LE OPINIONI

IL COMMENTO Le vie del mare e i progetti del sindaco di Bacoli

DI LUIGI DELLA MONICA

Negli ultimi giorni sta girando una notizia a tamburo battente del progetto di potenziare i collegamenti da e per l’isola, creando uno scalo marittimo a Torregaveta, così come ideato dal giovane e brillante Sindaco di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione. Non vedo nulla di ostativo ad una innovazione tanto mirabile, salvo le solite variabili nostrane. Prima fra tutti lo scetticismo reazionario, che è il peggiore dei paletti iniziali. Mi viene da pensare che alcuno direbbe la solita frase, ma il Sindaco di Bacoli è troppo giovane; ha avuto forse una idea buona, ma di difficile realizzazione, bla bla bla… È di queste ultime ore la notizia che lo stesso ideatore di cui sto parlando è stato aggredito nel pieno svolgimento delle sue funzioni, durante i lavori del Consiglio Comunale, da un balordo che brandiva una latta di benzina e gli rivolgeva minacce verbali molto gravi. Si vede che la sua giovane età è cattiva consigliera, come lo è stata al Beato Giudice Rosario Livatino, detto il “giudice ragazzino”, allo stesso modo direi il “sindaco ragazzino” forse ha visto giusto, toccando qualche scomodo interesse.

Il procuratore Gratteri ha fantasticato di poteri forti nascosti fra le pieghe dei colletti delle camicie bianche inamidati e rigidi delle persone per bene. Devo mantenere le distanze, parlando di mere ipotesi, perché non vi sono al riguardo ancora sentenze passate in giudicato, ma ritengo che vi sia una certa verosimiglianza rispetto alla tesi che nel nostro Paese, nel meraviglioso Sud in particolare, vi siano forze centrifughe dal progresso ed una certa diffidenza rispetto a chi voglia cambiare in meglio il futuro della nostra vita reale. Chi guarda un’isola si immagina che vi siano traghetti ed aliscafi che siano almeno ogni 15 minuti, come accade con i treni “freccia rossa” ad esempio, disponibili a far transitare il passeggero in maniera confortevole ed immediata. Esiste forse una sorta di “machismo” dei lavoratori pendolari da e per Ischia nell’affermare che essi affrontano il trasporto con ogni condizione meteo marina, senza soffrire il mal di mare… Quest’ultimo disturbo viene additato ai presunti deboli, oppure alle persone non avvezze alla vita di mare, quasi tendendo a discriminarli.

Non voglio assolutamente cadere nella ovvietà, ma nel momento in cui viaggio su di un mezzo nautico in condizioni di mare avverse, vedere gli altri che danno di stomaco mi provoca fortissimo disagio. Il motivo è presto detto. La Regione ed i comuni sulla carta sono disponibili a bandire quante tratte di collegamento la morfologia delle coste lo consenta, ma la forza economica degli armatori sta lentamente decrescendo. Nessuno intraveda una mia critica all’alacre attività, altamente professionale, che rendono i Comandanti LC assegnati alle unità navali di collegamento dell’isola con la terraferma, ma è indiscutibile che ormai il naviglio sia sfruttato sino alla sua massima criticità. Questa stessa criticità, fermo restando che il mare non è un elemento fisso ma necessariamente dinamico, ingenera a volte trasporti marittimi affollati di passeggeri durante il periodo estivo e difficilmente sopportabili dalla utenza pendolare durante il periodo novembre-marzo. E’ di questi giorni la notizia del rinvio a giudizio degli artisti Sal Da Vinci e Fatima Trotta, nonché dell’altro cittadino isolano, i quali il giorno 01 sett.2020 hanno litigato fortemente per evidenti inconvenienti da sovraffollamento del mezzo nautico. Allo stesso modo, qualche giorno fa, durante l’allerta meteo, alcuni hanno manifestato il loro sdegno, per una soppressione del collegamento aliscafo Alilauro, laddove quello Caremar era garantito… Nello specifico molti fanno finta di non ricordare che è meglio un fermo tecnico coscienzioso di un mezzo nautico, piuttosto che rischiare per una singola pretesa di essere trasportato del passeggero di turno: la vita è un bene prezioso ed inestimabile.

