CRONACA

Ei fu cacciatore…mai immobile

Una parodia sul 5 maggio per l’annuale rituale sull’isola d’Ischia tra ambientalisti “primaverili”, bracconieri fantasmi e… cacciatori che fanno comodo!

di Antonio BUONO*

Dalle Alpi alle Piramidi dal Manzanarre al Reno come fulmini dietro al baleno, dall’uno all’altro mar, sulla scia del fantasma bracconier della verde isola.

Mai, simile pie’ mortale oso’ calpestare la sua terra alla ricerca d’un premio ch’era follia sperar, tante volte nella polvere…

poche volte sull’altar!

Gli uni contro gli altri armati: l’inestinguibile odio contro l’indomito amor…aspettando il fato.

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La procellosa e trepida gioia d’uno stupido disegno…

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l’ansia nel cor pensando al regno.

Muto, pensando all’ultima ora dell’uom fatale, vide quel “gran genio” e tacque, allorquando nel fuggir, cadde risorse e giacque…

Tutto ei provo’: la gloria maggior dopo il periglio, finanche il triste esiglio.

Vergin di servo encomio e di cotanto oltraggio, risorge or commosso al subito sparir di tanto raggio…

Ei fe’ silenzio, ed arbitro s’assise in mezzo a lor…

Chiuso in si breve sponda, dell’umil cacciator non resto’ che fuga.

Ohhh… quante volte ai posteri vorranno narrar le loro imprese al tacito morir d’un giorno inerte…

Verrà una man dal cielo e li trasporterà in più spirabil aree pei sentieri della speranza fino ai campi eterni…ohhh si che verrà!

Fu vera gloria?

Ai posteri l’ardua sentenza!

*Cacciatore a vita

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