ISCHIA. Prevedibilmente, molti isolani (e non solo) hanno diffuso le proprie opinioni circa la scelta di Gianfranco Del Neso. Un parere articolato è quello di Lorenzo Tommasselli: «Sono felice per Gianfranco, è stato mio alunno a san Luigi, alla facoltà di teologia, uno degli alunni più cari e trasparenti. Che pena i discorsi ecclesiastici: basta con questi piagnistei, come se fosse morto qualcuno! Gianfranco AMA, cioè renderà presente il Padre nella Sua azione creatrice con una nuova vita: non è meraviglioso? Cosa ne pensa Gesù? Tutte le volte che Gesù si è trovato a scegliere tra una legge, anche attribuita a Dio, ed il bene e la felicità dell’uomo, non ha MAI esitato: ha scelto il bene della persona! Basta quindi con questi piagnistei ecclesiastici. Gianfranco diventerà papà ed è la cosa più bella di questo mondo. L’istituzione ecclesiastica rifletta se non è venuto il momento – e pare che sia venuto – per lasciare finalmente LIBERI i preti di sposarsi.d’altronde, il matrimonio è un sacramento, il celibato obbligatorio NO! Il Padre ci vuole felici, liberi e responsabili “Evangelii gaudium”….il resto non appartiene a Gesù!». Alex Cannava: «Io sto con Gianfranco. Invece di vivere una doppia vita come fanno molti ha avuto coraggio ed onestà. Sarai per sempre un uomo di Dio». Flavia osserva: «Ti ho conosciuto prima che diventassi sacerdote,mi raccontavi dei tuoi sacrifici per diventarlo e soprattutto mi raccontavi di quanto è bella la vita e l’amore per il nostro signore. Sei una persona meravigliosa e la tua anima lo è ancora di più. Auguri di vero cuore». Maria Rosaria: «Bello leggere e constatare che esistono ancora persone capaci di scegliere con dolorosa onestà la coerenza e la propria strada per la felicità vera… La forza di essere capaci di essere sinceri prima con se stessi e poi con tutto il resto è solo da ammirare ed applaudire…». Luciano lancia un augurio: «Gianfranco, ci siamo conosciuti a Posillipo e serbo un eccellente ricordo della tua persona. Il Signore benedica i tuoi passi e il dono della paternità che ti ha elargito. Spero di rivederti presto. Un immenso abbraccio».
Il pensiero di Titti è quello di molti ragazzi: «Sei stato per molti giovani un punto di riferimento e con la tua onestà hai veramente dato una forte testimonianza a noi tutti». Mina: «Con te ci sarà sempre nel cuore la fede di Dio, siamo sicuri che questa nuova vita ti porterà la gioia e la felicità che forse cercavi. E poi sicuramente sarai un grande papà». Davide cita Papa Francesco: «Siamo chiamati a guardare oltre, a puntare sul cuore per capire di quanta generosità ognuno è capace». Mariangela: «Non è il primo e non sarà l’ultimo con la differenza che don Gianfranco ha avuto il coraggio di essere onesto e di assumersi responsabilità e conseguenze. Se Dio ha deciso di donargli un figlio è evidente che ha un altro progetto per lui. Auguri per tutto». Nunzia: «quello di Gianfranco è un esempio per molti di noi, che siamo più avvezzi a fuggire dalle responsabilità piuttosto che ad avere il coraggio di assumercene. Bravo, GianFranco,.soprattutto molti che indossano “uniformi speciali” o ” abiti dei terzo tipo” dovrebbero imparare da lui, che ha saputo dire si alla vita». C’è anche chi in parte dissente, come Claudia: «Mi dispiace essere la voce fuori dal coro.. Ma non credo che questa signora sia rimasta incinta al primo incontro.. Quindi perché non dirlo prima che questo sentimento stava diventando forte invece di aspettare che la cosa fosse evidente? Non ci sarebbe stato nulla di sbagliato anzi lì sarebbe stato da apprezzare», mentre Franco osserva: «Non sarebbe il caso che tante belle, bellissime ragazze e donne mollassero un poco la presa intorno a questi giovani e carini sacerdoti, togliendo il fiato dal collo? Sono giovani, sono uomini, hanno fatto una scelta difficile; non si potrebbero comprendere, aiutare, rispettare il loro difficile voto di castità evitando provocazioni? Una bella donna anche con un semplice, sguardo un sorriso ammiccante, può sedurre un uomo». Infine, il commento di Melania mette una sorta di suggello alla vicenda: «”Ama e fa ciò che vuoi”. Tutta la mia stima per l’onestà dimostrata, tutto il mio dolore per aver perso un bravo sacerdote. Ad maiora Gianfranco!».
