CRONACAPRIMO PIANO

Discoteca abusiva a Forio, l’Arma allontana 200 persone: in due denunciati

Il blitz nella notte tra venerdì ed ieri dopo che i militari dell’Arma avevano ricevuto una soffiata. In una tenuta in via Provinciale Lacco era stata organizzata una serata danzante, anche i carabinieri hanno pagato il biglietto per non dare nell’occhio. Nei guai il proprietario dell’area e la p.r. organizzatrice dell’evento

Il covid è un nemico difficile da battere, forse per adesso ancora impossibile. Certo è che se l’uomo ci mette il suo con comportamenti che di questi tempi non sono assolutamente irresponsabili ma anche fuori legge, allora davvero corriamo il rischio di non uscirne più. Qui non si tratta di essere “bacchettoni” o cos’altro, visto che chi scrive è il primo amante del divertimento. Ma resta un dato di fatto: c’è gente che con i propri atteggiamenti continua a farsi beffe e a prendere letteralmente per il culo coloro che invece rispettano le regole imposte dalla pandemia. Per fortuna a fare giustizia ci hanno pensato i carabinieri della Compagnia di Ischia, guidati dal capitano Angelo Pio Mitrione e coordinati dal luogotenente Michele Cimmino che con un’operazione “strappa applausi” (e lo ribadiamo cento volte, a scanso di equivoci) hanno interrotto quella che di fatto era una discoteca abusiva in piena regola.

Nulla trapela sulle modalità che hanno portato alla genesi dell’operazione condotta dagli uomini coordinati da Cimmino ma a quanto sembra l’allarme è scattato nel pomeriggio quando i carabinieri hanno ricevuto una “soffiata” da una fonte bene attendibile che riferiva loro che in una vasta area privata ubicata nei pressi di Cavallaro si sarebbe svolta una serata danzante riservata ovviamente soltanto ai possessori di biglietto e che era stata organizzata in maniera segreta e lontano dai riflettori. Un party esclusivo, insomma, se non fosse per il fatto che non era certo destinato a “quattro gatti”. I militari a quel punto hanno fatto partire il loro piano e in serata si sono recati presso la Tenuta Marecoco, ubicata in via Provinciale Lacco. Qui però si sono ben guardati dall’intervenire, ma inizialmente si sono intrufolati alla festa come clienti, in panni borghesi, senza dare nell’occhio e pagando finanche il biglietto d’ingresso (che ammontava a 20 euro, per la cronaca) proprio per passare quanto più possibile inosservati. Una volta introdottisi all’interno, il gioco era praticamente fatto. I carabinieri, mescolati tra la folla festante e sicura di restare impunita, hanno atteso che arrivassero tutti coloro che erano al corrente dell’evento e a quel punto si sono identificati e qualificati. Ovviamente in quel momento la festa, che vedeva tra i protagonisti alcuni deejay locali – è finita ed è iniziata la trafila successiva. Le foto che vi mostriamo in pagina, per la cronaca, non sono affatto di repertorio ma si riferiscono alla serata in questione e rendono l’idea di quale fosse l’assembramento che si era venuto a creare all’interno della location prescelta per l’evento, che dal punto di vista logistico era davvero ottimale e aveva tutto per garantire la necessaria riservatezza.

I tutori dell’ordine hanno identificato tutte le oltre 200 persone che si trovavano in questa vasta tenuta, un’operazione che come potete intuire ha richiesto un bel po’ di tempo (che sono stati poi allontanati senza che si creasse alcun problema di ordine pubblico) e successivamente hanno denunciato in stato di libertà all’autorità giudiziaria il legale rappresentante della società che detiene la struttura, un 75enne, e una 39enne che risulta essere la persona delegata all’organizzazione dell’evento. Si tratta di una affermata p.r. di origine isolana molto introdotta nell’ambiente partenopeo e infatti non è un caso che alla festa si trovassero diversi rappresentanti della cosiddetta “Napoli bene”, un pubblico selezionato che ha ritenuto di poter fare quello che voleva incurante delle leggi da rispettare, che valgono o dovrebbero valere per tutti (e non a caso ci sono anche locali di intrattenimento sulla nostra isola che hanno pagato l’eccessiva presenza di ospiti con la chiusura per cinque giorni e una sanzione amministrativa). Le due persone deferite risponderanno all’autorità giudiziaria per violazioni alle normative in materia di pubblici spettacoli e per apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo o intrattenimento. L’area teatro dell’evento, di circa 650 metri quadrati e costituita da giardini e terrazze, è stata sottoposta a sequestro preventivo. Resta da capire se nel corso di questa stagione estiva si fossero già svolti in loco altri eventi o serate danzanti, ma poco importa: con il sequestro, almeno per questa estate, addio ai “balli proibiti”. Ma di fronte a certi atteggiamenti, al netto di ogni considerazione, si rimane davvero senza parole.

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