CRONACA

Da un luglio all’altro il turismo ischitano paga l’effetto covid

Quest’anno 238mila passeggeri in arrivo contro i 315mila dello scorso anno. Un calo del 25%, dovuto ai motivi legati all’emergenza sanitaria, che in varia misura ha penalizzato gli spostamenti. Nell’ultimo weekend del mese sono sbarcati 36mila passeggeri

L’ultimo weekend di luglio ha confermato la tendenza in ascesa, almeno per quanto riguarda i numeri, circa i flussi in arrivo sulla nostra isola. Dai dati diramati dalla Capitaneria di Porto di Ischia circa gli arrivi e le partenza da e per l’isola durante il fine settimana appena trascorso, tra il 31 luglio e il 2 agosto, si evince che sull’isola sono sbarcati 36.000 passeggeri e 3.300 auto, a fronte di 27.500 passeggeri e 2300 auto in partenza.

Numeri leggermente superiori agli ultimi weekend, e comunque in linea con il resto del mese. A proposito, la Capitaneria ha comunicato anche i dati complessivi dell’intero mese di luglio, fornendo anche quelli dell’analogo periodo dell’anno scorso, cosa che permette di verificare immediatamente lo scarto di presenze, dovuto all’emergenza sanitaria. Il calo è innegabile: nel luglio del 2019 i passeggeri in arrivo furono 315mila, mentre quest’anno ci si è fermati a quota 238mila. Una differenza percentuale di poco più del 25%. Le ragioni, molte legate al covid-19, sono varie: distanziamento fisico sui mezzi di trasporto, minor flusso di turisti dall’estero che, come in tutti i Paesi europei, hanno spesso preferito mete nazionali, minore capacità ricettiva da parte delle strutture isolane, alcune delle quali sono rimaste completamente chiuse, mentre le altre hanno dovuto adeguare la propria accoglienza alle stringenti norme anticontagio.

In parte va considerata anche il timore del virus, almeno per una parte dei clienti che avrebbero scelto l’isola come meta delle vacanze, o anche la mancanza di possibilità, da parte dei ceti più esposti alla crisi economica, di permettersi un pur breve periodo di relax a causa delle mancate entrate. Adesso comunque l’isola veleggia verso il cuore dell’alta stagione, che comprende anche il miniponte ferragostano, e il bilancio di agosto sarà decisivo per calcolare complessivamente i danni che il covid ha inflitto all’economia isolana, e quanto essa abbia potuto recuperare per limitare tali danni.

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