CRONACAPRIMO PIANO

Delitto e castigo

Al termine di una lunga indagine gli agenti hanno identificato e denunciato all’autorità giudiziaria gli autori di una violenta rissa scoppiata ad agosto sulla Riva Destra: per sei persone (tre ischitani e tre napoletani) scatta il divieto di accesso ai pubblici esercizi e locali di intrattenimento. Denunciato anche un bacolese

Si presentava da subito come un’indagine decisamente complessa, perché si trattava di individuare prima ed identificare poi un gruppo di persone che si era resa protagonista di un bruttissimo episodio di cronaca, uno di quelli che inevitabilmente “marchiano” a fuoco la movida e l’estate ischitana. Anche perché quella vicenda ebbe una risonanza mediatica ancora maggiore dal momento che sul luogo del misfatto transitava – e fu in parte spettatore dell’accaduto – anche il sindaco d’Ischia Enzo Ferrandino. Gli agenti del commissariato di polizia di Ischia, guidati dal vicequestore Ciro Re, hanno infatti identificato e denunciato in stato di libertà all’autorità giudiziaria i sei giovani che lo scorso mese di agosto furono artefici di una violentissima rissa che scoppiò nottetempo sulla Riva Destra, all’esterno del locale di intrattenimento “Mojito”. Si tratta di tre ischitani e tre napoletani, alle cui identità si è arrivati partendo dall’acquisizione delle videocamere di sorveglianza (in pagine vedete alcuni frame esclusivi) passando poi per una serie di comparazioni e difficili attività investigative. In quella circostanza i partecipanti alla rissa con il loro atteggiamento violento rischiarono di pregiudicare seriamente l’ordine pubblico: attorno agli stessi che se le suonavano di santa ragione, infatti, si sviluppò un fuggi fuggi generale che in un’area ristretta e davvero affollatissima (eravamo nel periodo di altissima stagione) avrebbe potuto avere conseguenze ben peggiori. Per la cronaca, al termine della “battaglia” un giovane riportò anche lesioni alla spalla ed al braccio.

Ma attenzione perché il deferimento alla magistratura per i sei protagonisti della rissa non è l’unica sanzione applicata agli stessi, è in arrivo a loro carico anche l’adozione del provvedimento previsto dall’articolo 13 bis del decreto legislativo n. 14 del 20 febbraio 2017convertito in legge del 18 aprile 2017 ossia il cosiddetto divieto di accesso ai pubblici esercizi e ai locali di intrattenimento. Insomma, una vera e propria mazzata che significa che i responsabili di quell’atto di violenza non potranno frequentare bar, pub, american bar, locali di intrattenimento: insomma una vera mazzata quando si è giovani e si vuole godere dei piaceri della vita, in particolare di quella notturna. Il tutto, se la pena dovesse essere quella auspicata, di tre anni che certo non sono un “alito di vento”. E per la cronaca non è questa l’unica iniziativa che ha visto impegnato il personale a disposizione del vicequestore Ciro Re. Che hanno sanzionato pesantemente anche un altro soggetto che sempre nella calda estate che ci siamo messi alle spalle minacciò e offese alcuni vigili urbani di Ischia dopo aver ormeggiato in maniera poco ortodossa il proprio gommone nel borgo antico di Ischia Ponte. Anche in questo caso, al termine di una lunga indagine, il soggetto è stato identificato: si tratta di un cittadino residente a Bacoli che è stato denunciato in stato di libertà all’autorità giudiziaria. Da Pozzuoli, poi, gli agenti di polizia gli hanno notificato anche il provvedimento di Dacur (Divieto di Accesso alle aree urbane) per la durata di un anno. Una bravata, dunque, che anche in questo caso è costata decisamente cara.

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