluti”.

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Purtroppo il problema è di chi lo tiene. Nella vita c’è la serie a e la serie b. Questa è la brutta verità che molte persone che si trovano in posizione alta per comandare dovrebbero vivere loro, passarci con il proprio corpo e capire cosa si prova ad essere disabili. Questi potenti fanno solo chiacchiere. Il mondo deve funzionare perfetto senza ostacoli. Ma il mondo perfetto lo si vede solo nelle fiction. Ospedali perfetti con medici umani che si prendono cura del paziente. La gentilezza nelle fiction fa da padrona. Nelle fiction va tutta a meraviglia ma poi finisce la fiction e tutto è come ogni giorno, cioè un disastro.

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