CULTURA & SOCIETA'

GRAFFITI Ex voto, il miracolo della fede in vita

DI ENZO RUJU

La globalizzazione, il pianeta cambia, promette, i popoli con gruppi etnici diversi formano la civiltà con credo di diversità ideologica, passione, sensibilità, carattere. La promessa di una guarigione si identifica, a parte il credo, a una figura suprema, con occhi e cuore uguali per tutti. Uomini e donne uniti, con religioni diverse, pregano il presente, il futuro guardano l’alto per ricevere un messaggio di gratitudine. Ex voto (la promessa) il fastidio fisico che si presenta a età avanzata, oppure in adolescenza, certo non cambia l’idea di pregare che il male sia sconfitto dal bene. Un rincorrere da millenni, secoli dal pagano al cristiano, la modalità di chiedere la grazia e alleviare la sofferenza. Colti o incolti la differenza è sottile per esprimere amore o dissenso per l’accaduto. La promessa di una preghiera, di un oggetto che rappresenta il male oscuro di patologie fisiche legate alla vita terrena, di un incidente, di stare a letto per una qualsiasi malattia, fa riflettere e il pensiero di una pronta guarigione conduce l’umanità a l’ex voto privilegio di avvenuta guarigione.

La chiesa dimora di fedeli e appassionati del culto cristiano, donando in cappella il tanto desiderato oggetto, mano, cuore, gamba e tanto altro per la devozione del Santo per il “miracolo” ricevuto. La drammaturgia, ragione, volontà di essere ricevuto dal Santo e donare il proprio cuore, amore e sensibilità, nel chiedere la promessa. Il luogo sacro, la chiesa, luogo di incontro di fedeli, praticanti il culto cristiano, per la preghiera, mattutina, pomeridiana, serale, per denudarsi dei propri desideri e esprimere devozione, simpatia per il Santo da onorare. Il quadro in cappella di oggetti vari e descritti, in oro, argento o altro materiale, nella rinata concezione del miracolo, pronta guarigione, del malato in famiglia. L’idea è forte, bisogna appellarsi al Patron che vigila, paese, città, per ottenere la sospirata promessa del Dio Santo fatto uomo. La bellezza di fazzoletti ricamati di foulard al capo con decori o foulard nero per penitenza e avvicinarsi alla statua che rappresenta il Santo con parsimonia, estasi, il calore di un cuore infranto. Senza esclusione di razza il popolo si inchina al disegno divino e la devozione supera il sentimento. Nel segno della croce, Gesù in croce e martiri messi in croce perché credevano al divino a “ecce homo” che messo in croce per eresia a tolto i peccati del mondo. Una grande storia, avventura, mistero, realtà ai posteri l ‘ardua sentenza. Nel segno della croce impurità, guerre, olocausto, genocidio, in attesa del trionfo della vita al cospetto del Divino.

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