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Dramma a Forio, suicida 65 enne ex marittimo

L’uomo si è tolto la vita impiccandosi nella zona del Fortino, dove era solito passeggiare spesso. Indagine e rilievi affidati ai carabinieri. Non ha lasciato lettere né messaggi: la salma è stata restituita ai familiari

Dolore, sgomento, profonda tristezza. Non c’è modo di rendere meno terribile la scelta di uomo darsi la morte, forse per fuggire ad un dolore intimo e personale, forse per darsi pace da un tormento interiore che non lascia pace, che sa togliere ogni gioia, rendendo pesante ed insostenibile ogni giorno della propria vita.  Non c’è modo di rendere meno drammatica una scelta così estrema. Le parole pesano come macigni in crepuscoli come questi e da ieri si scrive l’ennesimo giorno brutto per una comunità risvegliatasi con la tremenda scoperta di un corpo senza vita rinvenuto a Forio, tra la sabbia ed il mare nella zona tra il Fortino e La Chiaia. Un’alba amaro per Forio, dove alle prime luci del mattino è stato ritrovato il corpo di Vito Di Maio di 65 anni.  Carabinieri e sanitari del 118 sono accorsi sul posto quando ormai era troppo tardi. Vito era ormai morto al culmine di una decisone  forte, senza appello. Da subito l’ipotesi più accreditata è stata quella del suicidio. 

L’uomo si è tolto la vita impiccandosi proprio sulla spiaggia, vicino casa, lontano da occhi indiscreti, davanti a quel mare che tanto aveva amato e che aveva solcato con passione e dedizione, donando tutto se stesso, prima che gli affanni del tempo prendessero il sopravvento. Amato e ben voluto da tutti era solito passeggiare lungo il litorale foriano, in quella stessa zona, come al centro del paese, intrattenendosi a colloquiare come sovente avviene in paese. La notizia della sua scomparsa ha lasciato sgomenti. Le indagini del caso sono affidate ai Carabinieri della locale stazione di Forio diretti dal capitano Tiziano Laganà, sotto la direzione del magistrato di turno incaricato della Procura di Napoli. Su posto come da prassi è stato richiesto l’intervento del medico legale, che ne ha dichiarato il decesso, effettuando un primo esame visivo del corpo. Non si sono riscontrati elementi tali da non far presumere ad un gesto volontario.  Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo, classe 1958, ex marittimo, da tempo palesava un certo disagio, un mal di vivere latente che avrebbe potuto indurlo all’esterno gesto. Non è il primo caso che ha investito e riguardato da vicino la categoria. Il 65 enne non ha lasciato messaggi, nessuna indicazione, neppure ai familiari. La salma non è stata sequestrata dagli inquirenti. Già nella mattinata di ieri, al termine dei rilievi di rito, il corpo è stato affidato ai familiari per la celebrazione del rito funebre.

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