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Forio, due grane: niente determine all’albo pretorio e spettro dell’Anac

ISCHIA – E’ una mancanza di quelle clamorose ed oltremodo inopportune, e peraltro non è la prima volta che si verifica in uno degli enti pubblici isolani, al punto di essere stata in passato oggetto di polemiche e sospetti già altrove. Ma quanto accade a Forio, per la verità, è decisamente più preoccupante innanzitutto perché il “vuoto informativo” alla cittadinanza che traspare dall’albo pretorio è decisamente cospicuo, e dunque pensare ad una dimenticanza appare una cosa decisamente facile. Ma la cosa è ancor più grave se si considera che le autorità competenti proprio di recente hanno redarguito l’ente locale del Torrione per un comportamento non proprio consono a quelle che sono le normative vigenti. Insomma, la vicenda in questione è davvero tutta da raccontare e noi lo facciamo partendo da quella che è la stretta attualità. Dicevamo dell’albo pretorio, quello on line per intenderci, quello che ormai oggi possono consultare con estrema facilità tutti i cittadini e per giunta da ogni angolo del pianeta. A Forio succede che si è in presenza di una anomalia decisamente sorprendente. Nella sezione riservata alle determine, infatti, come vedete dallo schema in pagina riprodotto fedelmente proprio dal sito ufficiale del Comune, mancano all’appello non una, non due, ma addirittura cinquantadue determine. In poche parole, una mole voluminosa di atti che contengono chissà che cosa, ma di cui i cittadini per ovvi motivi non possono venire a conoscenza. Forse è un errore e forse no, ma in un periodo in cui la fiducia verso la pubblica amministrazione è ridotta ai minimi termini è chiaro che i cattivi pensieri li facciano un po’ tutti. Riprendendo il mai così attuale motto di Giulio Andreotti, secondo il quale a pensar male si fa peccato ma spesso si indovina…

Tra l’altro l’episodio è palesemente in contrasto con le nuove normative sulla trasparenza ed è possibile intuirlo anche da una serie di Faq riportate nel sito ufficiale dell’ANAC, l’autorità nazionale anticorruzione presieduta dal magistrato Raffaele Cantone. Tra le domande c’è quella in cui ci si pone il quesito se le amministrazioni sono tenute a pubblicare una serie di atti in una specifica sezione del sito istituzionale e la risposta e tassativa e non lascia ombra a dubbio alcuno: “Sì, le amministrazioni devono pubblicare i dati di cui al d.lgs. n. 33/2013 nella sezione denominata ‘Amministrazione trasparente’ – si legge – che sostituisce la sezione ‘Trasparenza, valutazione e merito’ e la precedente sezione ‘Operazione trasparenza’. Documenti, informazioni e dati la cui pubblicazione è prevista espressamente dalla vigente normativa confluiscono tutti all’interno della sezione ‘Amministrazione trasparente’”. Non solo, osservando sempre le normative basta riportare cosa si legge relativamente alla normativa che introdusse l’obbligatorietà dell’albo pretorio on line: “Da tale data l’Albo Pretorio on line va a sostituire in maniera definitiva il vecchio Albo cartaceo esposto all’interno degli enti pubblici: la forma cartacea rimane solo in originale, mentre è fatto espressamente obbligo di pubblicazione sul proprio sito Internet istituzionale.Nell’ Albo pretorio on line va  a confluire  tutta la documentazione prodotta dall’ente come delibere, provvedimenti conclusivi di procedimenti amministrativi, atti amministrativi di carattere generale, determinazioni dirigenziali, pubblicazioni matrimoniali, avvisi elettorali, varianti al piano regolatore, elenco degli abusi edilizi, ordinanze e avvisi provenienti dagli uffici comunali, pubblicazioni di atti insoluti o non notificati, istanze di cambio nome, elenco oggetti smarriti, bollettino lotterie nazionali, avvisi vendite all’asta, licenze commerciali, bandi di concorso, gare d’appalto, avvisi disponibilità di alloggi in affitto, atti vari su richiesta di altri enti”.

Tra l’altro, alcuni “spifferi” di palazzo riferiscono che nello scorso febbraio un cittadino foriano – abbiamo motivo di pensare che si tratti di un esponente politico, anche se come è noto l’Anac tutela chi fa le segnalazioni garantendo l’anonimato – si rivolse all’autorità presieduta da Raffaele Cantone proprio per segnalare una serie di irregolarità commesse nell’ambito della trasparenza dal Comune di Forio, che aveva un albo pretorio che alle volte presentava dei preoccupanti “vuoti”. Una segnalazione che almeno in una fase iniziale non produsse alcun risultato, ma che a quanto sembra poi è stata accompagnata da una serie di esposti analoghi che a quel punto hanno fatto scattare l’allarme rosso. E proprio nei giorni scorsi, nel palazzo municipale di via Marina, sarebbe arrivata una “sfogliatella” da parte dell’Anac, che avrebbe richiamato gli addetti proprio all’albo pretorio ad attenersi scrupolosamente a quelle che sono le disposizioni. Ed ecco perché questo nuovo scivolone sulle determine, manco a dirlo, sembra quasi una risposta all’insegna del menefreghismo. Ma anche stavolta tutto è stato archiviato e spedito agli “osservatori” di Cantone.

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