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Parte il Natale delle… meraviglie con la novena, la bellezza e il fascino dell’attesa

Il fascino e la bellezza del Natale incominciano con i giorni prenatalizi, quando cioè si inizia a pregustare il Natale con  l’atmosfera che si ammanta delle sue suggestioni  fatte di festosi avvertimenti che ti annunciano che il Natale è ormai a due passi. E’ qui che si entra nel clima vero del Natale. E’ qui che esplode tutta la voglia di viverlo questo Natale col suo senso della tradizione, della religiosità, dell’effimero intriso di consumismo, mondanità, folklore e roba di questo genere.

Il Natale è uno ed unico, e ciascuno se lo modella  secondo la propria visione del vivere sociale con  le sue regole, le sue condizioni. Da oggi a Natale mancano esattamente 10 giorni, 9 alla Vigilia. L’attesa è bella e dolce, perché già ci sentiamo coinvolti nella sua atmosfera, fatta di tradizioni, di fede, di spettacolo, di festa per le strade ed in famiglia. A noi piace il Natale della tradizione ispirato alla cristianità ed alla licenza  di immaginarci bambino come lo fu Cristo nella Culla. Ci piace il Natale del Presepe, degli  zampognari, delle novene, della teatrale Cantata dei Pastori  che Ernesto Di Lido sta preparando per mandarla in scena mercoledì 21 con repliche fino al 26 dicembre al teatro Polifunzionale di via Morgioni. Ci piace il Natale dei  giuochi della tombola, delle nocelle,  del capitone, degli struffoli e dei roccocò, delle paste reali e della cassata, dei canti struggenti “Tu scendi dalle Stelle” e  “Quann nascette Ninno” e tutti quegli altri canti popolari napoletani che magnificano la festa più bella dell’anno. Insomma siamo tradizionalisti, ma non ci dispiace un Natale, almeno una volta, trascorso a Londra o a New York. Per questo abbiamo apprezzato la bella iniziativa del sindaco di Casamicciola Giovan Battista Castagna e dei suoi assessori di dotare la piazzetta dell’Ancora alla Marina sul porto, di una efficiente pista di ghiaccio dove bambini ed adulti, pattinando in scioltezza,  si possono  divertendo da morire. Lo stesso vale per lo straordinario Giardino delle Meraviglie nella pineta  Nenzi Bozzi in Piazzetta San Girolamo, la massiccia illuminazione natalizia per tutte le strade del paese e ed il Natale artigiano nel Centro Storico di Ischia Ponte  e la bella mostra ispirata al Natale a Ischia  nella Galleria d’arte di Massimo Ielasi nello storico Vico di Lucione illuminatole a festa. Scritte. Insomma essere in corsa con i tempi  non è stato affatto un problema. Nella nostra isola il Natale di un tempo, cioè dei nostri padri e de nostri nonni e  di quando noi eravamo bambini, in parte lo si vive ancora oggi. Siamo riusciti comunque ad essere custodi di un patrimonio storico di ideali che riproponiamo lo stesso ogni anno allorquando il Natale entra ad allietare le nostre vite. Naturalmente cogliamo ciò che è rimasto del Natale di una volta. Ed è tanto. Le emozioni sono le  stesse, la gioia di sentirsi migliori è uguale, il piacere di avvertire i sintomi pungenti della festa è rimasto intatto, le tradizioni, quelle maggiormente avvertite dal popolo, hanno resistito al tempo. Chi invece ha dovuto cedere il passo al progresso ed ai mezzi più sofisticati di gestione, è stato il tradizionale  mercato del pesce all’aperto della Vigilia di Natale  nella piazza principale del paese. A Ischia, nel Comune capoluogo le piazze cosiddette famose che hanno ospitato il grande mercato del pesce della Vigilia di Natale fino agli anni 80 sono state Piazza Croce a Porto d’Ischia e piazza Luigi Mazzella a Ischia Ponte. Il fattore gastronomico a Natale ha avuto sempre la sua grande importanza. Il credente lo affianca con soddisfazione al rituale religioso e ne gode appieno l’effetto saporifero. Insomma Natale con il botto e il capitone. Tutto in omaggio alla grande ricorrenza della nascita di Gesù Bambino.

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