CRONACA

I capi d’accuse nei confronti degli indagati

AVOIA Carlo – VITALE Pasquale – CARDONE Gennaro – SCOGNAMIGLIO Anna – SCAMARDELLA Ernesto

Il municipio di Curti
Il municipio di Curti

A) art. 416 c.p., commi I, II e III, per essersi associati fra di loro – nella piena consapevolezza dei rispettivi ruoli e del programma criminoso che l’associazione perseguiva – per commettere più delitti di turbata libertà degli incanti, di turbata libertà dei procedimenti di scelta del contraente e di corruzione. Nella specie, l’associazione veniva costituita per volontà di Carlo SAVOIA – che la organizzava – all’interno degli uffici della XECO s.r.l. (società riconducibile al SAVOIA), ubicati nel Centro Direzionale di Napoli, isol. E7, per procedere alla sistematica turbativa di almeno 44 gare (indette dai seguenti comuni: Aversa, Cellole, San Marcellino, Gaeta, Casandrino, Frattamaggiore, Pollena; Arzano; Caserta; Carife; Paduli; Arienzo; Cancello E Arnone; Carinaro, Casaluce; Casapesenna; Falciano; Gricignano D’Aversa, Lusciano, Maddaloni, Roccamonfina, San Prisco; S.Maria Capua Vetere; Sant’Arpino, Sessa Aurunca; Succivo; Villa Di Briano,Villa Literno; Lagonegro; Minturno; Volla; Acerra; Afragola; Caivano; Cardito; Casalnuovo; Casandrino, Lacco Ameno; Marano; Marigliano, Pimonte; Eboli; Giffoni Vallepiana) rivolte alla aggiudicazione di importanti appalti indetti da altrettante stazioni appaltanti principalmente della provincia di Caserta e di Napoli, nel settore della raccolta e dello smaltimento di rifiuti solidi urbani. In particolare, le condotte delittuose consistevano nel predisporre i capitolati speciali di gara ed i relativi bandi per conto delle stesse amministrazioni appaltanti, nel consegnare i documenti così predisposti dagli associati alle stazioni appaltanti (nelle persone di taluni funzionari o esponenti politici collusi con gli associati, taluni dei quali non ancora identificati), nel partecipare alle gare di appalto dichiarando di possedere i requisiti tecnici richiesti dal bando e nell’aggiudicarsi le relative gare, in forza della precostituzione dei punteggi tecnici previsti dal bando rispetto alle caratteristiche tecniche del servizio che gli stessi associati avevano indicati nella iniziale predisposizione del bando, così da avere certezza dell’esito vittorioso dell’incanto. In cambio di tale condotta, essi – nella persona del SAVOIA corrispondevano utilità alle persone con loro colluse, talune delle quali ancora in corso di identificazione. Ciascuno degli associati, agiva sistematicamente secondo i seguenti ruoli:

– SAVOIA Carlo, con il ruolo di promotore e di organizzatore del sodalizio, con compiti di allacciare i rapporti collusivi con le stazioni appaltanti, di ideare i bandi ed i capitolati speciali in luogo delle pubbliche amministrazioni, di impartire direttive ai suoi collaboratori (SCOGNAMIGLIO, CARDONE e SCAMARDELLA) per la materiale predisposizione dei bandi e dei capitolati, nel corrispondere le dazioni corruttive ai funzionari o esponenti politici collusi;

– VITALE Pasquale, con il ruolo di fungere da intermediario fra il SAVOIA ed alcuni esponenti politici di stazioni appaltanti (soprattutto il Comune di Caserta, nella persona del Sindaco pro tempore Carlo MARINO), allo scopo di facilitare e garantire la piena riuscita del rapporto collusivo dell’associazione con gli esponenti delle stazioni appaltanti;

– CARDONE Gennaro, SCAMARDELLA Ernesto e SCOGNAMIGLIO Anna con il ruolo di materiali esecutori delle direttive illecite di Carlo SAVOIA, in particolare provvedendo essi alla formazione materiale della documentazione illecita, alla loro conservazione ed alla loro conseguente distruzione in archivi digitali riservati, tenuti dalla Scognamiglio. Reato commesso ed accertato a Napoli fino al novembre 201

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