Ma la terza isola per densità abitativa, dopo Sicilia e Sardegna, la capitale del termalismo mondiale, la regina dei posti letto alberghieri in Campania, la trainante il prodotto interno lordo per il 33% della sua Regione, non merita di soffrire per il collegamento con la terraferma. Se il Sindaco di Bacoli ha lanciato questa idea progettuale è altrettanto auspicabile che nuovi imprenditori del settore dell’armamento, ovvero quelli preesistenti, possano concorrere alle tratte Torregaveta-Ischia in un’ottica del potenziamento del comfort di viaggio e dell’abbassamento delle tariffe corrispettive. Diciamo una verità scomoda, ma tollerata dagli isolani a testa bassa, non è gradevole pagare un minimo sovrapprezzo da residenti, perché si è scelti un orario comodo ma non coincidente con quello dei pendolari, così come è noioso attendere scali intermedi, allungando i tempi di avvicinamento ad Ischia. Creare un triangolo di collegamento marittimo Napoli, Pozzuoli, Torregaveta da e per Ischia, significa competitività, concorrenza, miglioramento ed amenità della vita degli isolani che riescono ad avvicinarsi in tempi brevi alle proprie case; altrettanto, i turisti avranno meno ostacoli infrastrutturali per raggiungere le mete di vacanza ischitane.

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Si pensi, ad esempio, a chi proviene da Roma che, dopo aver percorso la “Flacca”, la strada la quale conduce a Terracina, Sperlonga, Gaeta, si ferma a Torregaveta e si porta ad Ischia, senza doversi allungare a Pozzuoli, oppure a Napoli. Diceva il poeta latino Catullo “noli temptare”: non bisogna disdegnare il tentativo di progredire con ogni mezzo lecito ed innovativo. Ma una esigenza di potenziamento del contatto con la terraferma, costante, continuo e migliorativo non può più essere ignorato dalla utenza e dalle società di armamento. In un mio precedente articolo, suggerivo di implementare iniziative imprenditoriali rivolte alla creazione di strutture alberghiere, adiacenti alle biglietterie ed agli scali marittimi della terraferma con destinazione Ischia ed altre isole, mediante tariffe agevolate per residenti, oppure incluse nel voucher dei turisti, in caso di avverse condizioni meteo. Si potrebbero addirittura ripristinare una sorta di alberghi diurni destinati proprio alle “agilty” dei passeggeri in transito per le isole, ma il concetto incontrovertibile che dovrà essere assimilato da tutti gli operatori di settore sarà quello della piena fruizione dell’isola sul nastro dei 12 mesi solari. Bisogna effettuare nell’epoca post-covid un cambio di passo epocale, perché sono passati duemila anni da quando i romani interrompevano la navigazione da novembre ad aprile. Abbiamo dalla nostra parte una tecnologia navale che deve essere padrona nel Golfo di Napoli, di Pozzuoli ed oltre…

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Anche in caso di libeccio, di grecale o di altre perturbazioni moderate si deve tendere al comfort del trasporto: non è detto che chi va per mare debba per forza soffrire di stomaco; nell’ottica dei finanziamenti europei ai progetti di riferimento si dovranno attivare le amministrazioni locali per attirare investimenti solidi e strutturali delle società di armamento preesistenti e venture, le quali possano incrementare la flotta e l’allestimento tecnologico della stesse unità navali impiegate nel trasporto merci e passeggeri. La visione avuta dal Sindaco di Bacoli è sicuramente auspicabile ed encomiabile: ci auguriamo che almeno intellettualmente non trovi ostacoli di pregiudizio.

* AVVOCATO

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