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Muore in aliscafo, sequestrata la salma 

Malore allo sbarco presso il molto Beverello, il turista 55 enne era di rientro con la famiglia da una vacanza ad Ischia. Inutili i tentativi di soccorso, il magistrato ha disposto l’esame autoptico

Dramma in viaggio. Un uomo di 55 anni è deceduto ieri mentre stava raggiungendo il porto di Napoli con i suoi familiari ed amici. Il drammatico decesso a bordo dell’aliscafo Snav Alcione al Molo Beverello. L’aliscafo, operativo sulla tratta Napoli, Procida, Casamicciola e viceversa, era partito regolarmente alle 12,50 dal porto di Casamicciola Terme con circa 150 persone imbarcate. L’uomo, classe 1968, stando ad una prima ricostruzione, sarebbe stato vittima di un malore improvviso e fulminante, mentre era in corso lo sbarco dalla passerella, seduto al suo posto di viaggio, avrebbe chiuso gli occhi, senza più risvegliarsi.Nel corso della discesa da bordo è stato rivenuto esanime, evidentemente, spirato, mentre si stavano sollecitando le operazioni commerciali presso lo scalo di destinazione. Vani i soccorsi ed i tentavi di intervento per strapparlo alla morte. Strenuo ed eroico il massaggio cardiaco praticato dal personale dello Snav Alcione e la respirazione bocca a bocca, drammatica,eseguita dal fratello della vittima. L’uomo era ormai privo di vita. Immediata la richiesta di aiuto inviata dal personale di bordo e dalle Autorità Portuali.  Ma non c’è stato nulla da fare.

Nel porto di Napoli  è intervenuto personale del 118 allertato dalla Capitaneria di Portoe dall’Adsp. Ma i sanitari, una volta saliti a bordo, non hanno potuto che costatarne, dopo alcune manovre di rianimazione, il decesso avvenuto. Sul posto con la Polizia di Stato, è intervenuto il magistrato di turno con il medico legale chiamato a constatare se la morte fosse stata naturale o meno, stabilendo se e come lasciare la salma alla famiglia. Il copro è infine stato sequestrato e trasferito all’impiego di Napoli presso il reparto di anatomopatologia della Federico II per essere sottoposto all’esame autoptico. Il mezzo dove si è consumata la tragedia è rimasto fermo nel Porto di Napoli in attesa del disbrigo delle pratiche burocratiche di rito e l’intervento delle autorità competete per l’eventuale rilascio della salmae il  necessario sequestro.I viaggiatori a bordo sono stati fatti scendere e la società di navigazione ha provveduto a riprendere con altro battello i collegamenti previsti da e per le isole del golfo.

Sul caso è stato aperto un fascicolo d’inchiesta, a decidere il magistrato di turno incaricato. La rimozione della salma sarà, di fatto, autorizzata solo al termine dell’iter, ci vorranno ore. Gli inquirenti hanno raccolto le diverse testimonianze e le prime sommarie informazioni. Il nulla osta alla rimozione del corpo è stato reso, infatti, solo alle 18,06 di ieri.Le cause e la dinamica del decesso, sono, in ogni caso, ancora da accertare in maniera incontrovertibile. Per questo il magistrato ha disposto l’autopsia sul cadavere del viaggiatore. L’aliscafo è stato sostituito da altra unità della compagnia, l’Altair, per garantire l’operatività delle linee. L’aliscafo SNAV per ragioni tecnico-organizzative, riprenderà le corse alle termine delle procedure di indagine. Secondo quanto ci è dato apprendere, l’uomo, Giancarlo, giàsabato, nel corso del suo soggiorno ad Ischia, sarebbe ricorso alle cure sanitarie per un malessere. Sarebbe stato questo a spingerlo a rientrare dal breve soggiorno sull’isola verde. L’uomo viaggiava con la famiglia che ha dovuto assistere impotente, incredula e devastata, all’imponderabile svolgersi degli eventi. Un destino cinico, una morte che beffarda viene  quando meno s’aspetta.  Dolore e sgomento. Una tragedia umana difficile da descrivere a parole che ha dipinto a tinte fosche quel che pareva una serena domenica di settembre con il clima mite e l’eco della gioia dell’atteso periodo di vacanza. Sotto choc i viaggiatori e l’equipaggio del mezzo di navigazione, quanti hanno assistito, senza nulla poter fare, al dramma. Non sono mancati gli attimi di tensione al molo Beverello, qui i familiari, dichiarata la morte del 55enne,  hanno lamentato e denunciato alla autorità inquirente ritardi nei soccorsi del 118 e la mancanza di auto mediche, di una ambulanza attrezzata con medico esperto a bordo. Questo avrebbe fatto propendere alla cautela gli inquirenti,  disponendo l’esame autoptico ed il sequestro del cadavere.

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