CULTURA & SOCIETA'

GRAFFITI San Valentino: amor sano, amor profano

DI ENZO RUJU

Il giorno dell’amore sempre amore per sempre. La dice lunga il San Valentino, baci, bacioni, bacini, intimità, rapporto di coppia, amore eterno, mano nella mano il giuramento di fedeltà, l’uno per l’altra, famiglia, prole,felicità eterna. La storia indica il Papa Gelasio I che istituì il San Valentino il 496 d.c. la ricorrenza pagana in cui si donavano offerte al Dio della fertilità Luperco per ringraziarlo dell’amore ricevuto e fertilità della coppia. Il messaggio continua e Valentino con le frecce cuore amore rende compiaciuti l’eterna giovinezza nel dire la famosa frase ti amo!L amore non ha prezzo e età,tutti possono amare e essere amati. La ricchezza non ha nome,belli,brutti,alti,bassi ,le frecce di San Valentino hanno il dono di innamorarsi,l’arte della dichiarazione,di dedicare la propria esistenza alla persona amata. Certo amare non ha frontiere,sceglie per gusto,carattere,l’idea di bellezza che unisce e magari divide per affronto,non stima,non reciproco rispetto. La coppia perde fiducia e le promesse decadono per in incanto fatale. San Valentino prova a riunire coppie separate,speranza di amore,il dialogo frutto di compensazione per rendere saldo un legame che sembrava perso.

Amore malato, femminicidio, amore ribelle,la stanchezza del rapporto,amore fallito. Il 14 Febbraio si celebra San Valentino, doni, amore per sempre, cena a lume di candela e Valentino onnipresente, dal pagano al cristiano, rinnova il dono di amore nella fragilità della giornata, guerre destabilizzazione, possesso territoriale, ma Valentino esprime il suo modello di amore ai cristiani,agli uomini e donne di buona volontà. La forza del destino,di gruppi etnici,alla globalizzazione, amore con amor si paga. A volte il prezzo è alto,violento,si discrimina senza alcuna ragione. La speranza che il benevolo Valentino abbia la forza di innamorare le persone in genere,il titolo non ha peso specifico,l’amore è di tutti e amare per tutti. Usiamo le frecce dell’amore per rendere dolce una festività consacrata dal 496 d.c. grazie al Papa Gelasio I per amore dell’umanità. Sacro e profano la vita continua,con orrori, conflitti e popoli in guerra. Che il mondo sorrida alla vita in diretta.

* CRITICO D’ARTE

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