CRONACA

Frana, assemblea pubblica alla Maddalena

Al tavolo tra gli altri il commissario Legnini, la Calcaterra ma anche Italo Giulivo. Dinanzi a circa 400 fedeli si è fatto il punto sul piano che prevede la messa in sicurezza del territorio

Una folta platea in quel di Casamicciola Terme ha preso parte all’assemblea fra i cittadini di Casamicciola e il Commissario delegato per l’emergenza frana, Giovanni Legnini, il Commissario Prefettizio del Comune, Simonetta Calcaterra e il responsabile della Protezione Civile Regionale, Italo Giulivo svoltasi presso la Basilica di Santa Maria Maddalena. L’incontro – organizzato dai Comitati e dalle associazioni dei cittadini presenti sull’isola, sul tema dell’emergenza frana ad Ischia e dei suoi stati di avanzamento per un’auspicata ricostruzione – non ha regalato né sussulti, né emozioni, nonostante la suggestione e l’impresa del tempio sacro (luogo simbolo, come ha ricordato padre don Gino, della rinascita di Casamicciola fin dal terremoto dal 1883). Il pulpito scricchiola. E persino il Santo Parroco Giuseppe Morgera è stato sentito rigirarsi nella tomba ai piedi della navata. Nella pancia ancora incerottata per le ferite del sisma, l’emblema della resilienza di un popolo, i superstiti sono costretti, colpevoli, ad assistere inermi al cambiare dei suoi principi fondativi. Oggi è Casamicciola in chiacchiere Fundata.Altro che Corde Domini!

Da giovedì i sopralluoghi dei tecnici della struttura commissariale sulla zona rossa. Fra febbraio e marzo, l’avvio degli interventi più urgenti per la messa in sicurezza del territorio. Infine, il piano complessivo contro il dissesto idrogeologico. Sono stati questi alcuni dei temi affrontati.

Dalla riperimetrazione della zona rossa ai tempi per la messa in sicurezza dell’isola, dalla situazione delle scuole a quella del porto. Il Commissario Legnini ha annunciato che da giovedì prossimo i tecnici della struttura commissariale cominceranno a fare i sopralluoghi per verificare la situazione nell’attuale zona rossa. I risultati degli esami dovranno poi essere validati dalle Università e dai centri di competenza. Il Dipartimento nazionale della Protezione Civile ha istruito con esito positivo il piano dei primi 97 interventi più urgenti, con una spesa prevista di circa 47 milioni, che dovrà essere ora deliberato dal Consiglio dei ministri. Diversi interventi di somma urgenza saranno avviati a febbraio mentre da marzo partiranno le ulteriori opere di eliminazione del rischio residuo che necessitano di una progettazione il cui avvio è stato già deciso con l’ordinanza commissariale n.5 della scorsa settimana.

Infine, entro 90 giorni, come previsto dalla legge di conversione al Decreto Ischia dovrà essere varato un secondo piano di interventi urgenti, sempre finalizzati a mettere in sicurezza il territorio. “Siamo consapevoli che il fattore tempo è decisivo per alleviare il fortissimo disagio dei cittadini e siamo tutti impegnati per accelerare il più possibile il piano degli interventi – ha commentato Legnini – fornendo ai cittadini tutte le informazioni necessarie per garantire una loro partecipazione consapevole al processo di messa in sicurezza del territorio”.

In mattinata, alla luce delle nuove assegnazioni degli interventi di somma urgenza previste con l’ordinanza commissariale n.5, si era tenuta una riunione preliminare, insieme a Sma Campania, ad Amca e al Comune di Casamicciola, per definire un Piano operativo delle attività che non richiedono una progettazione e che possono quindi essere avviati speditamente. Come ha spiegato in un nota ufficiale Legnini,in uno spirito di piena collaborazione, il Commissario ha chiesto un “coordinamento per garantire la continuità dei lavori e per favorire l’accelerazione dei tempi sia per ciò che riguarda le operazioni dei fanghi, sia per la pulitura degli alvei. Il Commissario si è impegnato a adottare le misure più idonee per garantire un monitoraggio e un controllo degli interventi che via via saranno cantierizzati dandone informazione periodica ai cittadini, anche promuovendo ulteriori incontri dedicati.

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La tragedia dovrebbe essere lo spartiacque,il prendere coscienza dell’accaduto per voltare pagine. Abbiamo una responsabilità istituzionale – spiega, Italo Giulivo – ho avuto un evidente imbarazzo nel tronare nella sala COC del comune che è ancora nel Capricho– dice riferendosi al post sisma 2017- Mi aspettavo più reattività e resilienza da parte di tutti. Adesso affrontiamo un’altra catastrofe. Serve che ognuno faccia la propria parte, Nessuno si preoccupa di una rete idrica del monte invasa da infrastrutture. Con eventi cosi estremi è difficile parlare di messa in sicurezza si può parlare di mitigazione”. In settimana si aspetta ordinanza ad hoc di Giulivo stesso. “Due o tre bilanci dello stato non basterebbero per mettere in sicurezza la montagna. 40 mila metri cubi di fango. 2 campi di calcio ricoperti completamente, sonno piombati sa una altezza e con pendenze improbe.

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Infine Giulivo si lancia nella elegia di Legnini: “Sono commissario di governo per alluvione 2019 in tutta la Campania. Nessuna è stata tratta come Ischia che grazie a Legnini ha avuto 47 milioni di Euro. Tanto di cappello. Non solo risorse, ma anche supporti, monitoraggio, pluviometri, il presidiante. Cose mai viste neppure a Sarno che ha contato 160 vittime. Se pensate che da a domani mattina viene qualcuno e fa un piano di messa in sicurezza, siamo ingenui. Bisogna saper convivere in un territorio multirischio” concluderigirando il coltello nella falsa piaga del piano di protezione civile che non c’è  dice. E la Calcaterra annuncia: “a breve la sala di protezione civile”.

Sempre presso la sede di Ischia Porto del Commissario delegato, c’è stata una riunione con i sindaci per fare il punto sulla ricostruzione degli edifici pubblici e per avviare la definizione più puntuale della seconda fase del piano degli interventi ed in serata ha cenato in non hotel dove risiedono la gran parte dei 400 sfollati.

Tra le mille contraddizioni dell’agenda istituzionale ci sarà un paese che rientrerà e un altro che starà ancora a guardare. “Una porzione rientrerà una altra parte è possibile che no” ha sottolineato ancora Giovanni Legnini. Il piano dell’emergenza viaggerà in due tempi: lavori e gli studi della fase 1 e per la revisione delle zone a rischi ingestibile “si comincerà inevitabilmente dalla zona più controversa, Piazza Bagni”; la Fase 2 di revisione. Infine si dovrà attendere, ancora, le azioni ed il lavoro degli altri enti per le fasi successive e la programmazione di quel che resta del paese.

Benché la batimetria del porto di Casamicciola, dice Legnini, non sia troppo mutata, l’escavo ed il dragaggio del porto si farà e si farà anche nella parte dedicata al diportismo. Un milione di euro. Tra l e ipotesi anche lo spalma giro dei sedimenti sul fondale del porto a colmare i crateri tra differenti livelli batimetrici.

Sul sisma il 15 febbraio è stato riconvocata la conferenza dei servizi. Poi, attese le tante domante su terremoto, ci sarà un incontro ad hoc. Post sisma 

Incontro dedicato separato. Ricostruzione e delocalizzzione. Tra 15 ed il 20 febbraio tutto gli elementi anche con le norme per Ischia. Un’isola impantanata nella burocrazia.

FOTO FRANCO TRANI

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