LE OPINIONI

IL RICORDO Addio Antonio, amico mio, amico di tutti

DI VALERIO PERO

Ieri mattina a casa mia è un risveglio come tanti. Colazione veloce ascoltando le notizie al tg1 con in sottofondo la voce di mia moglie che dice a me e mio figlio di fare presto perché entro pochi minuti suonerà la campanella della scuola. Prima di uscire da casa apro facebook e leggo che è scomparso da circa 24 ore Antonio Patalano. Un nome comune per l’isola. Cerco meglio e scopro che si tratta del mio caro amico Antonio Patalano, del professor Antonio Patalano. Resto sgomento. Non può essere. Non si tratta sicuramente del mio amico Antonio Patalano perché è una persona solare, ironica, composta, misurata che mai e poi mai non si preoccuperebbe di dare notizie di se. Avrò sicuramente capito male io. Forse sto ancora dormendo. Continuo a cercare ancora nel mare magnum della rete e invece si tratta proprio del mio amico Antonio che secondo le notizie di stampa non da notizie di se dalla giornata di lunedì 12 ottobre. Cerco di capirne di più e improvvisamente compare sulla schermata del mio smartphone la notizia del ritrovamento dello scooter di Antonio ai Frassitelli. E’ periodo di funghi porcini, sarà andato nel bosco e forse sarà caduto e non riesce a dare notizie per farsi aiutare. C’è speranza che non sia accaduto l’irreparabile. Me lo auguro davvero di cuore. C’ero già passato quando appresi della tragica scomparsa di Luca Brandi, compagno di classe al liceo scientifico Einstein, anche in quel caso a distanza di anni non riesco a darmi risposta sul come e sul perché.

Accompagno mio figlio a scuola e poi arrivo in ufficio ma la giornata non è come tutte le altre. Non lo è affatto. Inevitabilmente mi riaffiorano alla mente i ricordi che ho di Antonio. Ci siamo conosciuti alle scuole medie, frequentavo la stessa classe della sorella mentre lui era un anno avanti. Mi iscrivo al liceo scientifico e lo ritrovo unitamente ad altri amici di Monterone con cui ci si incontrava sull’autobus all’andata e al ritorno. Ricordo bene che gli argomenti di discussione erano il calcio e in particolare il Napoli che in quegli anni faceva il saliscendi tra serie A e serie B, oppure la politica che ci vedeva sulla stessa lunghezza d’onda riconoscendoci negli ideali di Alleanza Nazionale. Non mancavano mai le risate, le battute, gli scherzi goliardici che sull’autobus facevamo ai turisti poiché quando si è ragazzi si è spensierati. Parlavamo della scuola ironizzando e facendo la parodia dei nostri professori perché entrambi frequentavamo con ottimi voti. Dopo il diploma abbiamo preso strade diverse senza mai realmente perderci di vista poiché io lavoravo nell’azienda di famiglia e tu lavoravi al girarrosto per pagarti gli studi universitari che poi hai concluso con successo. Ovviamente ogni qual volta ci vedevamo al girarrosto oppure per strada le nostre conversazioni spaziavano sempre dal calcio, alla politica, alle donne come se gli anni dell’adolescenza non fossero mai passati e in particolar modo il tuo sorriso contagioso che metteva buonumore non mancava mai, così come la battuta pronta. Abbiamo poi superato la soglia dei 30 anni ed entrambi abbiamo messo su famiglia. Io continuo ad arredare le case degli isolani mentre tu insegnavi con grande successo perché ad oggi non ho trovato una persona che non dica un gran bene di te.

Mi auguro che l’elicottero ti ritrovi e tu stia bene. Purtroppo sul desktop del pc arriva la notizia che non avrei mai voluto leggere. Inevitabilmente il pensiero va ai tuoi familiari. Penso a tua moglie Stefania, alla tua bimba e al dolore che provano e proveranno per sempre. Penso a tua sorella Annamaria. Vorrei farle le condoglianze ma in queste occasioni non sai cosa dire, non sai cosa scrivere, non sai se è meglio stare in silenzio. Penso ai tuoi fratelli e ai tuoi cugini con cui avevi un rapporto splendido, di grande complicità, di lealtà e di sincerità. Li ho sentiti e sono, ovviamente, distrutti dal dolore. Ho letto e sto leggendo ancora i vari messaggi di cordoglio che stanno arrivando. Tutti messaggi di rispetto e di ammirazione per un amico speciale, per un amico di tutti. Una lacrima mi riga il viso. Mi chiedo il perché. Ce lo chiediamo tutti. Nei miei 38 anni ho visto troppi amici che apparentemente forti e invincibili sono caduti sotto il peso di una forza oscura più forte di loro. Mai avrei pensato potesse accaderti un così tragico destino. Mi e ci mancherà la tua allegria, la tua compagnia. Addio Antonio amico mio, amico di tutti.

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