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A FINE MESE APRE IL NUOVO PARCHEGGIO “JOLLY” IL SINDACO D’ ISCHIA ENZO FERRANDINO RISPONDE A GUFI E ROSICONI

DI ANTONIO LUBRANO
Foto di Giovan Giuseppe Lubrano
I gufi e i rosiconi sparsi per il territorio, come anime in pena e…deluse, sono serviti. Il nuovo parcheggio “JollY”, così andrebbe denominato per perpetuare la storia del luogo, aprirà i suoi b attenti a fine mese, dopo che saranno compiuti sulla struttura completata in tempi ragionevoli, gli ultimi adempimenti tecnici e burocratici, vale a dire omologazione e “benestare” dei Vigili del Fuoco. Ho parlato in apertura della presente nota di questa domenica, di gufi e rosiconi locali, tanto per capirci, che per un inverno intero, non sapendo come sbarcare il lunario, si sono assunti il compito di disturbare oltre modo, con insolita forza e sadica insistenza il processo di realizzazione di un’opera pubblica necessaria nel cuore del paese per dotare il centro di Porto d’Ischia di un moderno,comodo e funzionale parcheggio sotterrano che a Ischia mancava per davvero. Questi soggetti, animati in maniera insana da un inqualificabile disfattismo, sono riusciti nel mezzo dei lavori in corso, di ottenere perfino la sospensione dell’opera, per fortuna temporanea, e caduti poi in disperazione quando hanno appreso che per legge i detti lavori potevano essere ripresi e portati a buon fine. Come del resto è accaduto in questi giorni. In molte culture i gufi, uccelli tipo civette, sono portatori di sventure: vengono spesso rappresentati come creature oscure e maligne, oppure nel ruolo di “Uccelli del malaugurio”, i rosiconi invece sono quelli che rosicano per qualcosa, coloro che provano un misto di invidia, rabbia, rancore, e soprattutto impotenza. Ecco contro chi Enzo Ferrandino ha dovuto combattere la sua battaglia personale per vincere su di un “nemico” che opponeva “ragioni” fuori alla realtà, smontate dalla logica del buon senso e dalla polita del fare, che almeno nel caso del nuovo parcheggio “Jolly”, l’Amministrazione comunale in carica ha tutti i diritti di prendersi i meriti giustamente riconosciuti da ischitani e turisti grati e ben pensanti e lungimiranti. Il progetto completo del nuovo parcheggio sotterraneo Jolly comprendeva sulla superficie esterna pensiline riparo ed altre strutture mobili e fisse per un evidente decoro ambientale per la fruizione pubblica. La Sovrintendenza che in tutte le occasioni non smentisce il suo ruolo di disturbo, dannoso ed inutile per l’ambiente e per la società, anche in questo frangente si è messa di traverso, negando l’installazione delle previste pensiline e quant’atro si volesse aggiungere per rendere accogliete l’area all’aperto fra il Re Ferdinando e la via Alfredo De Luca. A fronte di tutto quanto, il Sindaco Enzo Ferrandino ha sentito il bisogno di spiegarsi con i cittadini e comunicare loro il reale andamento della situazione. Enzo Ferrandino, rivolgendosi ai cittadini, esordisce così: “Spesso mi chiamate per risolvere un problema, per chiedere soluzioni e per dirmi la vostra. Quante volte mi rammarico perché non posso aiutarvi e quante volte mi attaccate sui social? Tante”. “Spesso, prosegue, Ferrandino, avete ragione: eccesso di burocrazia, mancanza di fondi, norme che ci bloccano la strada. Da sindaco vorrei fare tutto ma non sempre riesco. Oggi però leggo un post di un noto giornalista ischitano e mi rammarico perche’ “l’oltraggio alla estetica cittadina” altro non è che una tendostruttura provvisoria che tanti di voi, fruitori del servizio pubblico, ci avete chiesto con insistenza per avere riparo dal sole e dalla pioggia”. “A tal proposito, continua IL Sindaco di Ischia, voglio precisare che il progetto del parcheggio cosi come proposto, e successivamente modificato in seguito al parere della Soprintendenza, vietava la realizzazione di strutture sovrastanti il piano di calpestio, pertanto, le pensiline per le auto e per i cittadini in attesa dell’autobus e l’ascensore per i disabili, non si sono potuti realizzare. Ben consapevoli che, neanche dopo la inaugurazione prossima del parcheggio, avremmo potuto dare risposta alle giuste richieste degli utenti del servizio pubblico, a causa della discutibile prescrizione della soprintendenza, abbiamo pensato di rivolgerci ad una ditta di pubblicità per verificare la disponibilità a montare una tendostruttura provvisoria in attesa di una diversa soluzione alla problematica sollevata. Dopo una verifica veloce, abbiamo registrato la solita disponibilità da parte del sig. Alfredo Giacometti il quale, in maniera fattiva e concreta, ha provveduto a montare GRATUITAMENTE la tanto vituperata tendostruttura”. È probabile, afferma ancora Enzo Frrandino, che chi ha scritto il post e gli autorevoli commentatori non utilizzino spesso il servizio pubblico e che, pertanto, non soffrano il caldo afoso in attesa dell’arrivo del bus. Non sono solo il sindaco di chi possiede l’autovettura e scorazza in auto climatizzata per il paese, sono anche il sindaco della signora che mi chiede riparo in attesa dell’arrivo dell’autobus. Per i prossimi tempi cercheremo di trovare una soluzione esteticamente più godibile (neanche a me piace tanto, avrei preferito un pergolato di glicine ma, nelle more, non avrebbe svolto la funzione richiesta). Permettetemi però, conclude il Sindaco, di stigmatizzare l’utilizzo improprio del social allo scopo di denigrare senza conoscere e, soprattutto senza porsi domande”.
antoniolubrano1941@gmail.com

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