CULTURA & SOCIETA'

Danza, quando sognare è la parola chiave

Grande successo e grandi emozioni al saggio di hip pop tenutosi il 20 e 21 giugno presso la scuola di danza del “Procida Hall” dedicata a Enzo Gadaleta

Di Michela Taliercio

“I HAVE A DREAM”, io ho un sogno, queste sono le parole citate da Martin Luther King attivista statunitense che si è sempre opposto alla violenza cercando di abbattere ogni tipo di pregiudizio etnico. Questo era lo scopo anche di un altro personaggio che, a mio parere, è stato più di un cantante ma un vero poeta, stiamo parlando di Michael Jackson. Proprio i suoi singoli hanno costituito la colonna portante della seconda parte del saggio di hip pop tenutosi il 20 e 21 giugno scorso presso l’ultra decennale scuola del Procida Hall dedicata al suo fondatore Enzo Gadaleta e diretta dall’unica ed inimitabile Ausilia. A seguire una prima parte tecnica accademica,i ragazzi si sono esibiti sulle note più celebri del cantante,interpretando con suggestione ogni singolo verso delle canzoni e facendo arrivare ai nostri cuori sensazioni ed emozioni differenti che si sono intersecate tra loro, immergendoci in un sogno che, personalmente, volevo non finesse mai ma, ahimè, tutto ha una fine e anche questo sogno lo ha.

La grinta, la concentrazione dei ragazzi spiccava nelle canzoni come “Dangerous” e “SmoothCriminal” eseguite alla perfezione con la partecipazione in quest’ultima di quattro allieve di danza moderna: Aiello Mariaeva, Scotto Lavinia Julia, Taliercio Michela e Tizzano Alessandra. Di sicuro un velo di gioia e allegria si espandeva nell’aria, nei singoli come “Love neverfelt so good”, “Don’t stop tilgetenough”, “Black or White” ballata dai bambini più piccoli dell’intero corso che sprizzavano energia da tutti i pori. Allo stesso tempo un’aria di mistero si calava nel singolo “Billie Jean”. La fine, purtroppo,di questo sogno meraviglioso è stato simboleggiato dalla coreografia eseguita dal settimo, ottavo e nono corso sulle note di “Thriller”. I loro volti erano coperti da maschere che creavano una grande suggestione abbinata naturalmente alla bravura degli allievi.

Il tutto si è concluso con la canzone “Beat it” seguita dai saluti finali e ringraziamenti della direttrice Ausilia Scotto di Rinaldi. Sognare, è proprio questo quello che questi splendidi allievi sono riusciti a fare facendoci vivere ogni singolo; è forse sognare la cosa più difficile ma è quello che ognuno di loro è riuscito a fare, e quando il sogno e la tua passione sono un’unica cosa non è così complicato riuscire a realizzarlo. Da questo punto di vista esemplarel’esibizione dell’allievo Domenico Nappa che ha proseguito nel suo percorso, nonostante ci siano stati gli inevitabili alti e bassi, e che oggi è riuscito a farci sognare attraverso  le acrobazie di breakdance e il suo carisma; i risultati sono  dovuti certamente all’impegno e dedizione ma anche al lavoro dell’impeccabile e splendida  maestra Romina Crisano che ogni anno prepara con la consueta puntualità le coreografie di hip pop.

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