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Da Ischia a Contrammiraglio, la favola di Minotauro: «Ma l’isola resta nel mio cuore»

L’ex comandante della Guardia Costiera di Ischia (1994-1996) raggiunge un prestigioso traguardo: fu proprio da qui che partì la sua luminosa carriera. Una parentesi che, come racconta a Il Golfo, non ha affatto dimenticato

La notizia non poteva passare inosservata. Certo, è passato un quarto di secolo ormai dalla sua presenza ad Ischia nelle vesti di comandante della guardia costiera di Ischia ma apprendere che l’attuale direttore marittimo della Sardegna Meridionale, Giuseppe Minotauro, è stato promosso Contrammiraglio, è un fatto che fa felici anche tanti isolani oltre che il diretto interessato. Minotauro ha all’attivo 33 anni di servizio, 20 dei quali trascorsi al comando. Quasi come uno scherzo del destino, o un cerchio che si chiude, la sua avventura inizia proprio da Cagliari dove nel 1987 assume il comando della motovedetta CP 313 “Dante Novaro”. Dopo un periodo trascorso a Salerno nel 1994 assume il comando dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Ischia, dove viene apprezzato dal mondo istituzionale, associazionistico e anche dai semplici cittadini distinguendosi per la professionalità e la disponibilità verso la comunità locale e le sue tante problematiche. Poi tappe a Torre Annunziata e Torre del Greco, città natale, dove resta dal 2001 al 2005 col grado di Capitano di fregata. Il passaggio successivo lo vede impegnato nella Capitale, presso il VI Reparto del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto: in tale veste nel 2010 Minotauro partecipa alla Conferenza Diplomatica di Manila, nelle Filippine, finalizzata all’adozione degli emendamenti alla Convenzione Internazionale Imo Stow sugli standard minimi di addestramento per il personale marittimo. Nel 2011, da Capitano di Vascello, è stato inviato al Comando la Capitaneria di porto di Brindisi, dove è rimasto sino al 2013. Tornato in Campania, alla Direzione Marittima di Napoli, ne è divenuto Comandante in II^ nel 2015. Dal settembre 2017 ricopre l’incarico di Direttore Marittimo, Capo del Compartimento Marittimo e Comandante del porto di Cagliari.

Abbiamo raggiunto telefonicamente il neo Contrammiraglio e – dopo le congratulazioni di rito – inevitabilmente il botta e risposta è caduto soprattutto sul periodo in cui fu comandante della Capitaneria di Porto di Ischia. «Un’esperienza fantastica», ricorda Giuseppe Minotauro che adesso – ironia della sorte – opera in un’altra isola, come la Sardegna: «A Cagliari il ruolo è impegnativo, come ovunque peraltro – spiega – ma nella vita bisogna saper mettersi in gioco. Sono contento di trovarmi in Sardegna, qui è nata la mia prima figlia e questa fu anche la mia prima destinazione dopo aver terminato l’Accademia». E’ passato, dicevamo, un bel po’ di temo, dall’esperienza ischitana che però Minotauro ricorda ancora con piacere: «Dell’isola mi ha colpito un fatto in particolare. Ero un giovane di provincia, arrivavo da Torre del Greco e rimasi piacevolmente sorpreso dall’internazionalità dell’isola. Ricordo i premi giornalistici, quando sedevo accanto a personaggi di spessore, eventi di alto livello e personaggi che sbarcavano nel periodo estivo per una visita o una vacanza. Tra tutte mi è rimasta impressa Demi Moore».

Gli chiediamo se l’esperienza ischitana professionalmente si è rivelato un momento di crescita importante o un passaggio come un altro e Giuseppe Minotauro non mostra esitazioni nel rispondere: «Ischia per me ha rappresentato il punto più difficile da gestire – racconta – quando ti ritrovi al comando in giovane età con un organico ridotto la figura del comandante diventa non soltanto apicale ma anche centrale rispetto alla struttura nel suo insieme. Altrove funziona diversamente, ci sono vicecomandanti, capi reparto. Questa è stata una difficoltà non di poco conto, di natura ambientale, cui si accompagnava il fatto che ad Ischia ci sono tanti interessi legati al mare e mi riferisco ad esempio a trasporti e spiagge. Che, è bene sottolinearlo, non sono comuni ad altre località. Ricordo poi che anche ai miei tempi una delicata questione come quella del trasferimento dei rifiuti solidi urbani passava per la capitaneria: non potendo rimanere sul territorio, infatti, dovevano necessariamente viaggiare via mare. Ma Ischia è stata l’inizio di una bella carriera, mi sono forgiato nel migliore dei modi: ai miei ufficiali racconto sempre le difficoltà patite sull’isola verde che mi hanno consentito di superare nel corso degli anni altre problematiche». Ma Giuseppe Minotauro l’isola la porta ancora nel cuore? Anche in questo caso la risposta è repentina: «Ischia mi è rimasta dentro, davvero. All’inizio, in particolare, ci sono venuto almeno una volta l’anno. Poi succede che girovagando per l’Italia quando ti capita di avere un po’ di tempo libero preferisci stare al tuo paese. Ma quando ho potuto, un giretto l’ho sempre fatto, anche un fine settimana come lo scorso anno. Ho mantenuto contatti con diverse persone (non le cito tutte per timore di dimenticare qualcuno) con cui ancora oggi ad esempio ci scambiamo gli auguri di Natale. A Ischia la mia prole ha frequentato anche un anno di scuola elementare. Mia figlia, lo scorso anno, in viaggio di nozze ha voluto trascorrere una settimana a Ischia prima di andare all’estero».

Prima di salutarlo, gli chiediamo se lo rivedremo a Ischia nelle vesti di Contrammiraglio e la sua battuta è anche un atto d’amore verso la nostra terra: «Sicuramente. Ho trascorso tanti anni con impegni di lavoro, adesso a Cagliari ci sono problemi logistici, più in là – magari quando andrò in pensione – mi farò un periodo lungo di permanenza sull’isola e rivedrò tutti gli amici». Per chiudere, dopo quello con la Sardegna, un altro cerchio. Sempre caratterizzato dal mare. E non poteva essere altrimenti. In bocca al lupo, Contrammiraglio Minotauro.

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